L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha approvato per uso d’emergenza il vaccino cinese Sinovac
L’OMS ha appena concesso l’approvazione per uso d’emergenza al vaccino cinese Sinovac, che diventa così il secondo farmaco anti-Covid di Pechino a ottenere il lasciapassare.
Dall’Organizzazione Mondiale della Sanità conferme sull’adesione a tutti gli standard di sicurezza ed efficacia, con diversi esperti che sottolineano l’importanza di un simile via libera per il piano COVAX, vale a dire quello che mira a garantire un’equa distribuzione dei vaccini sul piano globale.
Importanza poi evidenziata dalla stessa OMS, tramite le parole di Mariangela Simao, vicedirettrice generale:
“Il mondo ha un disperato bisogno di molti vaccini anti-Covid per far fronte alle enormi disuguaglianze globali”.
Da OMS via libera a vaccino Sinovac
Dopo Sinopharm, si tratta del secondo farmaco anti-covid in arrivo da Pechino ad ottenere il via libera da parte delle Autorità.
Quella odierna rappresenta una luce verde che potrebbe variare in maniera significativa molte delle campagne vaccinali attualmente in corso nel mondo, specie nelle aree più povere.
Un principio alla base del piano COVAX, portato avanti dall’OMS e finalizzato a garantire equo accesso mondiale al vaccino anti-Covid, favorendo quindi una distribuzione anche ai Paesi a basso e medio reddito.
Finora va detto che non è stato fatto moltissimo su questo piano, tanto che addirittura l’87% dei vaccini è andato ai Paesi a reddito più elevato.
Ma, nello specifico, il vaccino Sinovac potrebbe contribuire fortemente allo scopo raccomandato dall’OMS e non solo, viste le caratteristiche che lo rendono di facile conservazione.
Necessita infatti di temperature tra i 2 e gli 8 °C come i vaccini antinfluenzali, ed ha un prezzo non superiore ai 10 dollari a dose.
Già in uso, oltre che in Cina, anche in Cile, Brasile, Tunisia, Indonesia, Thailandia, Turchia, Messico e altri Paesi, è un vaccino a doppia dose e non a mRna come ad esempio Pfizer e Moderna.
Sinovac: i dati sull’efficacia
Circa le percentuali d’efficacia, ci sono diversi casi e punti di vista riguardo al siero cinese. Negli ultimi mesi era balzato alle attenzioni della cronaca per via dei molti casi di reinfezione malgrado l’alto tasso della popolazione cilena vaccinato proprio con il Sinovac.
La campagna vaccinale cilena si mostra infatti tra le più rapide ed efficaci al mondo, appena dietro Israele e Regno Unito, eppure si è registrato il persistere di un elevato tasso di contagi.
Ma di fatto con un tasso d’efficacia assestatosi sul 56,5% il farmaco cinese ha rispettato quanto annunciato in un primo momento.
Solo gli studi preliminari avevano infatti mostrato un’efficacia al 78%, scesa però notevolmente fino al 50% dopo le successive fasi di test.
Ora per la maggior parte degli esperti è pari al 57% nella prevenzione del virus, ma questa percentuale sale al 100% sui casi più gravi di Covid. Restano però molte incognite - a causa dei tempi ridotti per i test clinici - circa la sua efficacia sugli ultra 60enni.
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