Con i tassi dei mutui che continuano a salire ed il mercato immobiliare in discesa, gli italiani preferiscono scegliere il tasso fisso.
Nel 93% delle compravendite gli italiani scelgono il tasso fisso per il mutuo, perché, ormai, quello variabile spaventa. Gli indici di riferimento Euribor, infatti, continuano a salire facendo, a loro, volta, crescere il costo dei mutui a tasso variabile la cui rata è trascinata al rialzo.
Le famiglie e i privati, quindi, in questo periodo sono orientati alla scelta del mutuo a tasso fisso anche se notoriamente si tratta di una scelta che, nel lungo periodo, si rivela la meno conveniente visto che non beneficia dell’altalenamento del costo del denaro.
Le famiglie preferiscono il tasso fisso
Gli indici che definiscono i tassi del mutuo a tasso variabile sono in continua crescita e dallo scorso dicembre hanno registrato, nel primo trimestre 2023, un incremento di quasi lo 0,80%. Proprio a causa di questo, ormai il costo di un mutuo a tasso variabile a maggio ha superato la soglia del 4%.
Ma a far preferire in modo definitivo il tasso fisso al variabile è soprattutto il timore di nuovi rialzi degli indici Euribor nei prossimi mesi. Questo fa apparire, al momento, le offerte del mutuo a tasso fisso più appetibili rispetto ad uno a tasso variabile soprattutto se si procede a effettuare gli opportuni calcoli.
leggi anche
Come abbassare la rata del mutuo
Comperando un immobile di valore di 200 mila euro, ad esempio, per il quale si deve richiedere un mutuo di 140 mila euro da restituire in 25 anni. In questo caso è possibile ottenere un mutuo con :
- tasso variabile al 3,45% e rata mensile di 697 euro;
- tasso fisso al 2,99% con rata mensile a 663 euro.
Le famiglie, quindi, oltre a preferire, oggi, una rata che parte già più bassa, confidano in una stabilità nel tempo dell’importo da pagare mensilmente senza dover fare i conti con i tassi in rialzo che potrebbero modificare l’importo con il passare del tempo.
Ovviamente se i tassi dovessero scendere tornerebbe ad essere maggiormente conveniente il tasso variabile, ma non sembra essere un evento che si verificherà a breve. Si parla, infatti, di una discesa dei tassi dei mutui non prima del secondo trimestre del 2024.
Una soluzione per chi ha scelto il tasso fisso quando il costo del denaro tornerà a scendere
L’unica obiezione potrebbe essere: ma se oggi scelgo un tasso fisso per 25 anni e fra 2 anni i tassi di interesse calano, mi ritroverò per altri 23 anni a pagare un mutuo con una rata calcolata su un tasso di interesse poco conveniente. Potrebbe essere vero, ma solo se non si interviene.
C’è la possibilità, infatti, nel momento che i tassi di interesse dovessero tornare a scendere di optare per una surroga trovando un istituto di credito che offre un tasso migliore e condizioni più vantaggiose. O, ancora, si potrebbe ridiscutere il mutuo con la propria banca per far applicare i tassi di interessi correnti. Di fatto, quindi, l’ipotesi di restare «Incastrati» in un mutuo a tasso fisso poco conveniente risulta assai remota a patto di muoversi e agire nel momento che il costo del denaro tornerà a scendere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA