Trump “sconfigge” Biden sul numero di guai giudiziari

Domenico Maceri

13 Giugno 2024 - 06:30

Nel caso di Hunter Biden, il padre ha già dichiarato che non concederebbe la grazia al figlio.

Trump “sconfigge” Biden sul numero di guai giudiziari

“Nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il figlio del presidente”. Così l’editoriale del Washington Post commentando la recente condanna di Hunter Biden per possesso illegale di un’arma da fuoco. Hunter, il figlio dell’attuale presidente, potrebbe essere condannato a molti anni di carcere, multe salate o una combinazione dei due. Nessuno è al di sopra della legge nemmeno nei casi di ex presidenti come abbiamo visto il mese scorso con la condanna di Donald Trump nel tribunale di Manhattan. Trump è stato condannato di 34 capi di accusa per avere falsificato documenti aziendali per nascondere i pagamenti fatti alla pornostar Stormy Daniels onde favorire la sua campagna elettorale del 2016.

La condanna di Hunter Biden ha confermato nella mente di molti americani che il sistema giudiziario, anche se imperfetto, continua a funzionare e non è strumentalizzato da Biden come asserisce Trump. Non si tratta di un sistema che punisce solo i repubblicani come ci confermano anche altri due casi, quello di Henry Cuellar, parlamentare democratico del Texas e Bob Menendez, senatore democratico del New Jersey. Il primo è accusato di corruzione, riciclaggio di denaro, e di consulenze illegali al governo dell’Azerbaigian. Il processo avverrà nel 2025. Il secondo è accusato anche di corruzione. L’Fbi ha trovato una ventina di lingotti d’oro in un armadio nella residenza del senatore come pure mezzo milione di dollari in contanti. Inoltre Menendez avrebbe fornito informazioni segrete al governo egiziano. Il processo di Menendez è iniziato quasi contemporaneamente a quello di Trump in Manhattan ed è ancora in corso ma nessuno ne parla, specialmente i repubblicani. Il fatto che il figlio del presidente, un parlamentare e un senatore democratico siano coinvolti in attività potenzialmente illegali dimostrerebbe che il ministero di Giustizia stia facendo il suo dovere e non discrimina dall’etichetta politica.

Comunque andrà a finire in queste due situazioni, non c’è dubbio che il campo di Trump ha avuto le sue grane con la giustizia anche prima che lui si insediasse alla Casa Bianca. Una comparazione fra Biden e Trump per guai giudiziari rivela che l’ex presidente è il chiarissimo “vincitore” con una lunga cerchia di collaboratori che sono già stati condannati o incriminati per una lunga serie di reati, legati in un modo o nell’altro al loro leader.
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