L’ascesa al potere dei talebani sta generando un nuovo allarme terrorismo per via del loro legame con Al Qaeda: cosa può fare l’Occidente?
La presa del potere dei talebani e la nascita dell’Emirato islamico dell’Afghanistan mette in seria incertezza la sicurezza internazionale. Se da un lato pare che sempre più profughi stiano tentando di uscire dal Paese, dall’altro diversi esponenti di gruppi estremisti si sono complimentati con i talebani per la buona riuscita dell’operazione di presa di Kabul.
Ad ogni modo, durante queste ultime ore, molti esperti in geopolitica e vari servizi di intelligence operanti a livello internazionale stanno facendo previsioni su ciò che potrebbe o meno accadere ora che lo jihadismo si sta nuovamente imponendo in Medio Oriente.
In tal senso, l’allarme terrorismo è alto e questo proprio a causa del possibile legame che potrebbe instaurarsi tra il nuovo regime talebano e Al Qaeda; legame che ha disseminato terrore in Occidente già durante l’ultimo Governo dei talebani in Afghanistan.
Da che parte sono i talebani e perché c’è allarme terrorismo
Pare che il regime talebano che si sta instaurando in Afghanistan stia decidendo di prendere le distanze dai gruppi terroristici noti all’Occidente, primo fra tutti Al Qaida.
L’intento sembra essere quello di non continuare il regime di odio tra popoli che permaneva durante l’ultimo Governo talebano che prendeva piede di fianco all’ombra incombente del leader di Al Qaeda, Osama Bin Laden. Tuttavia, i talebani ribadiscono anche che il tempo degli stranieri su suolo afgano è finito.
Una duplice luce quella che investe il popolo dell’Afghanistan che potrebbe condurre a non poche problematicità e tra la volontà di affermare uno Stato Islamico sotto l’insegna della purezza del Corano e la dichiarazione di non volersi legare ad Al Qaeda, l’Occidente è spaventato dal nuovo regime talebano.
Al Qaeda e i talebani: cosa rischia l’Occidente
Il rischio per l’Europa e gli Stati Uniti - e, più in generale, per tutto l’Occidente - è quello di ricevere attentati, così come succedeva durante il primo regime talebano.
Questo potrebbe avvenire poiché i talebani stanno ripristinando il loro assetto tipico di società ideale epurata. In tal senso, infatti, bisogna ricordare che la lotta attiva del fedele contro l’impuro e il non musulmano è una priorità del credo islamico. Questa lotta legittima il musulmano anche alla guerra pur di affermare i principi del Corano e degli altri testi sacri.
Un governo radicale - che prende piede anche con l’appoggio dei Paesi ad esso vicini, come il Pakistan e l’Iran, con rispettive ideologie islamiche - potrebbe portare a un Medio Oriente sempre più unito nei confronti dell’Islam e, di conseguenza, più coeso nella lotta all’infedele.
Cosa può fare l’Occidente
Avendo gli Stati Uniti lasciato il territorio afgano, non si può sapere ad oggi cosa potrà o meno fare l’Occidente dinnanzi a quella che è solo una possibilità.
Ad oggi, Al Qaeda è presente almeno in 15 province afgane, principalmente nelle zone dell’est, sud e sud est. Nel subcontinente indiano, Al Qaeda agisce sotto la protezione del Governo talebano in diverse di queste province e se l’Occidente non deciderà di monitorare la situazione, l’unica possibilità sarà attendere e vedere cosa succede.
In caso di attentato all’Europa o agli Stati Uniti, la situazione potrebbe volgere al disastro. Tuttavia, i servizi di intelligence seguono con attenzione lo sviluppo degli eventi e bisogna attendere di capire che direzione prenderà il nuovo Governo afgano a Kabul.
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