Il braccio destro di Osama Bin Laden è tornato ed è stato accolto dai talebani; ma chi è il terrorista? Un nuovo leader di Al Qaeda?
Dopo anni di vita trascorsi tra il carcere e la latitanza, Amin ul Haq, lo storico braccio destro di Osama Bin Laden è tornato.
Il terrorista che ha attivamente partecipato di fianco allo storico leader di Al Qaeda in diverse decisioni operative, è stato accolto a braccia aperte dai talebani e la paura da parte dell’Occidente riguardo all’inizio di una nuova stagione del terrore, aumenta.
Chi è Amin ul Haq, il braccio destro di Osama Bin Laden, terrorista di Al Qaeda accolto dai talebani con tutti gli onori?
Il ritorno del braccio destro di Osama Bin Laden
L’allarme arriva da Londra che - come tutti i Paesi dell’Occidente - monitora in maniera costante la situazione in Afghanistan. Nello specifico, il timore riguarda il fatto che il suolo afghano possa diventare una base per il futuro restart di un’era di terrorismo.
Le immagini fornite dagli inglesi del confine con il Pakistan non lasciano molto spazio ai dubbi. In un report della BBC si nota proprio l’ingresso in Afghanistan del leader terrorista Amin ul Haq.
Si tratta proprio del braccio destro di Osama Bin Laden durante il suo regime, ossia di uno dei vertici di spicco di Al Qaeda. In particolare, era il membro della sicurezza di Osama Bin Laden, rimasto a lui fedele fino alla fine.
Chi è Amin ul Haq?
Amin ul Haq è un combattente antisovietico che ha sposato la causa islamica durante l’invasione dell’Urss avvenuta durante gli anni ‘80.
Il suo nome ha conquistato nel mondo jihadista una certa fama con l’avvento di Osama Bin Laden in territorio afghano, affermandosi come uno dei padri fondatori di Al Qaeda e figura fondamentale nella lotta all’Occidente.
Sembra che sia stato proprio Amin ul Haq a far orientare Osama Bin Laden tra le caverne e le montagne dell’Afghanistan, oltre che ad aiutarlo a procurarsi contatti e riferimenti per poter gestire da lì la campagna terroristica.
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Amin ul Haq e il legame con Osama Bin Laden di Al Qaeda
Secondo servizi segreti d’intelligence, fu proprio Amin ul Haq la figura cardine che aiutò Bin Laden durante le prime settimane di latitanza nell’area geografica di Tora Bora, dopo l’intervento degli Stati Uniti del 2001.
Nel 2008, poi, Amin ul Haq fu arrestato a Lahore, una zona del Pakistan. In quell’area geografica, Amin ul Haq rimase in carcere per tre anni fino al 2011, quando avvenne la morte di Osama Bin Laden.
Dalla morte di Osama Bin Laden in poi, non si ebbe più notizia del terrorista consigliere e aiutante di Al Qaeda. La sua ricomparsa oggi fa tremare l’Occidente per un possibile ritorno dell’era terrorista.
Amin ul Haq è un pericolo per l’Occidente?
La figura di Amin ul Haq è fortemente ideologizzata da chi lotta in favore dell’Islam, così come era profondamente ammirata quella di Osama Bin Laden.
Per di più, Amin ul Haq è uno stratega dalle eccezionali doti che ha maturato enorme esperienza al fianco di Bin Laden tra le montagne di Pakistan e Afghanistan. C’è da dire anche che i talebani pare appoggino l’arrivo del leader di Al Qaeda.
Il pericolo per l’Occidente consiste nel rischio della ripresa di attacchi terroristici. Il fatto che l’appoggio dei talebani possa aprire la strada a un nuovo leader di Al Qaeda non è un’ipotesi così remota.
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