Ucraina, il governo Draghi si prepara a inviare nuove armi: ecco quali e quanto sono potenti

Stefano Rizzuti

25 Giugno 2022 - 15:19

Con un decreto interministeriale il governo Draghi dovrebbe presto autorizzare l’invio di nuove armi all’Ucraina per combattere le truppe russe: vediamo di quali armamenti si tratta.

Ucraina, il governo Draghi si prepara a inviare nuove armi: ecco quali e quanto sono potenti

Il governo Draghi è pronto a inviare nuove armi all’Ucraina. Dopo lo scontro politico che si è acceso nella maggioranza, con il lungo e difficile compromesso sulla risoluzione votata al Senato in seguito alle comunicazioni del presidente del Consiglio, l’esecutivo è pronto a dare il via libera alle nuove forniture di armamenti a Kiev per fronteggiare gli attacchi delle truppe russe.

Nei prossimi giorni è atteso un nuovo decreto interministeriale per l’invio delle armi all’Ucraina. Entro una settimana, spiega la Repubblica, il governo invierà equipaggiamenti, mezzi blindati, artiglieria pesante e armi anche a lunga gittata all’esercito ucraino.

Il via libera arriverà con un decreto concordato da Mario Draghi e dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: il testo verrà inviato al Copasir, ma resterà secretato. Con il decreto interministeriale, comunque, si darà il via libera al nuovo invio di armi a Kiev senza passare per il Parlamento, circostanza che potrebbe causare nuovamente qualche tumulto nella maggioranza.

Lo scontro nella maggioranza sulle armi all’Ucraina

Nelle sue comunicazioni al Senato Draghi ha chiaramente ribadito il suo sostegno al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e al suo esercito nella guerra iniziata con l’invasione delle truppe russe a febbraio. L’Aula di Palazzo Madama ha votato la risoluzione di maggioranza, su cui l’accordo è arrivato solo dopo diverse ore di trattative, nella quale si chiedeva un maggior coinvolgimento del Parlamento sul tema dell’invio di armi a Kiev.

Questione su cui restano i dubbi del Movimento 5 Stelle e della Lega che potrebbero tornare a chiedere un chiarimento al governo dopo il nuovo decreto. Che, come detto, sarà secretato e non verrà discusso dai parlamentari, rischiando di lasciare altri strascichi all’interno della maggioranza.

Quali armi invierà l’Italia all’Ucraina

Come spiega la Repubblica, al momento il nodo sull’invio delle armi riguarda le munizioni: l’Italia ha difficoltà a trovarle sul mercato, soprattutto quelle per l’artiglieria pesante. Questo intoppo potrebbe rinviare di qualche giorno l’invio verso l’Ucraina, soprattutto se si decidesse di ricorrere alle munizioni britanniche.

L’Italia manderà a Kiev cannoni Fh70 da 155 millimetri che possono colpire obiettivi anche a 30 chilometri di distanza. Ma si sta pensando di inviare anche armi con una gittata fino a 80 chilometri come Mirs, cingolati lanciarazzi che possono sparare fino a 12 colpi contemporaneamente.

La strategia occidentale sulle armi in Ucraina

In questa fase del conflitto, gli Stati Uniti e le potenze occidentali continuano a basare la loro strategia sulla consegna delle armi a Kiev, nella speranza che l’Ucraina possa resistere per qualche altro mese per poi lanciare una controffensiva proprio grazie agli armamenti europei e statunitensi. Lo scopo è quello di aumentare sia la spedizione che la produzione delle armi per poter offrire maggior supporto all’esercito ucraino ed evitare che sia costretto a capitolare in tempi brevi.

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