Variante Delta e inflazione: quale legame? Si interrogano gli esperti, soprattutto negli USA, su eventuali effetti del ceppo Covid sull’aumento dei prezzi. Scenari cupi in arrivo?
La variante Delta e l’inflazione sono i temi del momento: la prima sta spaventando Governi e mercati con il suo dilagare aggressivo e minaccioso per la ripresa economica.
La seconda è osservata speciale soprattutto negli USA, dove ha mostrato un rialzo robusto: i prezzi galopperanno ancora, costringendo la Fed ad agire?
Nonostante le continue rassicurazioni sulla temporaneità del balzo inflazionistico, l’impatto della variante Delta potrebbe lasciare il segno. Proprio sull’aumento dei prezzi: cosa aspettarsi?
La variante Delta può raffreddare l’inflazione
L’ondata estiva di contagi marchiati dalla temuta e insidiosa variante Delta sta complicando lo scenario del rilancio economico.
E, soprattutto negli USA dove i prezzi al consumo stanno tornando alle stelle, il timore è che il ceppo in diffusione - mentre anche i non vaccinati fanno paura - possa influire sull’inflazione.
In che modo? Nel breve periodo alcuni analisti prevedono un impatto al ribasso.
Secondo alcuni analisti, se la variante Delta togliesse un po’ di slancio alla ripresa economica, ciò probabilmente allenterebbe le pressioni sui prezzi che sono esplose durante questa rapida ripresa.
Mark Zandi, capo economista di Moody’s Analytics, ha commentato:
“Nel prossimo futuro, eliminerebbe le preoccupazioni sull’inflazione perché significherebbe meno domanda.”
L’aumento della domanda di diversi beni, dal legname e benzina alle auto usate, ha guidato l’inflazione negli ultimi mesi. I prezzi al consumo sono aumentati a giugno al ritmo annuale più rapido dal 2008.
Brian Wenzel, direttore finanziario del gigante delle carte di credito Synchrony Financial, concorda sul fatto che la variante Delta potrebbe alleviare lo shock inflazione.
Il settore energetico, per esempio, sta già subendo un duro colpo. I prezzi del petrolio sono crollati di oltre il 7% lunedì poiché gli investitori erano preoccupati per un potenziale rallentamento dei viaggi causa pandemia.
Pressione sui prezzi in aumento nel lungo periodo
Considerando il lungo periodo, però, le prospettive sull’inflazione sono meno rosee.
Se, infatti, la luce della ripresa economica viene nuovamente attenuata, questa volta dalla variante Delta, l’impatto sui prezzi potrebbe essere di maggiore spinta.
E questo per effetto di un ulteriore blocco delle catene di approvvigionamento e di strozzature sul lato offerta. Alcuni esperti non escludono, in questo contesto di rallentamenti produttivi dovuti alla variante, un’inflazione in crescita nel lungo periodo.
Le rinnovate preoccupazioni per il Covid, inoltre, rafforzano la riluttanza della Fed a porre fine ai suoi programmi di sostegno, nonostante l’aumento dei prezzi.
Il rischio che la variante Delta possa incrementare l’inflazione renderebbe ancora più difficile per la Fed uscire dalla sua posizione di emergenza.
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