La variante Delta sta dilagando in molti Paesi e aree del mondo e preoccupa facendo tornare a misure più restrittive: ecco dove torna il coprifuoco.
La variante Delta si sta diffondendo sempre di più e stando alle stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i territori che hanno in circolo della mutazione del virus sono oramai in totale 111, ossia 15 in più rispetto alla scorsa settimana.
Anche in Italia la variante Delta sta dilagando in modo sempre più rapido, mentre l’Oms continua a elencare una serie di dati che preoccupano e invita a una maggiore cautela dei viaggi.
Tra le preoccupazioni, in alcuni posti ritornano o stanno per ritornare misure sempre più stringenti per provare a contenere di nuovo una situazione di contagio che potrebbe portare a nuovi sbocchi simili a quelli già vissuti o peggiori. Tra queste misure, torna anche il coprifuoco: ecco dove.
La Spagna: ritorna il coprifuoco
Con l’aumentare repentino di contagi nelle ultime due settimane, oggi è stata superata la soglia dei quattro milioni di casi di positivi al Covid-19. Per non incorrere in ulteriori rischi di contagio, molte regioni della Spagna stanno tornando o pensando in questi giorni di tornare al coprifuoco, almeno nelle aree ritenute a rischio più elevato.
La Cantabria ha già provveduto a imporre il coprifuoco in 53 comuni, mentre il governo e le autorità spagnole stanno seguendo la linea anche a Barcellona. Invece, la regione di Castilla-La Mancha ha deciso di rinunciare al coprifuoco almeno per il momento e questo è valso anche per Madrid.
La situazione è complessa: la Corte Superiore della Catalogna ha annunciato l’approvazione dell’istituzione di un coprifuoco che va dall’una alle 6 del mattino fino al 23 luglio in tutte le città con più di 5.000 abitanti e incidenza superiore ai 400 casi per 100.000 abitanti durante gli ultimi 7 giorni.
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La situazione preoccupante del Portogallo
Il Portogallo, a causa dell’aumento repentino di casi positivi e ricoveri nelle terapie intensive, sta affrontando l’estate in zona rossa. La scorsa settimana ci sono stati più di tremila nuovi casi per giorno e al momento il numero dei ricoverati è pari a 729 persone. Si inizia a parlare di corsa contro il tempo e già iniziano le chiusure.
Il governo, che in primavera aveva gradualmente proceduto alla riapertura, ora è di nuovo in fase di chiusura e la situazione causata dalla variante Delta sembra essere preoccupante, a maggior ragione senza i vaccini. A partire dalla scorsa settimana, 60 comuni considerati a rischio elevato devono rispettare il coprifuoco dalle 23 alle 5 e sono previste regole precise per i fine settimana, tra le quali l’imposizione di test negativo per entrare all’interno di ristoranti e zone a rischio.
Mykonos, in Grecia, abolisce la musica nei locali
I contagi aumentano anche in Grecia, sull’isola di Mykonos dove torna l’obbligo di coprifuoco dall’1 alle 6 del mattino e la musica nei locali è proibita.
Tra le altre isole greche molto colpite troviamo anche l’isola di Santorini; mentre le città più a rischio in Grecia sono Retimo e Candia a Creta.
La mappa del contagio da variante Delta in Europa: Paesi più a rischio
La variante Delta non preoccupa solo Spagna e Portogallo. Tra i Paesi a rischio ci sono anche Paesi Bassi, Cipro, Malta che diventano rossi sulla mappa settimanale del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc). I contagi da variante Delta aumentano anche nel sud della Francia, in Irlanda, Belgio e alcune aree della Svezia, della Danimarca e della Finlandia.
La situazione è complessa e anche in Italia la variante Delta fa tornare in zona gialla tra due settimane molte zone della penisola e si pensa a nuove restrizioni, con una percentuale di rischio sempre più alta che prevede scenari sempre più difficili. La quarta ondata, però, sembra in Italia ancora evitabile.
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