A Piazza Affari Telecom vola grazie al supporto del governo. Restano però tantissimi dubbi in vista dell’offerta non vincolante che Cdp farà nella seconda metà di febbraio. Ecco tutte le novità.
Telecom Italia brilla a Piazza Affari in avvio di ottava, mentre l’indice benchmark - il Ftse Mib - si muove sotto il riferimento all’insegna della prudenza. Mentre si scrive, il titolo della compagnia telefonica guadagna circa 3,70 punti percentuali, a 0,2636 euro, e sale verso i massimi del 17 gennaio a 0,2681 euro, sulla scia di alcune indiscrezioni di stampa secondo cui l’offerta di Cdp attesa dopo metà febbraio potrebbe salire a 24 miliardi di euro.
Telecom Italia, buone notizie in arrivo?
Le azioni Telecom Italia vanno incontro a una fase di elevata volatilità in vista della presentazione del prossimo piano industriale 2023-2025, in agenda il 14 febbraio.
A dare il boost alle azioni sono però i rumors giunti nel fine settimana sull’offerta non vincolante sulla rete fissa che Cdp dovrebbe annunciare nella seconda metà del mese. Offerta che potrebbe arrivare a 24 miliardi di euro, secondo quanto riportato dal Messaggero, grazie ai molteplici incentivi che il Governo sta studiando per il settore telecomunicazioni.
Rete unica: dossier ancora aperto
Di ufficiale non c’è nulla. Tutto questo entusiasmo (in Borsa) non sembra dunque essere giustificato. Il 26 gennaio sono tornati a confrontarsi i protagonisti coinvolti: Cdp, Vivendi e i fondi di investimento Gip, Brookfield, KKR e Macquarie, ognuno con interessi diversi. Da un lato i fondi spingono per la scissione della rete unica, mentre Vivendi per la vendita della sua partecipazione del 23,925% (ma con al prezzo di 30 miliardi di euro, giudicato troppo alto da Cdp).
Secondo il ministro per le Imprese e il made in Italy Adolfo Urso il progetto per la rete nazionale a controllo pubblico “può innervare vantaggio competitivo per l’Italia”. Serve tuttavia una politica industriale a sostegno del settore Tlc, come ha ribadito anche il Sottosegretario Alessio Butti, con misure per adeguare i limiti elettromagnetici, per l’assegnazione della banda larga 6 GHz, per riqualificare la forza lavoro e per una riduzione dell’aliquota Iva applicata.
Telecom Italia a Piazza Affari
Nel corso del 2022 Telecom Italia ha perso circa il 50% del suo valore a Piazza Affari. Dopo aver toccato un minimo a 0,1627 euro a metà ottobre, i prezzi hanno tuttavia avviato un rimbalzo risalendo la china al di sopra dei primi ostacoli presenti a 0,2480 euro, massimi di agosto e di novembre, coincidenti con il primo dei ritracciamenti di Fibonacci calcolati su tutta la discesa partita a novembre 2021. La rottura di questo ostacolo rappresenta un segnale di forza da non sottovalutare nel medio lungo termine: lasciandosi alle spalle area 0,2480, il titolo ha completato un testa e spalle rialzista che potrebbe proiettarlo su target a 0,33 circa. Per raggiungere questo traguardo sarà però fondamentale il superamento di area 0,27. Non si può però dare per scontato che i corsi possano estendere il rialzo: nel brevissimo termine, si osserva una perdita di momentum da parte degli oscillatori tecnici più veloci. Questo potrebbe indicare la necessità di una pausa oppure di una correzione per consolidare i supporti a 0,2480 circa.
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