The Rock Trading, scoperto un buco di oltre €20 milioni. Cosa succede?

Niccolò Ellena

12/04/2023

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda The Rock Trading: dall’analisi dei file interni è venuto alla luce un ammanco molto superiore a 20 milioni di euro, colpa della cattiva gestione degli asset.

The Rock Trading, scoperto un buco di oltre €20 milioni. Cosa succede?

Proseguono le indagini su The Rock Trading, la piattaforma fondata da Andrea Medri e Davide Barbieri nel 2011 per fare trading su criptovalute.

Da febbraio la piattaforma non permette più di prelevare i propri asset, evento che ha spinto gli utenti a organizzarsi nel tentativo di avere indietro i propri soldi.

Al blocco dei conti su The Rock Trading sono poi succedute le dimissioni della presidente, l’organizzazione di una class action tramite il Siti, seguita dall’apertura delle indagini nella procura di Milano e Firenze, con i relativi controlli negli uffici e nelle case dei dirigenti da parte delle Forze dell’ordine.

Attualmente è aperta un’inchiesta per truffa e appropriazione indebita. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, gli inquirenti hanno riascoltato la videoregistrazione dell’incontro del Consiglio di Amministrazione di The Rock Trading avvenuto il 16 febbraio, dalla quale sono venuti alla luce ulteriori dettagli.

The Rock Trading: dalla registrazione emerge la cattiva gestione

Dalla registrazione dell’incontro del CdA di The Rock Trading emerge una cattiva gestione degli asset controllati dall’azienda. Andrea Medri ha ammesso di aver utilizzato i soldi dei clienti «per fare altre cose», con la consapevolezza, poi chiaramente errata, che ci fossero altri asset a copertura.

Dalle conversazioni emerge che l’azienda aveva un conto omnibus, ossia un hot wallet all’interno del quale erano conservati gli asset di tutta la clientela. Dal conto non era possibile sapere quanti asset possedeva ciascun utente e per farlo era necessario consultare la contabilità aziendale.

È inoltre emerso che The Rock Trading ha utilizzato gli asset dei clienti in maniera sconsiderata poiché l’azienda non ha confrontato periodicamente il saldo dell’hot wallet con il saldo della contabilità interna, finendo per impiegare criptovalute di clienti a loro insaputa per eseguire operazioni a favore di terzi.

Alla domanda su dove fossero finiti questi asset di copertura nessuno ha saputo dare una risposta.

Il buco di liquidità di The Rock Trading supera i 20 milioni di euro

Durante l’ultima assemblea straordinaria di Digital Rock Holding, Andrea Medri aveva parlato di un «ammanco di 15-20 milioni di euro». Tuttavia, secondo l’analisi dei file interni, il buco sarebbe ben più profondo e gli utenti coinvolti molti di più rispetto ai 12.200 di cui parlava Medri.

Gli utenti potenzialmente truffati, 18.689 per la precisione, avrebbero depositato in tutto 1.361 bitcoin (per un valore di circa 31 milioni di euro), 7.401 ethereum (circa 11 milioni di euro), altre criptovalute per un controvalore di 12 milioni di euro e valute fiat per un ammontare di 19 milioni di euro, 29.000 sterline e 9.000 dollari.

A questo punto è lecito chiedersi dove siano finiti tutti questi asset, specialmente perché l’unico ammanco ufficialmente registrato da The Rock Trading equivale a 904.000 euro ed è stato denunciato l’1 settembre 2021 dopo che un hacker aveva attaccato la società Onedime, che forniva servizi digitali a The Rock Trading Srl.

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