Un comunicato legge del Mef proroga la scadenza per il Superbonus al 110% per le villette e per la remissione in bonis: cosa cambia sin da subito su bonus edilizi e cessione dei crediti.
Il Superbonus è salvo. Dopo il via libera della Camera al decreto legge sulla cessione dei crediti, con diverse modifiche, è arrivato il ministero dell’Economia a chiarire tutti i dubbi per imprese e contribuenti. La proroga al 30 settembre per il Superbonus al 110% per le villette è valida sin da subito.
L’ufficialità arriva con il comunicato legge del Mef, che anticipa l’approvazione definitiva del decreto da parte del Senato. Aspettando l’ok al testo di legge bisognerebbe attendere metà aprile, ma ci sono due scadenze previste per il 31 marzo.
Intervenendo il Mef, queste due scadenze, riguardanti le unità unifamiliari e le remissioni in bonis, sono prorogate senza necessità di aspettare il via libera a Palazzo Madama. Cosa cambia per il Superbonus e per i bonus edilizi con il comunicato legge ministeriale?
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Superbonus e cessione del credito, l’ok della Camera
La Camera dei deputati ha dato la fiducia al governo sul decreto Superbonus con 185 voti a favore, 121 contrari e sei astenuti. Il testo era stato approvato negli scorsi giorni in commissione, dopo l’ok ad alcuni emendamenti che hanno radicalmente cambiato il decreto legge. Tra le modifiche ci sono state anche quelle riguardanti le villette e la remissione in bonis: in entrambi i casi si rinviava la scadenza del 31 marzo. E proprio su questo interviene il comunicato del Mef.
Superbonus 110%, proroga a settembre per le villette
Il ministero dell’Economia ha prorogato il Superbonus per le villette al 110%: chi deve completare i lavori, avendoli già effettuati almeno per il 30% entro il settembre del 2022, avrà tempo fino al 30 settembre del 2023. Un emendamento del governo, votato da tutti i gruppi parlamentari, aveva stabilito questo rinvio che ora viene confermato con il comunicato legge.
L’intervento si è reso necessario per ‘salvare’ le imprese e i contribuenti che avevano avviato i lavori senza poterli completare a causa dei ritardi - diffusi ormai da mesi - nello stato di avanzamento dei cantieri. Ci saranno, quindi, sei mesi in più per mantenere lo sconto pieno.
Cessione del credito, quando vale la proroga per i bonus edilizi
L’altro aspetto su cui si interviene nell’immediato riguarda l’utilizzo della remissione in bonis per l’invio della comunicazione della cessione dei crediti e il conseguente sconto in fattura. Anche in questo caso si era intervenuti in Parlamento, con un emendamento che consente di ricorrere alla remissione in bonis anche per accordi conclusi dopo il 31 marzo 2023.
Entrando nel dettaglio, si fa riferimento alla comunicazione della prima cessione del credito per i bonus edilizi: parliamo, quindi, di spese sostenute nel 2022 e di rate residue risalenti al 2020 e 2021. Il termine per la trasmissione di questa comunicazione all’Agenzia delle Entrate era fissata al 31 marzo 2023: con l’emendamento e il comunicato legge è invece possibile inviare la comunicazione anche con un accordo di cessione a favore di banche e intermediari successivo al 31 marzo 2023.
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