Coronavirus, assunzioni infermieri e medici: nel decreto Cura Italia misure straordinarie

Teresa Maddonni

18/03/2020

Coronavirus e assunzioni di infermieri e medici: misure straordinarie nel decreto Cura Italia entrato in vigore il 17 marzo. Potenziamento del personale sanitario necessario ricorrendo anche all’Esercito.

Coronavirus, assunzioni infermieri e medici: nel decreto Cura Italia misure straordinarie

Coronavirus e assunzioni di medici e infermieri: misure straordinarie nel decreto Cura Italia per l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, entrato in vigore il 17 marzo 2020.

Il decreto si va ad aggiungere a quello specifico per l’assunzione del personale sanitario numero 14 del 9 marzo 2020.

In particolare il decreto appena entrato in vigore prevede anche l’assunzione di medici e infermieri dell’Esercito, potenziamento del personale dell’Istituto Superiore di Sanità, come anche assunzioni dall’INAIL.

Il decreto Cura Italia ha anche inserito la possibilità che la laurea in Medicina e Chirurgia diventi abilitante oltre ad altre misure per imprese e famiglie.

In particolare, sempre per medici e infermieri è previsto il congedo parentale speciale come anche un bonus baby sitter che per loro sarà di 1.000 euro rispetto ai 600 dei lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato.

Vediamo cosa prevede il decreto Cura Italia per le assunzioni di medici e infermieri e in cosa consistono le misure straordinarie.

Coronavirus, assunzioni infermieri e medici dell’Esercito

Coronavirus: assunzioni di medici e infermieri dell’Esercito tra le misure del decreto Cura Italia detto anche salva-economia.

In particolare l’articolo 7 dello stesso prevede l’assunzione di medici e infermieri dell’Esercito per la durata di un anno in via eccezionale per contrastare l’emergenza e nella seguente misura:

  • 120 ufficiali medici, con il grado di tenente;
  • 200 sottufficiali infermieri, con il grado di maresciallo.

In particolare l’assunzione del personale sanitario dell’esercito è prevista a domanda che avverrà, stando a quanto prevederebbe il decreto, in via telematica tramite la pagina ufficiale del ministero della difesa e che deve essere inoltrata entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

Il decreto prevede anche l’assunzione eccezionale, nonché urgente data l’emergenza coronavirus, di un funzionario tecnico per la biologia la chimica e la fisica presso le strutture sanitarie militari.

L’assunzione fino a un massimo di 6 unità può avvenire mediante avviso pubblico. Le assunzioni avvengono dal momento che il Dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio deve incrementare il personale non potendo contare solo su quello in servizio che risulta, data l’emergenza, insufficiente.

A tal proposito le assunzioni possono avvenire, come il D.L Cura Italia stabilisce, attraverso selezioni per titoli e colloquio e con contratti a un anno non rinnovabili.

Sempre nell’ambito della Sanità militare il decreto Cura Italia stabilisce la spesa di oltre 35 milioni di euro per il potenziamento dei servizi sanitari militari e per l’acquisto di dispositivi medici e presidi sanitari mirati alla gestione dei casi urgenti e di biocontenimento.

Assunzioni medici e infermieri INAIL

Assunzioni di medici e infermeiri straordinarie anche per l’INAIL così come previsto dal decreto Cura Italia approvato questa mattina. In particolare il testo prevederebbe che l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) è autorizzato ad assumere:

  • 200 medici specialisti;
  • 100 infermieri.

In particolare le assunzioni avvengono con contratti a tempo determinato non superiori a 6 mesi, prorogabili con il perdurare dell’emergenza e comunque non oltre il 31 dicembre 2020. Ancora la spesa prevista per le assunzioni di medici e infermieri all’INAIL è di 15.000.000 euro per il 2020, ma che non avranno ripercussioni per la finanza pubblica perché ricalcolati nella spesa di gestione dell’Ente.

Assunzioni Istituto superiore di Sanità

Anche per l’Istituto superiore di Sanità si prevedono assunzioni straordinarie con il decreto in discussione in queste ore. In particolare questo prevederebbe che l’Istituto possa assumere per il triennio 2020-2022, in deroga al piano triennale di attività, personale per le seguenti unità:

  • 20 unità di personale con qualifica di dirigente medico;
  • 5 unità di personale con qualifica di primo ricercatore/tecnologo, livello II;
  • 20 unità di personale con qualifica di ricercatore/tecnologo, livello III;
  • 5 unità di personale con qualifica di Collaboratore Tecnico Enti di Ricerca (CTER) livello VI.

Per l’anno in corso, così come anche per il 2021 e 2022, come si legge nel decreto “lo stanziamento di parte corrente dell’Istituto superiore di sanità è incrementato di euro 4.000.000 di euro”. Per le coperture si fa ricorso a un “fondo di parte corrente iscritto nello stato di previsione del Ministero della salute”.

Assunzioni medici specializzati all’estero

In deroga alla legge vigente sono possibili le assunzioni di medici e infermieri che abbiano conseguito la specializzazione all’estero e regolata dalle direttive dell’Unione europea.

I medici e gli infermieri che siano iscritti a un albo professionale di un altro Paese che non sia l’Italia, presentando apposita certificazione di iscrizione ai suddetti, possono essere assunti dalle regioni o province autonome secondo quanto stabilito dal decreto del 9 marzo.

Vediamo in merito cosa prevede quel decreto soprattutto in merito al personale sanitario in quiescenza, ribadito anche da quello che stiamo analizzando.

Assunzioni medici e infermieri in congedo

Per fronteggiare l’emergenza sanitaria il presente decreto, ribadendo quanto stabilito da quello del 9 marzo, prevede anche le assunzioni di medici e infermieri in congedo. Come specifica infatti le aziende sanitarie:

“possono trattenere in servizio i dirigenti medici e sanitari, nonché il personale del ruolo sanitario del comparto sanità e gli operatori socio-sanitari, anche in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti per il collocamento in quiescenza.”

Il suddetto decreto del 9 marzo ha già stabilito, tra le altre cose, l’assunzione di infermieri e personale sanitario attraverso titoli e colloquio con contratti a tempo determinato non superiore a un anno, così come per i medici. Il decreto-legge n.14/2020 stabilisce infatti che vengano assunti anche:

“laureati in medicina e chirurgia, abilitati all’esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali.”

O ancora, con contratti a 6 mesi co.co.co., i medici specializzandi al quarto e quinto anno della scuola di specializzazione.

Tra le altre misure adottate per far fronte all’emergenza sanitaria sono state anche anticipate a marzo le lauree degli infermieri previste per il mese di aprile, al fine di accelerare le assunzioni degli stessi.

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