Spetta la tredicesima sui trattamenti per invalidi civili, ciechi e sordi? Sì, ma non su tutti. Ecco chi ne ha diritto e come si calcola l’importo.
Non solo trattamenti previdenziali, anche quelli assistenziali, come ad esempio l’Assegno sociale come pure le pensioni di invalidità civile, beneficiano della tredicesima mensilità che verrà posta in pagamento dall’Inps lunedì 2 dicembre, contestualmente al cedolino con il rateo riferito allo stesso mese.
Ma non tutte: quando si parla di invalidi civili è infatti importante fare chiarezza su quali sono le prestazioni sulle quali spetta la tredicesima e quali invece ne sono escluse. Bisogna quindi distinguere tra quali sono i trattamenti erogati per 12 mensilità e quali invece per 13, così da sapere in anticipo chi la prossima settimana riceverà più soldi e quanti.
È bene chiarire fin da subito poi che per quanto riguarda le pensioni di invalidità civile non spetta mai il cosiddetto bonus Natale della pensione, in quanto questa maggiorazione sociale si applica esclusivamente sui trattamenti di tipo previdenziali.
Detto questo, analizziamo ogni singola prestazione riconosciuta agli invalidi civili e scopriamo su quale spetta la tredicesima 2024 e su quale no, soffermandoci poi sulle regole di calcolo.
Tredicesima invalidità civile 2024, a chi spetta
Spetta la tredicesima mensilità sul trattamento assistenziale riconosciuto agli invalidi civili totali, con limite di reddito pari a 19.461,12 euro, come pure agli invalidi con percentuale compresa tra il 74% e il 99% (ma con reddito che non supera i 5.725,46 euro), il cui importo per entrambi è pari a 333,33 euro al mese ma verrà presto aumentato per effetto del conguaglio della rivalutazione.
Ad averne diritto anche i ciechi civili assoluti e parziali, i quali - se con reddito non superiore a 19.461,12 euro - percepiscono una pensione rispettivamente di 342,01 e 333,33 euro.
Lo stesso vale per la pensione riconosciuta ai sordi civili, sempre con importo di 333,33 euro per coloro che hanno un reddito che non supera i 19.461,12 euro.
Hanno diritto alla tredicesima anche coloro che percepiscono l’indennità per talassemia, riconosciuta indipendentemente dal reddito a coloro a cui è stata diagnosticata drepanocitosi o talassemia major. L’importo in questo caso è pari a 598,61 euro mensili.
Quando non spetta la tredicesima
Non spetta invece la tredicesima sui trattamenti di accompagnamento: ad esempio, sull’indennità di accompagnamento per invalidi civili totali (pari a 531,76 euro quest’anno), oppure quella per ciechi civili assoluti (978,50 euro). Queste misure, infatti, vengono pagati per sole 12 mensilità l’anno.
Tredicesima mensilità indennità di frequenza
Merita un approfondimento la questione relativa al pagamento della tredicesima mensilità sull’indennità di frequenza riconosciuta ai minori con disabilità e finalizzata all’inserimento scolastico e sociale.
Inizialmente, infatti, la Corte di Cassazione - con la sentenza n. 13985 del 2008 - ha esteso il diritto alla tredicesima mensilità anche per i percettori di indennità di frequenza, salvo poi tornare sui propri passi con la sentenza n. 16329 del 2008 negando questo diritto per la differente funzione sociale che questa prestazione assolve rispetto all’assegno d’invalidità civile.
Oggi l’orientamento della giurisprudenza, consolidato dalle successive sentenze della Cassazione n. 16329 del 2008, n. 8163, n. 8167, n. 7310, n. 4409 e n. 1842 del 2009, n. 5716, n. 5553 e n. 5409 del 2010, e 3585 del 2012, non lascia spazio ai dubbi, precludendo il riconoscimento della tredicesima mensilità sulla cosiddetta indennità di frequenza che oggi, ricordiamo, ha un importo pari a 333,33 euro per coloro che hanno un reddito che non supera la soglia di 5.725,46 euro.
Calcolo della tredicesima sull’invalidità civile
Le regole di calcolo sono le stesse previste per la tredicesima sulla normale pensione: spetta dunque un assegno pari all’importo del trattamento percepito, parametrato però in base alle mensilità godute nell’anno di riferimento.
Gli invalidi civili che quindi percepiscono la pensione da prima di gennaio 2024 vedranno raddoppiare l’importo del cedolino in quanto appunto la tredicesima è esattamente pari al valore del trattamento percepito.
A chi invece percepisce la pensione d’invalidità civile, ad esempio, da luglio 2024, l’importo della tredicesima mensilità è esattamente la metà (6/12) del trattamento, pari quindi a 166,66 euro (al netto però dell’anticipo della rivalutazione che verrà effettuato il mese prossimo).
Ricordiamo poi che ovviamente sui trattamenti per invalidità civile non si pagano tasse, quindi l’importo lordo e netto della tredicesima si equivalgono. Tuttavia la tredicesima verrà considerata nell’Isee, come d’altronde vale per i singoli ratei percepiti durante l’anno.
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