Cos’è e a cosa serve lo SPID? Ecco come funziona nel 2025

Money.it Guide

08/04/2025

Cosa significa SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale? Come richiederlo, attivarlo e usarlo? Ecco vantaggi e funzionalità dello SPID da conoscere.

Cos’è e a cosa serve lo SPID? Ecco come funziona nel 2025

Nonostante i tanti dubbi che, negli ultimi anni, hanno circondato l’uso dello SPID, si stima che, entro il 2025, saranno circa 40 milioni gli italiani che lo avranno utilizzato almeno una volta per accedere ai servizi online.

Infatti, a cosa serve lo SPID è una domanda sempre più rilevante, considerando che questo sistema permette di accedere a più di 5.300 servizi offerti da enti pubblici e privati con un’unica username e password. Dal suo lancio nel 2016, lo SPID è diventato uno strumento essenziale per la digitalizzazione del paese, costituendo a tutti gli effetti un’identità digitale sicura, utile e conveniente.

In particolare, con la graduale eliminazione dei PIN tradizionali, lo SPID si è trasformato nel punto di accesso principale per numerosi servizi fondamentali, come quelli dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate. Scopriamo insieme come funziona questo importante strumento di identità digitale e come può semplificare la nostra vita quotidiana.

Cos’è lo SPID e come funziona nel 2025

Nel panorama digitale italiano, lo SPID rappresenta una rivoluzionaria chiave di accesso ai servizi online. Infatti, il Sistema Pubblico di Identità Digitale è un codice informatico utilizzabile da qualsiasi dispositivo che identifica in modo sicuro cittadini e aziende.

Lo SPID è essenzialmente un’identità digitale composta da username e password che consente di accedere in maniera unificata ai servizi della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti. Questo sistema, lanciato ufficialmente nel marzo 2016, è promosso dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) con l’obiettivo di semplificare l’interazione tra cittadini e PA.

Uno dei vantaggi principali dello SPID è la sua universalità: consente infatti di accedere non solo ai servizi digitali italiani, ma anche a quelli delle pubbliche amministrazioni dell’Unione Europea. Dal punto di vista pratico, questo significa poter gestire documenti, pagare tasse, richiedere bonus e accedere a servizi sanitari con un’unica credenziale, eliminando la necessità di memorizzare molteplici password.

I tre livelli di sicurezza dello SPID

La struttura dello SPID prevede tre livelli di sicurezza progressivi, ciascuno adatto a specifiche esigenze di protezione.

Livello 1: autenticazione base tramite username e password. Utilizzato principalmente per servizi informativi con impatto limitato.
Livello 2: autenticazione a due fattori che richiede, oltre a username e password, un codice temporaneo (OTP) inviato via SMS o generato da un’app dedicata. Questo è il livello più diffuso, utilizzato per la maggior parte dei servizi pubblici.
Livello 3: massima sicurezza con autenticazione a tre fattori che include anche l’utilizzo di una smart card con certificato digitale. Riservato a servizi che trattano dati estremamente sensibili.

I primi due livelli sono generalmente gratuiti per tutti i cittadini, mentre il terzo potrebbe comportare costi aggiuntivi a seconda del gestore scelto.

Differenze tra SPID, CIE e CNS

Nel 2025, lo SPID coesiste con altre due forme di identità digitale: la CIE (Carta d’Identità Elettronica) e la CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

La principale differenza è che lo SPID è completamente virtuale, mentre CIE e CNS richiedono un supporto fisico. La CIE, rilasciata dal Ministero dell’Interno, offre un livello di sicurezza molto elevato (equivalente al livello 3 dello SPID) ed è disponibile solo alla scadenza della carta d’identità tradizionale.

La CNS, spesso associata alla Tessera Sanitaria, rappresenta uno strumento storico per l’accesso ai servizi online ed è molto diffusa. A differenza dello SPID, che non richiede lettori di carte, per utilizzare CIE e CNS è generalmente necessario disporre di un apposito dispositivo.

Nonostante si sia discusso di un possibile «spegnimento» dello SPID a favore della CIE, attualmente i tre sistemi continuano a coesistere, offrendo agli utenti diverse opzioni in base alle loro esigenze specifiche di sicurezza e praticità.

Come ottenere lo SPID: guida passo-passo

Ottenere lo SPID nel 2025 è un processo strutturato che richiede alcuni passaggi fondamentali. Vediamo insieme cosa serve e come procedere per attivare questo strumento digitale sempre più indispensabile nella vita quotidiana.

Documenti necessari per richiedere lo SPID

Innanzitutto, per richiedere lo SPID sono necessari:

  • un documento di riconoscimento italiano valido (carta d’identità, passaporto o patente)
  • la tessera sanitaria o il tesserino del codice fiscale (oppure i rispettivi certificati di attribuzione);
  • un indirizzo email personale (non condiviso con altre identità SPID);
  • un numero di cellulare ad uso personale.

È importante sottolineare che l’email e il numero di cellulare devono essere strettamente personali. Inoltre, è sconsigliabile utilizzare indirizzi email e numeri telefonici aziendali, poiché la perdita di accesso a questi strumenti potrebbe compromettere l’utilizzo dello SPID.

