Come si perde la cittadinanza italiana?

Isabella Policarpio

9 Aprile 2019 - 16:05

La cittadinanza italiana si perde tramite revoca dell’autorità nei casi tassativamente previsti dalla legge 91/1992 e dalla legge Salvini. I dettagli.

Come si perde la cittadinanza italiana?

Come e quando si perde la cittadinanza italiana? E soprattutto, è possibile riacquistarla?

La legge italiana sancisce un elenco tassativo di ipotesi in cui si perde la cittadinanza italiana, per esempio in caso di revoca dell’adozione o di assunzione nel pubblico impiego in uno Stato estero. Oltre a questi casi, la legge Salvini sull’Immigrazione e la Sicurezza prevede un’ipotesi ulteriore: il caso in cui il cittadino commette il reato di terrorismo ed eversione dello Stato democratico, ex articolo 280 del Codice Penale.

Allo stesso modo, la legge detta i casi in cui, a seguito di revoca, è possibile riacquistare la cittadinanza italiana, tuttavia occorre farne apposita richiesta in Questura.

Come si perde la cittadinanza italiana: i casi

La legge determina in maniera tassativa i casi in cui si perde la cittadinanza italiana. Precisamente, si tratta della legge n. 91 del 1992 la quale prevede che perde la cittadinanza italiana:

  • l’adottato che ha acquistato la cittadinanza italiana cui viene revocata l’adozione;
  • il cittadino che acquista o riacquista la cittadinanza straniera;
  • il figlio di chi acquista o riacquista la cittadinanza straniera;
  • il cittadino che ha accettato un pubblico impiego in uno Stato o ente pubblico estero oppure in un ente internazionale in cui l’Italia non partecipa.

Nonostante il dettato di legge, oggi, a differenza di quanto legiferato nel 1992, il cittadino che possiede, acquista o riacquista una cittadinanza straniera può conservare quella italiana e può rinunciarvi solo se scegliere di stabilire la propria residenza all’estero.

Come si perde la cittadinanza italiana: cosa prevede la legge Salvini

La disciplina in merito alla perdita della cittadinanza italiana è sensibilmente cambiata con entrata in vigore del Decreto Immigrazione e Sicurezza, conosciuto anche come la “legge Salvini”.

Rispetto alla legge 91/1992, il Decreto Immigrazione e Sicurezza introduce un’ulteriore ipotesi di perdita della cittadinanza, ovvero in caso di condanna per i reati di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico, ex articolo 280 del Codice Penale.

La legge Salvini, inoltre, riconosce al Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro competente, la possibilità di procedere alla revoca della cittadinanza italiana, mentre prima gli era possibile solamente concederla.

Come si riacquista la cittadinanza

Ora che abbiamo visto in quali casi si perde la cittadinanza italiana, vediamo se e come è possibile riacquistarla.

Dunque, la legge italiana prevede un sistema di riacquisto della cittadinanza di portata generale, valido in tutti i casi di perdita individuale. In sintesi, può riacquistare la cittadinanza italiana chi:

  • presta il servizio militare per l’Italia;
  • assume o ha assunto un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato italiano;
  • risiede per un anno consecutivo in Italia (unico caso in cui il riacquisto è automatico);
  • chi ha perduto la cittadinanza italiana per non aver ottemperato all’intimazione di abbandonare l’impiego o la carica accettati da uno Stato, da un ente pubblico estero o da un ente internazionale, ovvero il servizio militare per uno Stato estero, ma dichiara di voler riacquistare la cittadinanza italiana.

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