La Cina sta sviluppando un programma di aiuti statali nei confronti delle startup nazionali operanti nel settore tech. L’obiettivo è utilizzare questi “piccoli giganti” nella guerra commerciale contro gli USA.
Nella guerra commerciale con gli Stati Uniti, la Cina è pronta a sostenere le startup nazionali come arma decisiva per raggiungere la vittoria nel settore tecnologico.
Il Governo di Pechino ha infatti penalizzato le Big Tech cinesi, come Alibaba e Tencent, con una serie di misure volte a contrastare lo strapotere economico raggiunto negli ultimi anni. L’ultima stretta è stata introdotta attraverso la nuova regolamentazione che entrerà ufficialmente in vigore dal prossimo 1° marzo. Questa permetterà alle autorità nazionali di controllare i codici sviluppati alla base dell’algoritmo dei colossi del web, in caso di mancato rispetto delle linee guida sulla concorrenza da parte di questi ultimi.
Contestualmente, il presidente Xi Jinping sta promuovendo in maniera sempre più sostanziosa quelli che sono stati definiti i “piccoli giganti”, ovvero le 4.762 piccole e medie imprese innovative operanti nel comparto tecnologico e con un elevato potenziale di crescita.
Il programma è attivo da oltre 10 anni, ma è pronto ad assumere una nuova importanza vista la nuova strategia che il Dragone vuole attuare nella competizione internazionale contro gli Stati Uniti.
Cina, startup arma decisiva nella guerra commerciale con gli USA?
Si tratta di un profondo cambio di strategia per la Cina, dopo che negli ultimi 20 anni era stato promosso un sistema di sviluppo improntato a quello della Silicon Valley. Tale modello ha consentito ai grandi imprenditori di sviluppare il proprio business senza particolari controlli da parte delle autorità, favorendo la conquista del mercato internazionale, oltre ad Alibaba e Tencent, anche a ByteDance, proprietaria di TikTok.
Tuttavia, dalla prospettiva dello Stato centrale, tali concessioni avrebbero permesso una crescita troppo imponente, disallineandosi da quelli che erano gli obiettivi del Governo. Di conseguenza sono state introdotte sempre maggiori regole per eliminare le pratiche anticoncorrenziali delle grandi società.
Tra queste ha fatto un certo scalpore l’introduzione del cosiddetto coprifuoco per i videogiochi, che impedisce agli utenti minorenni di passare più di 3 ore settimanali sulle piattaforme di gaming online.
La nuova strategia di sviluppo tecnologico della Cina
Inoltre, l’obiettivo della Repubblica Popolare è di spostare le risorse nazionali su tecnologie strategicamente importanti, tra cui, ad esempio, quella riguardante la produzione di microchip e dei macchinari industriali, insieme al settore farmaceutico.
Per promuovere il raggiungimento di questi risultati, sono stati introdotti programmi di incentivi sia da parte del Governo nazionale che delle istituzioni provinciali, i quali comprendono tagli alle tasse e prestiti a condizioni molto favorevoli.
Il messaggio rivolto agli investitori, quindi, è che le startup di più modeste dimensioni sono al riparo dalle sanzioni statali. A esso si aggiunge l’istituzione della nuova borsa per le PMI di Pechino (Beijing Stock Exchange), la quale ha debuttato ufficialmente lo scorso novembre.
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