Spread BTP-Bund ai minimi. Cosa succede ora?

Redazione Finance

15 Ottobre 2024 - 13:35

Mentre lo spread fra il BTP italiano e il Bund tedesco di riduce, il valore dell’indice azionario italiano FTSE MIB 40 si appresta a toccare i propri massimi. Cosa potrebbe significare per l’Italia?

Spread BTP-Bund ai minimi. Cosa succede ora?

Lo spread BTP-Bund ai minimi del 2024 indica chiaramente un momento di ritrovata stabilità per il mercato italiano, ma la storia recente ci insegna a non abbassare la guardia.

Episodi come quelli delle elezioni europee del 2024 e gli scandali in Francia dimostrano come il contesto macroeconomico possa cambiare rapidamente, con effetti significativi sul mercato delle obbligazioni e sui rendimenti dei titoli di Stato.

Seguire lo spread è importante per valutare il sentiment degli investitori, ma è altrettanto cruciale comprendere che non si tratta solo di un indicatore tecnico, bensì di un riflesso delle aspettative economiche di lungo termine.

Spread BTP-Bund ai minimi: cosa significa?

Lo spread BTP-Bund è un indicatore economico fondamentale, spesso utilizzato come termometro dello stato di salute dell’economia italiana rispetto a quella tedesca. Ma cosa rappresenta esattamente questo spread? Lo «spread» è la differenza tra il rendimento del BTP (Buono del Tesoro Poliennale), che è il titolo di Stato a lungo termine emesso dal governo italiano, e il Bund, che è il suo equivalente tedesco. Questo differenziale riflette il rischio percepito dagli investitori riguardo alla solidità economica e finanziaria dei due Paesi: più alto è lo spread, più gli investitori percepiscono un rischio maggiore nei confronti dell’Italia rispetto alla Germania.

Nel corso dell’ottobre 2024, lo spread BTP-Bund è tornato ai minimi dell’anno, un livello che in passato è stato associato a nuovi momenti di difficoltà per i mercati. Un esempio rilevante è stato il periodo delle elezioni europee del 2024, quando lo spread ha toccato valori simili a quelli attuali. All’epoca, i mercati furono scossi da scandali legati al sistema francese, alimentando timori per la stabilità dell’economia europea.

Un segnale di stabilità

Al contrario, uno spread ai minimi – come quello attuale tra BTP e Bund – non è necessariamente motivo di allarme. Anzi, riflette spesso un periodo di tranquillità per i mercati. Un basso spread indica che i mercati vedono meno rischio relativo per l’Italia rispetto alla Germania, suggerendo fiducia nella stabilità economica del Paese.

Difatti, è importante sottolineare che lo spread non segue esclusivamente le dinamiche di domanda e offerta dei titoli di Stato, ma riflette principalmente le aspettative macroeconomiche degli investitori. Quindi, ragionare in termini tecnici o grafici su questo differenziale può essere fuorviante: ne consegue che dire, come spesso si sente dire, che quando lo spread raggiunge livelli minimi ci sia da aspettarsi un successivo allargamento dello stesso, non è sempre del tutto vero. Lo spread è influenzato da fattori come la politica monetaria, la crescita economica e le prospettive di inflazione, che possono non essere immediatamente visibili nei movimenti di prezzo dei titoli di Stato.

Influenza sul mercato azionario: buone prospettive per il FTSE MIB 40

Lo spread ha un impatto anche sui mercati azionari. Quando lo spread si riduce, e quindi si appiattisce, questo tende a essere un segnale positivo per il mercato azionario. Una riduzione del rischio percepito, infatti, rende più appetibili gli investimenti in azioni, poiché gli investitori sono più fiduciosi sulla stabilità economica. In questo caso, l’attenzione va all’indice azionario italiano, il FTSE MIB 40, il quale, non a caso, si appresta ancora una volta nel corso del 2024 a toccare i propri massimi; un evento sicuramente portatore di molto entusiasmo.

IT40, 1W IT40, 1W Grafico a candele settimanali dell'indice IT40. Fonte: baha.com

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