Assunzioni per 1,3 milioni di posti nei prossimi 3 mesi: ecco in quali settori

Teresa Maddonni

9 Giugno 2021 - 13:42

1 milione e 300mila sono le opportunità di lavoro tra giugno e agosto 2021 e in diversi settori, ma mancano figure professionali specializzate. I numeri delle assunzioni in Italia sono riportati nel Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal.

Assunzioni per 1,3 milioni di posti nei prossimi 3 mesi: ecco in quali settori

Assunzioni in Italia per 1,3 milioni di posti di lavoro nei prossimi 3 mesi. È quanto emerge dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal.

La ricerca da parte delle aziende, secondo il Bollettino, per le assunzioni in Italia già a giugno 2021 dovrebbe superare i numeri di giugno 2019, in epoca pre Covid. Il numero poi dovrebbe salire a quasi 1 milione e 300mila lavoratori nel trimestre giugno-agosto 2021 sebbene lo studio evidenzi una dinamica eterogenea per settori.

Unioncamere evidenzia tuttavia anche la difficoltà riscontrata delle aziende nel trovare figure professionali specializzate. Vediamo allora quali sono i settori nei quali sono previste più assunzioni nei prossimi mesi.

Assunzioni per 1,3 milioni di posti tra giugno e agosto: i settori

Sono 1,3 milioni le assunzioni previste tra giugno e agosto e in diversi settori. I posti dovrebbero essere, stando al report di Unioncamere e Anpal, solo 560mila a giugno 2021. Le opportunità di lavoro superano poi il milione e 300mila nel trimestre e quindi fino ad agosto.

In particolare le opportunità di assunzione nei prossimi 3 mesi riguardano:

  • l’industria che ha in programma 163mila entrate (36mila assunzioni in più rispetto al mese scorso) a giugno e e 378 mila nel trimestre;
  • il settore dei servizi che ha in programma circa 397mila contratti di lavoro a giugno (+134mila assunzioni) e oltre 900mila quelli previsti per il trimestre.

Le assunzioni saranno:

  • nel 56% dei casi con contratti a tempo determinato;
  • nel 19% a tempo indeterminato;
  • nel 10% in somministrazion;
  • nel 5% in apprendistato;
  • altre tipologie riguarderanno il restante 10% dei contratti.

Per il settore dell’industria sono previste:

  • 106mila assunzioni complessive programmate per giugno nelle industrie manifatturiere;
  • 67mila entrate, +60,1% sul mese scorso, nelle industrie alimentari;
  • 55mila assunzioni nelle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (+49,1%);
  • 52mila entrate, +15,4% nelle industrie meccaniche ed elettroniche.

Inoltre:

  • nel turismo si prevedono 99mila entrate (+48,2% sul mese precedente);
  • nel commercio si prevedono 84mila assunzioni (+83,2% in un mese);
  • 73mila assunzioni (+46,6%) nel settore dei servizi alle persone;
  • nelle costruzioni si prevedono 58mila ingressi programmati (+25,6%).

Si legge nel Bollettino di Unioncamere e Anpal:

“Le previsioni sul recupero dell’economia italiana e le tendenze positive in consolidamento dei mercati internazionali sono del resto confermate anche dalle valutazioni fornite dalle imprese che hanno risposto ai questionari Excelsior: il 19,8% prevede un aumento della produzione nel trimestre giugno-agosto rispetto al trimestre precedente a fronte del 13,1% che invece si attende una flessione, registrando quindi un saldo positivo pari a 6,7 punti percentuali. Questo quadro favorisce un cambio di passo nei programmi di assunzione che arrivano a superare anche i livelli pre-Covid: rispetto a giugno 2019 sono 87mila le entrate complessive programmate in più (pari a +18,4%).”

E aggiunge:

“Fanno però eccezione le imprese del turismo che formulano previsioni ancora lontane dai livelli occupazionali pre-crisi (-26mila ingressi a giugno) e -77mila nel trimestre giugno-agosto) e quelle della comunicazione (-2mila assunzioni a giugno e -6mila nel trimestre).”

Assunzioni in Italia nei prossimi 3 mesi: carenza figure professionali

Il Bollettino mensile Excelsior evidenzia che è ancora al 31% la quota di assunzioni per cui le imprese dichiarano difficoltà nel reperire figure professionali specializzate.

Le figure più difficili da reperire, oltre a quelle dirigenziali (52,0%), sono:

  • gli operai specializzati (45,9%);
  • i tecnici (44,1%);
  • le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (42,5%).

Rispetto a giugno 2019 cresce del 95,2% la domanda di tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni per cui si registra una difficoltà di reperimento del 62,6%. E ancora di:

  • tecnici specializzati nella gestione dei processi produttivi (+82% le assunzioni previste rispetto a giugno 2019 e una difficoltà di reperimento del 61,6%);
  • operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (+127% le assunzioni e una difficoltà di reperimento del 54,3%);
  • fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria (+94,3% e una difficoltà di reperimento del 72,0%).

Evidenzia il rapporto:

“Anche per le professioni sanitarie si registra una elevata crescita delle entrate associate a una maggiore difficoltà di reperimento: +56,1% le entrate programmate rispetto a giugno 2019 e una difficoltà di reperimento del 42,6%.”

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