Brexit, l’Ue ha fatto la sua mossa: offerta al Regno Unito l’estensione condizionale dei termini
L’Unione europea ha offerto al Regno Unito l’estensione condizionale della Brexit.
Le ultime notizie in merito sono state riportate poco fa da Bloomberg e hanno permesso alla sterlina inglese di apprezzarsi oltre quota 1,33.
Il tutto è accaduto dopo che lo speaker della Camera ha escluso la possibilità di votare per la terza volta su un accordo di divorzio che, ad oggi, non pare contenere novità di rilievo rispetto al testo precedente.
“I leader dell’Unione europea stanno progettando di offrire al Regno Unito un’estensione condizionale della Brexit al summit di questa settimana che si terrà a Bruxelles. Così facendo daranno al primo ministro Theresa May una possibilità in più di ottenere l’approvazione del suo accordo in Parlamento entro il 29 marzo,”
si legge sul quotidiano economico.
Brexit: l’ultima mossa dell’Ue
È improbabile che i 27 leader Ue riescano a concordare una proroga della Brexit nel summit di questa settimana. Molto più plausibile invece l’idea di offrire a Theresa May un’ultima occasione in cui proporre il proprio accordo di divorzio prima del termine del 29 marzo.
Diversi Paesi sono ancora oggi riluttanti e si sono già detti contrari all’estensione. La discussione di giovedì sarà fondamentale per tracciare una via comune da intraprendere.
La sola possibilità di ipotizzare un’apertura da parte europea ha permesso alla sterlina inglese di avanzare e di arrivare a toccare massimi intraday di 1,3309 contro il dollaro USA.
Europa pronta al no-deal Brexit: misure di emergenza al via
Nonostante il Parlamento si sia espresso contro l’ipotesi di no-deal, il voto non ha avuto carattere vincolante ed ha lasciato comunque aperte le porte allo scenario di uscita senza accordo.
Un’ipotesi in previsione della quale l’Ue si è già preparata con delle vere e proprie misure di emergenza. Secondo una dichiarazione resa nota nella giornata di oggi, i membri del blocco hanno trovato un’intesa su alcune possibili leggi volte a limitare i danni derivanti da un’uscita disordinata del Regno Unito.
Le citate misure straordinarie anti-Brexit entreranno in vigore non appena Londra lascerà l’Ue senza un accordo e riguarderanno la pesca, i trasporti, la sicurezza sociale e i programmi di scambio tra studenti tra cui l’Erasmus.
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