I gestori di identità digitale accreditati nel 2025

Nel 2025, i gestori di identità digitale (Identity Provider) accreditati dall’AgID sono: Aruba, Etna Hitech, InfoCamere, InfoCert, Intesi Group, Lepida, Namirial, Poste Italiane, Register, Sielte, TeamSystem e TI Trust Technologies. Ciascun provider offre diverse modalità per richiedere e ottenere lo SPID.

Metodi di riconoscimento: di persona, online e via webcam

Per completare la procedura di attivazione SPID, è necessario verificare la propria identità attraverso uno dei seguenti metodi.

  • Di persona presso gli uffici dei gestori o presso pubbliche amministrazioni abilitate
  • Via webcam con un operatore messo a disposizione dal provider.
  • Con Carta d’Identità Elettronica (CIE) o passaporto elettronico, tramite app dei gestori.
  • Con CIE, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o firma digitale utilizzando un lettore.

Quanto costa fare lo SPID con i diversi provider

A partire dal 2025, alcuni gestori hanno introdotto costi per lo SPID. Ad esempio, Aruba richiederà un canone annuale di 5,98 euro per il rinnovo dell’identità digitale. In questo caso, l’introduzione di un corrispettivo per il rinnovo del servizio SPID nasce dall’esigenza di garantirne la sostenibilità economica e dare continuità alla sua evoluzione tecnologica.

Per quanto riguarda i metodi di riconoscimento, quelli gratuiti includono l’identificazione tramite CIE con PIN, CNS o firma digitale presso la maggior parte dei provider. Le opzioni a pagamento variano: il riconoscimento via webcam costa circa 10-15 euro con Poste Italiane, 19,90 euro con Aruba e può arrivare fino a 56,10 euro con Register.

Cosa posso fare con lo SPID: ecco a cosa serve tra funzioni e accessibilità

Lo SPID è diventato ormai il nostro passepartout digitale per accedere a migliaia di servizi. Grazie alla sua diffusione, gli enti hanno semplificato enormemente l’interazione con i cittadini, riducendo code, attese e burocrazia.

Servizi della Pubblica Amministrazione accessibili

Con lo SPID posso accedere a oltre 5.300 servizi online offerti dalla Pubblica Amministrazione e dai soggetti privati aderenti. Dal 1° ottobre 2021, infatti, tutti i servizi pubblici digitali sono accessibili esclusivamente tramite SPID, CIE o CNS, abbandonando le vecchie credenziali proprietarie delle singole amministrazioni.

Grazie a questa identità digitale posso:

  • presentare istanze e dichiarazioni alla Pubblica Amministrazione (equivalenti a quelle con firma autografa);
  • accedere ai servizi pubblici da qualsiasi dispositivo (computer, tablet e smartphone);
  • utilizzare un sistema di identificazione unico e sicuro che tutela la privacy dei dati personali;
  • inoltre, lo SPID mi permette di accedere ai servizi pubblici online dell’Unione Europea, ampliando notevolmente il suo campo di applicazione.

Utilizzo dello SPID per servizi sanitari e fiscali

Per quanto riguarda l’ambito sanitario, con lo SPID posso consultare il Fascicolo Sanitario Elettronico da un unico punto di accesso. Questo mi permette di:

  • visualizzare la mia storia sanitaria in qualsiasi momento e da ogni parte del mondo;
  • ritirare referti e consultare promemoria di ricette elettroniche;
  • controllare le mie vaccinazioni e visualizzare il piano di assistenza individuale;
  • cambiare medico o pediatra e consultare le esenzioni.

In ambito fiscale, accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate posso gestire il 730 online, accedere alla gestione dei tributi e a tutti i servizi relativi al fisco.

SPID per bonus, incentivi e agevolazioni statali

Infine, lo SPID si è rivelato fondamentale per richiedere bonus e agevolazioni statali. Durante il periodo pandemico, ha permesso ai cittadini di usufruire dei servizi della Pubblica Amministrazione, inviando istanze e facendo pagamenti online.

Tra i principali utilizzi troviamo la richiesta di:

È importante sottolineare che l’accessibilità digitale non è solo un obbligo morale ma anche legale: i siti della pubblica amministrazione devono essere progettati per essere accessibili a tutti, garantendo l’inclusione digitale anche per persone con disabilità.

Cosa fare se lo SPID non funziona?

Quando riscontro problemi di accesso con la mia identità digitale, la prima cosa da fare è identificare la natura del problema. Se le difficoltà sono relative al livello di autenticazione o all’identità SPID stessa, devo contattare direttamente il gestore con cui l’ho attivata.

Tutti i contatti di assistenza sono disponibili alla pagina «Ottieni assistenza dagli Identity Provider» sul sito ufficiale SPID.

Attenzione: dopo ripetuti tentativi falliti di accesso, il sistema blocca automaticamente lo SPID per mezz’ora come misura di sicurezza. In questo caso, è sufficiente attendere prima di riprovare.

Se, invece, il problema dipende dall’erogazione del servizio specifico e non dall’accesso SPID (riesco ad accedere ad altri servizi), devo rivolgermi all’assistenza dell’amministrazione che eroga quel particolare servizio.

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