Startup, DDL concorrenza non è un punto di arrivo

Claudia Cervi

26 Luglio 2024 - 15:40

Il DDL concorrenza non supporta adeguatamente l’ecosistema startup. Per Italian Tech Alliance servono ulteriori interventi per rendere l’ecosistema normativo più incisivo.

Startup, DDL concorrenza non è un punto di arrivo

L’approvazione del Disegno di Legge (DDL) Concorrenza da parte del Consiglio dei Ministri ha acceso un vivace dibattito nell’ecosistema delle startup italiane. Sebbene il DDL faccia parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e miri a rafforzare la competitività del paese, molti esperti del settore ritengono che le misure previste siano insufficienti e inadeguate per supportare realmente le imprese innovative.

Italian Tech Alliance, che rappresenta il Venture Capital, gli investitori in innovazione e le startup italiane, ha espresso il proprio disappunto, sottolineando che le nuove disposizioni non rispondono adeguatamente alle esigenze del settore. Francesco Cerruti, direttore generale dell’associazione, ha criticato la mancanza di ambizione del governo, evidenziando che il DDL alterna interventi potenzialmente positivi a quelli meno coerenti con le necessità delle startup.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede il DDL Concorrenza per le startup con un commento critico di Italian Tech Alliance.

Cosa prevede il DDL concorrenza per le Startup

Il Disegno di Legge Concorrenza include diverse misure destinate a supportare le startup innovative, ma queste sono state accolte con scetticismo dagli esperti del settore.

Il DDL aggiorna la definizione di startup innovativa, stabilendo che tali imprese possano mantenere questa qualifica per 60 mesi, estendibili a 84 mesi per i settori strategici.

Inoltre, introduce nuovi requisiti, come un capitale sociale minimo di 20.000 euro e l’obbligo di avere almeno un dipendente entro due anni dall’iscrizione nel registro speciale. Le micro, piccole e medie imprese che soddisfano questi criteri riceveranno particolare attenzione. Il DDL prevede anche agevolazioni fiscali per gli incubatori certificati e gli acceleratori a partire dal 2025, permettendo loro di dedurre il 30% della somma investita dalla formazione del reddito, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro. Infine, il governo sollecita le casse di previdenza private a destinare il 2% dell’attivo patrimoniale a investimenti in venture capital, potenzialmente mobilitando circa 3 miliardi di euro.

Il commento di Italian Tech Alliance

Italian Tech Alliance ha espresso forti critiche riguardo alle misure previste dal DDL Concorrenza. Francesco Cerruti, direttore generale dell’associazione, ha sottolineato la delusione per la limitata ambizione mostrata dal governo, affermando che le nuove disposizioni non rispondono adeguatamente alle necessità delle startup italiane.

Francesco Cerruti, direttore generale di Italian Tech Alliance. Francesco Cerruti, direttore generale di Italian Tech Alliance. Fonte Italian Tech Alliance

Apprendiamo con dispiacere la limitata ambizione mostrata dal Governo relativamente all’ecosistema dell’innovazione. Abbiamo lavorato assieme a tanti altri soggetti per proporre non un libro dei sogni, ma un set di proposte che siamo convinti possano permettere all’Italia il salto di qualità che merita in questo ambito. Leggiamo invece alcuni articoli che alternano interventi con ricadute potenzialmente positive ad altri meno coerenti con ciò che è stato lungamente discusso negli scorsi mesi, ma soprattutto che sono caratterizzati da una assenza di investimento politico in questo ambito, spiega Francesco Cerruti.

Scomodando la vecchia saggezza dei proverbi, si può dire che la montagna ha per ora partorito il topolino, e questo dispiace soprattutto considerando l’impegno e il tempo che molti professionisti hanno dedicato alle proposte che sono state presentate al Mimit. Convinti che i margini per supportare l’innovazione siano ancora ampi, ci adopereremo affinché nei prossimi mesi possano esserci ulteriori interventi per rendere l’ecosistema normativo che regola la materia effettivamente incisivo come è nelle dichiarate intenzioni del Governo e nelle nostre aspettative”.

Argomenti

Iscriviti a Money.it