Per la frana di Ischia è stato dichiarato lo stato di emergenza e sono stati stanziati i primi 2 milioni di euro. Ecco il piano del governo Meloni per l’emergenza.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Protezione civile, ha dichiarato lo stato di emergenza per la tragedia di Ischia. Nello Musumeci, a termine del Consiglio dei ministri, ha risposto alle domande dei giornalisti e confermato lo stanziamento di 2 milioni di euro per coprire le prime esigenze a Ischia. Ha aggiunto che, in seguito a una ricognizione dei danni, ci sarà la possibilità di intervenire con ulteriori stanziamenti di fondi per la ricostruzione.
Mente il lavoro di salvataggio e il recupero delle salme continua a Casamicciola, Comune di Ischia, il governo si è riunito per accogliere la proposta del ministro per la Protezione civile. Le esigenze immediate saranno risolte attraverso lo stanziamento di fondi, mentre per la ricostruzione di strutture pubbliche e private sarà attivato un piano specifico. Alle 18 è stato annunciato che i lavori di ricerca proseguiranno per tutta la notte, con lo scopo di recuperare non solo le vittime (hanno raggiunto quota 5), ma anche i dispersi e le persone, almeno 20 tra adulti e bambini, barricati nelle proprie abitazioni.
Sulla tragedia di Ischia cala il dubbio della prevenzione e prevedibilità. Il territorio fragile di Ischia, l’eccessivo abuso edilizio e la mancanza di terreno per far sfogare la natura hanno portato nel corso degli ultimi anni a diversi episodi estremi, di cui la frana del 25-26 novembre 2022 è solo l’ultimo esempio. Si torna a parlare anche del condono controverso del 2018, cioè una sanatoria per le strutture abusive sull’isola. Matteo Renzi commentò all’epoca dei fatti sottolineando come di abusivismo si muore e il tempo gli ha dato tristemente ragione
Piano del governo Meloni: le decisioni del Consiglio dei ministri sull’emergenza di Ischia
Il Consiglio dei ministri si è riunito per discutere il piano di azione per l’emergenza di Ischia. In questa sede è stata accolta la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza di un anno ed è stata nominata la commissaria per l’emergenza Simonetta Calcaterra, già commissaria prefettizia del Comune di Ischia.
“La priorità è lasciare lavorare i soccorritori e i volontari impegnati nelle ricerche dei dispersi”, ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni e per farlo è stato stanziato un primo fondo di 2 milioni di euro per l’emergenza. In seguito a un’indagine sui danni sarà varato un piano apposito per la ricostruzione di strutture pubbliche e private, per ripristinare la viabilità, ma soprattutto per permettere all’ambiente di sfogare l’acqua in eccesso in caso di nubifragi.
La tragedia di Ischia è emergenza climatica: il piano nazionale per il cambiamento climatico
Il Consiglio dei ministri riunito questa mattina ha inoltre discusso la futura approvazione di un piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico. Si tratterà di una vera e propria ricognizione di tutte le risorse finanziarie per fronteggiare quella che è a tutti gli effetti un’emergenza idrogeologica nazionale. Questa negli ultimi 9 anni ha comportato danni a persone, territorio e cose per un valore di 13,3 miliardi di euro.
I freddi numeri, che raccontano una spesa media di 1,48 miliardi di euro all’anno per la gestione delle emergenze meteoclimatiche, non tengono conto dei numerosi decessi causati. L’emergenza di Ischia rimette al centro del dibattito quanto appena concluso con la deludente Cop27, ovvero il rispetto degli accordi di Parigi per il cambiamento climatico, le sue conseguenze e la possibile prevenzione rispetto a un aumento degli eventi climatici estremi.
La questione del condono: la colpa dell’abusivismo nella tragedia
Di chi è la colpa della tragedia di Ischia? Il dito punta verso il cambiamento climatico, ma questo non basta a spiegare le cause della frana dovuta al nubifragio che nella notte tra il 25 e il 26 novembre ha coinvolto il Comune di Casamicciola. Accanto alla questione nubifragio, vi è anche quella della frana. Sono diversi i motivi per i quali la frana è avvenuta, tra cui l’abusivismo che coinvolge circa 27.000 abitazioni su 60.000 presenti sull’isola. È stato l’abusivismo a non permettere al terreno di sfogare l’acqua in eccesso. La causa del nubifragio è climatica, ma la causa della frana è l’abusivismo.
La colpa della frana ricade in queste ore sul governo Conte-Salvini che nel 2018 permise una semplificazione delle procedure delle pratiche di abuso edilizio sull’isola. Giuseppe Conte si difende: “Non era un condono”, ma nell’articolo 25 del decreto legge n. 109 si parla esplicitamente di “Definizione delle procedure di condono”. Già nel 2018 non erano mancate le polemiche intorno al decreto e a questo passaggio, tanto che Matteo Renzi aveva ammonito Giuseppe Conte affermando che di abusivismo si muore.
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