Concorso scuola: i sindacati hanno indetto lo sciopero per l’8 giugno in vista del mancato accordo sui precari e altre richieste al Miur. La ministra Azzolina risponde sulla questione, come anche sulle minacce per le quali le è stata affidata la scorta.
Concorso scuola: sciopero sindacati 8 giugno? La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina risponde in merito al concorso scuola, alle minacce ricevute, anche a suo dire dai docenti, e allo sciopero indetto per l’8 giugno dai sindacati FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS a seguito del mancato accordo con il Miur lo scorso 29 maggio su investimenti straordinari e il piano di assunzioni di docenti e personale ATA per affrontare il prossimo anno scolastico.
L’incontro tra sindacati e ministero è arrivato a seguito della proclamazione dello stato di agitazione che però non si è risolto in una conciliazione e che ha portato pertanto a indire lo sciopero per il prossimo 8 giugno.
In merito al concorso scuola e alla stabilizzazione dei precari, la ministra Azzolina ha risposto in una recente intervista a Repubblica, laddove la procedura straordinaria per chi abbia almeno 36 mesi di servizio è stata modificata con gli emendamenti al decreto scuola che si avvia verso la sua conversione in legge entro il 7 giugno prossimo, ma non come i sindacati avevano chiesto.
Per le parti sociali il reclutamento dei docenti con esperienza, 32mila posti sono in palio, dovrebbe passare per la sola valutazione dei titoli e servizio.
Il concorso straordinario per i precari della scuola, il cui bando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 aprile scorso, si sarebbe dovuto tenere inizialmente ad agosto, ma a quanto pare verrà espletato nel corso dell’anno scolastico 2020/2021.
Vediamo allora cosa ha risposto Azzolina in merito al concorso scuola e in particolare allo sciopero indetto dai sindacati per l’8 giugno.
Concorso scuola: sciopero sindacati? La risposta di Azzolina
Sul concorso scuola straordinario e lo sciopero indetto dai sindacati ha risposto Azzolina in una recente intervista a Repubblica. Il concorso scuola straordinario si terrà il prossimo anno scolastico, ma con una prova scritta; i sindacati avevano invece chiesto una valutazione dei titoli e servizio.
La mancata accettazione, insieme ad altre richieste, da parte del Miur della richiesta ha indotto gli stessi a proclamare lo sciopero per lunedì prossimo 8 giugno.
Il tema delicato dei precari ha anche esposto la ministra Azzolina a minacce tanto che le è stata affidata una scorta. Proprio in merito alla questione delle minacce:
“Ho ricevuto minacce. Anche di morte. Da quel che farebbero al mio “bel visino” a quel che farebbero della mia vita. Molti sono docenti. Uno è un sindacalista che scambia il diritto di satira per qualcosa di ben più grave.”
E sul perché di quelle parole violente ha risposto:
“Vorrei capirlo. Perché dico che nella Pubblica amministrazione si entra con un regolare concorso, come la Costituzione prescrive? Come si è fatto fino al 2016? Io so cosa vuol dire essere precaria.Sono stata precaria e penso che chi è bravo, e ci sono tanti precari bravi, ha tutto il diritto di fare un concorso e di essere assunto a tempo indeterminato.”
La ministra sul concorso scuola straordinario sembra essere categorica e ritiene pertanto che non sia accettabile la sola valutazione per titoli e servizio che i sindacati chiedono.
Il decreto scuola per l’emergenza, approvato al Senato nella fase di conversione in legge e che da domani 3 giugno passa alla Camera, ha modificato la prova degli 80 quesiti in 80 minuti, in una prova scritta con domande a risposta aperta.
Non tenendosi più il concorso straordinario ad agosto si pone la questione dei posti vacanti con l’inizio del nuovo anno scolastico pertanto la ministra ha pensato alla call veloce per i docenti già presenti nelle graduatorie per il ruolo come anche ha fatto un passo indietro rispetto al blocco iniziale prevedendo l’aggiornamento delle graduatorie di seconda e terza fascia per il prossimo biennio.
Non solo concorso scuola però, vediamo cosa chiedono i sindacati che hanno proclamato lo sciopero dell’8 giugno 2020.
Non solo concorso scuola per lo sciopero dell’8 giugno
Non solo concorso scuola perché alla base dello sciopero dell’8 giugno sono diverse le motivazioni dei sindacati che riguardano anche il rientro in aula a settembre sulla base delle linee guida del Comitato tecnico scientifico e che sta incontrando opposizioni da più parti.
In un comunicato a seguito della mancata conciliazione con il Miur e governo, i sindacati hanno spiegato congiuntamente quali sono i motivi alla base dello sciopero e che non riguardano solo il concorso scuola straordinario.
Pur essendo soddisfatti dell’aggiornamento previsto delle graduatorie dei supplenti, che diventano provinciali, si dicono decisamente scontenti laddove non ci sono state risposte sul potenziamento dell’organico scolastico (docenti e ATA) già da settembre mentre le regole del Cts richiederebbero classi divise in gruppi.
Ancora i sindacati, come si legge nel comunicato congiunto, sono per lo sciopero dal momento che chiedono:
- la messa in sicurezza degli edifici;
- venti alunni per classe se ci sono disabili;
- il concorso per gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA;
- modifiche normative che sottraggano i Dirigenti Scolastici da responsabilità improprie in merito alla manutenzione degli edifici.
Senza contare il concorso scuola sul quale Azzolina non è scesa a patti, ma con il quale i sindacati ritengono che si sarebbero stabilizzati nel breve tempo tanti precari con tre anni o anche più di servizio.
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