Decreto liquidità imprese, cosa prevede: molteplici misure per aiutare le imprese in difficoltà, la proroga delle scadenze fiscali, il golden power e la garanzia SACE. Testo in Gazzetta Ufficiale.
Il decreto liquidità imprese è entrato in vigore lo scorso 9 aprile 2020 e contiene alcune importanti misure per sostenere la liquidità dell’imprenditoria italiana, in seguito alla chiusura imposta dopo la diffusione del coronavirus.
Un decreto legge “imponente” che prevede agevolazioni e ammortizzatori sociali dedicate soprattutto alle piccole e medie imprese. Tra queste: proroga delle scadenze fiscali e amministrative di aprile e maggio, sospensione degli adempimenti imposti dall’Agenzia delle Entrate, rafforzamento del golden power (ovvero lo “scudo” per i settori strategici), garanzia per Pmi grazia al Fondo di Garanzia e prestiti garantiti da SACE.
A queste misure si aggiungono poi quelle del Dl Rilancio, l’ultimo provvedimento economico dell’emergenza coronavirus.
Qui il testo definitivo in vigore pubblicato in Gazzetta Ufficiale:
DECRETO LIQUIDITA’: COSA PREVEDE
Decreto liquidità imprese: aiuti per imprese e partite Iva
Ci sono voluti diversi giorni e ore di lavoro notturno per arrivare al testo definitivo del decreto liquidità imprese, pubblicato in Gazzetta Ufficiale poco prima della mezzanotte dell’8 aprile. Si tratta di un testo lungo e denso di provvedimenti in favore dell’imprenditoria italiana, duramente colpita dalla crisi del coronavirus, che ne ha causato la chiusura totale o parziale delle attività. Tra le misure principali:
- agevolazioni all’accesso al credito e garanzia da parte dello Stato del 100% e del 90%, in base all’ammontare del prestito;
- sostegno alla liquidità e all’esportazione della produzione;
- proroga dei versamenti tributari e contributivi;
- differimento dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza;
- agevolazioni prima casa.
Proroga tasse e contributi
L’Agenzia delle Entrate ha di recente chiarito uno dei punti di maggior interesse per le imprese: la proroga delle scadenze fiscali fissate per il 16 aprile e il 16 maggio 2020. La nuova data per tasse e contributi dovuti è il 30 giugno 2020. Possono beneficiare della proroga i soggetti che, a causa del coronavirus, hanno avuto una riduzione di fatturato pari a:
- almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni;
- almeno il 50% sopra tale soglia.
Il calo del fatturato deve essere verificato in base al fatturato dichiarato a marzo dello scorso anno. Chi risiede a Bergamo, Lodi, Brescia, Cremona e Piacenza - i Comuni più colpiti dall’emergenza sanitaria - può beneficiare della sospensione dell’Iva nel termine predetto anche senza il limite di fatturato indicato.
I versamenti sospesi dovranno essere effettuati nei modi seguenti:
- in una soluzione unica entro il 30 giugno 2020;
- in 5 rate mensili a decorrere da giugno 2020.
Anche i lavoratori con partita Iva e autonomi possono beneficiare della sospensione se presentano questi requisiti:
- ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro;
- calo del fatturato del 33% nei mesi di marzo e aprile.
Oppure: - ricavi o compensi superiori a 50 milioni di euro;
- calo del fatturato del 50% nei mesi di marzo e aprile.
Golden Power, nuove misure contro l’acquisto delle imprese italiane
Rafforzato il Golden Power, ovvero lo scudo normativo per evitare che le imprese italiane nei settori strategici siano acquistate da capitali stranieri. Conte ha spiegato:
«Attraverso il potenziamento del golden power potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza. È uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue».
Per approfondire l’argomento si consiglia il nostro articolo dedicato:
leggi anche
Cos’è il Golden Power? La guida completa
Garanzia SACE sui prestiti alle imprese
Confermate le anticipazioni sulle garanzie alle imprese, ma la garanzia SACE non sarà gratuita. Ecco quanto si legge nell’articolo 1 del decreto liquidità:
“Al fine di assicurare la necessaria liquidità alle imprese con sede in Italia colpite dall’epidemia di Covid-19 diverse dalle banche e da altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, Sace spa concede fino al 31 dicembre 2020 garanzie (…) in favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e degli altri soggetti abilitati all’esercito del credito in Italia per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle suddette imprese. Gli impegni assunti dalla Sace ai sensi del presente comma non superano l’importo complessivo massimo di 200 miliardi di euro, di cui almeno 30 miliardi sono destinati a supporto di piccole e medie imprese (...) ivi inclusi i lavoratori autonomi e i liberi professionisti titolari di partita iva (…)”
Codice crisi d’impresa
Nel testo del decreto (articoli 5 e 6) troviamo anche l’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza differita al 1° settembre 2021.
© RIPRODUZIONE RISERVATA