Spetta al datore di lavoro pagare le ferie ai dipendenti e sono vietati patti contrari. Tutto sulla retribuzione dei giorni di astensione dal lavoro.
Chi paga le ferie ai dipendenti è sempre l’azienda, anche il datore di lavoro individuale e non l’INPS, come invece accade per i giorni di malattia.
Le ferie, essendo un diritto costituzionalmente garantito, devono essere retribuite come un normale giorno di lavoro e secondo quanto stabilito dai CCNL o dagli accordi aziendali.
Quali categorie di lavoratori hanno diritto alle ferie retribuite (Co.co.co, partite Iva, apprendisti…) e chi paga i giorni goduti e quelli non goduti? La risposta in questo approfondimento.
CHI PAGA LE FERIE AI DIPENDENTI?
Chi paga le ferie ai dipendenti?
Abbiamo anticipato che le ferie sono pagate dal datore di lavoro mentre l’INPS paga i giorni di malattia, le assenze nel periodo di maternità e durante il congedo parentale.
Il fatto che le ferie siano un diritto garantito dalla Costituzione (all’articolo 36) implica che il datore deve riconoscerle entro il tetto minimo stabilito dalla legge - almeno 4 settimane in un anno - e che debbano essere retribuite.
Per ogni giorno di ferie è prevista la stessa retribuzione di un normale giorno di lavoro, significa che la busta paga del dipendente, al termine delle vacanze, resterà invariata. Inoltre qualsiasi accordo privato teso a diminuire l’importo della retribuzione delle ferie è contrario alla legge e quindi nullo.
Quanto detto vale per tutte le categorie di lavoratori subordinati, quindi con contratto determinato, indeterminato, full-time, part-time, apprendisti ma non gli stagisti.
leggi anche
Stage e apprendistato danno diritto alle ferie?
Chi paga le ferie non godute?
A pagare le ferie non godute è sempre il datore di lavoro ma, come vedremo, non sempre il dipendente ha diritto a ricevere il pagamento in busta paga delle ferie maturate ma non sfruttate.
Infatti, di norma, le ferie non godute non sono monetizzabili. La loro retribuzione è possibile solo in casi eccezionali, i seguenti:
- quando il contratto di lavoro stipulato ha una durata inferiore ad un anno;
- alla cessazione del contratto di lavoro (spetta una indennità);
- per determinate categorie di lavoratori (ad esempio gli operai edili) che hanno diritto per contratto alla liquidazione periodica delle ferie.
Chi paga le ferie ai collaboratori?
E per i collaboratori (Co.co.co) come funzionano le ferie? Essi non sono considerati lavoratori dipendenti e, per questo, non hanno diritto alle ferie retribuite.
Ciò perché i collaboratori svolgono le mansioni con un grado di autonomia ben differente da quello dei dipendenti, riguardo a giorni, orari e obiettivi, per questo maturano diritti differenti.
Ciò non toglie che committente e collaboratore possano accordarsi per pianificare delle ferie che, tuttavia, non saranno retribuite.
Chi paga le ferie ai lavoratori autonomi?
Come i collaboratori, anche i lavoratori autonomi a partita Iva (e liberi professionisti) non godono delle ferie pagate a cui, invece, hanno diritto i lavoratori subordinati.
Possono andare in ferie, in estate o in corrispondenza delle festività, ma durante i giorni di astensione dal lavoro non percepiscono alcun pagamento, salvo diversi accordi aziendali.
L’astensione dal lavoro degli autonomi, infatti, non è equiparata alle ferie ma è piuttosto un periodo di indisponibilità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA