I due pm che coordinarono le indagini sulla strage di via D’Amelio nel ’92 sono indagati per calunnia aggravata
Due pm del pool che indagò sulla strage di via D’Amelio sono indagati per calunnia aggravata nell’ambito dell’indagine sul depistaggio. A distanza di 27 anni, la Procura di Messina ha iscritto nel registro degli indagati Annamaria Palma, Avvocato generale dello Stato, e Carmelo Petralia, procuratore aggiunto a Catania, entrambi a capo delle indagini nel ’92.
I due magistrati, secondo il procuratore di Messina Maurizio de Lucia, avrebbero depistato le indagini sull’omicidio di Paolo Borsellino e degli uomini della scorta in concorso con i tre poliziotti Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei, attualmente sotto processo a Caltanissetta. A rivelarlo è l’agenzia di stampa Adnkronos. Il depistaggio, per i giudici del processo Borsellino quater, fu “clamoroso”.
Via D’Amelio, indagati due pm per calunnia
Dalla Procura di Caltanissetta, che ha istituito l’indagine sul depistaggio, sono stati trasmessi nel novembre scorso alcuni atti dell’inchiesta, affinché i colleghi messinesi verificassero eventuali responsabilità dei magistrati che indagarono sulla strage. Gli inquirenti della città sullo Stretto avevano aperto inizialmente un semplice fascicolo di “atti relativi”, poi sfociati in una vera e propria inchiesta per calunnia aggravata. L’agenzia di stampa afferma che l’accusa di calunnia aggravata potrebbe estendersi anche a un terzo magistrato.
La notizia è emersa perché è stato notificata agli indagati l’esecuzione di accertamenti tecnici irripetibili. Dopo quasi 30 anni sono infatti spuntati 19 supporti magnetici, ovvero microcassette, che contengono registrazioni prodotte con vecchie strumentazioni. Il prossimo 19 giugno avrà luogo quindi “un accertamento tecnico non ripetibile al Racis di Roma” per permettere ai pm di ascoltarle.
Processo Borsellino, coinvolti anche magistrati
La nuova indagine è condotta nella città dello Stretto dal procuratore Maurizio De Lucia. L’ufficio inquirente è stato spostato a Messina perché competente delle vicende giudiziarie di pm in servizio nel capoluogo etneo. E proprio a Catania è in servizio Carmelo Petralia, uno dei magistrati che indagò sulla strage di via D’Amelio nel 1992.
Nell’ambito dell’inchiesta facente capo a Caltanissetta, i pm hanno già incriminato tre poliziotti che facevano parte del pool. Nella sentenza venivano denunciate inoltre gravi omissioni nel coordinamento dell’indagine, che costò la condanna all’ergastolo ad otto innocenti. Il coordinamento dell’indagine spettava appunto ai pm dell’epoca.
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