Coronavirus: la Fed sorprende tutti e annuncia maxi taglio dei tassi

Luca Fiore

03/03/2020

Con una mossa a sorpresa, la Federal Reserve, la Banca centrale statunitense, ha annunciato di aver ridotto il costo del denaro della prima economia

Coronavirus: la Fed sorprende tutti e annuncia maxi taglio dei tassi

Nonostante “i fondamentali dell’economia statunitense si confermino forti”, i rischi legati al Coronavirus hanno spinto la Federal Reserve a mettere in campo una mossa sorprendente.

Con due settimane di anticipo rispetto al meeting previsto, oggi la Fed ha annunciato di aver tagliato i tassi di interesse, ritoccando il costo del denaro della prima economia alla luce del fatto che “il Coronavirus espone l’attività economica a rischi crescenti”.

Federal Reserve taglia i tassi: è il ribasso maggiore dal 2008

Alla luce delle crescenti minacce per l’economia USA, il Federal Open Market Committee (FOMC, il braccio operativo della Fed) “con l’obiettivo di massimizzare l’occupazione e la stabilità dei prezzi, oggi ha deciso di ridurre il ‘target range’ per i tassi sui Fed Funds di mezzo punto percentuale all’1-1,25%”.

Oltre che la dimensione della mossa (si tratta della prima riduzione dei tassi statunitensi di 50 punti base dal 2008), a stupire è la tempistica, visto che l’istituto guidato da Jerome Powell ha preferito non attendere il meeting già in calendario per il prossimo 17-18 marzo (quando saranno anche diffuse le nuove proiezioni sull’economia) per intervenire oggi a sorpresa.

Evidentemente le indicazioni in possesso della Banca centrale di Washington hanno suggerito al board della Fed che non c’è altro tempo da perdere. Il taglio dei tassi USA annunciato oggi si somma ai tre, per un totale dello 0,75%, messi in campo nel 2019.

Federal Reserve: ecco chi ha votato a favore del taglio

All’interno del board della Fed, la mossa di ridurre il costo del denaro di mezzo punto percentuale è stata votata a favore dal chairman, Powell, dal vice-presidente John Williams, da Michelle Bowman, da Lael Brainard, da Richard Clarida, da Patrick Harker, da Robert S. Kaplan, da Neel Kashkari, da Loretta Mester e da Randal Quarles.

L’opinione degli analisti

Il FOMC ha deciso di non attendere un deterioramento. Credo che anche loro, come noi, siano coscienti del fatto che nei prossimi giorni potrebbe arrivare notizie allarmanti sulla diffusione del virus”, ha detto Eric Winograd, economista di AllianceBernstein.

“Ovviamente la Fed non è in grado di affrontare il virus tagliando i tassi, ma può sperare di ridurre la risposta negativa dei mercati finanziari che finirebbe per amplificare l’impatto economico del virus”.

Secondo l’esperto, la Fed nel corso del meeting del 17-18 marzo potrebbe annunciare una nuova riduzione dei tassi statunitensi.

Sulla stessa linea il commento di James Knightley, economista di ING: “dubitiamo del fatto che la mossa annunciata oggi possa innescare un balzo della domanda aggregata, ma mettere in campo un taglio dei tassi potrebbe aiutare a mitigare alcune potenziali tensioni nel sistema finanziario e spingere al rialzo la fiducia”.

Le reazioni dei mercati al taglio dei tassi Fed

Dopo la diffusione del comunicato con cui la Federal Reserve ha annunciato di aver tagliato il tasso di interesse statunitense ha immediatamente spinto rialzo Wall Street, dove lo Dow Jones, Nasdaq ed S&P 500 quotano rispettivamente in rialzo dello 0,31, dello 0,5 e dello 0,47 per cento portandosi a 26.785,05, a 8.996,7 ed a 3.104,64 punti.

La Federal Reserve ha accontentato Trump?

Un deciso taglio al costo del denaro da parte della Federal Reserve era stato chiesto a gran voce, tanto per cambiare, questa mattina da Trump.

Alla luce del taglio dei tassi annunciato questa mattina dalla Reserve Bank of Australia, che ha portato il benchmark dallo 0,75 allo 0,5 per cento, Trump, anche questa volta tramite Twitter, aveva sottolineato come gli Stati Uniti, a suo dire, stessero rimanendo indietro.

"La banca centrale australiana ha tagliato i tassi d’interesse ed ha annunciato che molto probabilmente lo farà ancora per affrontare il Coronavirus cinese e il rallentamento (economico, ndr)”.

“Hanno portato il costo del denaro allo 0,5%, un minimo storico. Altri Paesi stanno facendo la stessa cosa, se non di più".

"La nostra Federal Reserve ci fa pagare tassi più alti di molti altri, quando dovremmo pagare di meno. Questo rende la situazione difficile per i nostri esportatori e mette gli Stati Uniti in una posizione di svantaggio competitivo. Dovrebbe essere il contrario. Dovrebbe allentare e fare grossi tagli dei tassi”.

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