Google lancia la campagna contro la Commissione europea

Riccardo Lozzi

30/10/2020

Google mette in atto una campagna contro l’UE e il Digital Services Act proposto dal Commissario Thierry Breton. Il documento segreto rivelato da FT.

Google lancia la campagna contro la Commissione europea

Google sta mettendo in atto una campagna contro la Commissione europea e, più precisamente, nei confronti del Commissario al mercato interno Thierry Breton.

La big tech statunitense, infatti, avrebbe deciso di mobilitarsi contro il Digital Services Act, la nuova direttiva che la Commissione è pronta a discutere entro la fine dell’anno sul mercato dei servizi digitali.

La strategia è apparsa su un documento interno di Google, visionato dal Financial Times e Le Point, i quali ne hanno riportato i dettagli.

L’obiettivo del colosso digitale è quello di indebolire la posizione di Breton e della proposta sulla riforma del web che verrebbe attuata in tutti gli Stati membri.

Google lancia la campagna contro la Commissione europea

Il DSA dovrebbe permettere agli utenti di proteggere maggiormente i propri dati, determinare la responsabilità delle Big Tech nella diffusione di contenuti considerati falsi e illegali, oltre a garantire un regime di libera concorrenza ai nuovi player che si affacciano sul mercato.

Nella presentazione riservata ai propri dipendenti, si dichiara inoltre che Google cercherà degli alleati per la propria battaglia all’UE, tra cui Zalando e Booking. La piattaforma di prenotazione online ha però affermato a FT di non essere disposta a collaborare con Google su questo fronte.

Il motore di ricerca più famoso al mondo, avrebbe quindi messo in moto i propri lobbisti per accerchiare il Commissario europeo, provando a portare dalla propria parte alcuni rappresentanti politici nazionali dei Paesi membri e europarlamentari, dei funzionari della stessa Commissione e, infine, cercando di coinvolgere alcune figure del governo americano.

Nessuna di queste azioni è da considerarsi illegale. Tuttavia, ora che sono state rese pubbliche, rischiano di provocare l’effetto opposto e di inasprire le relazioni tra Google e Unione Europea.

Nuovo guaio per Google?

Infatti, il diretto interessato Thierry Breton ha dichiarato di non essere sorpreso dall’atteggiamento del gigante tecnologico e, al tempo stesso, di essere determinato più che mai a proseguire questa battaglia.

Un periodo difficile per Google, almeno dal punto di vista normativo, dato che nei giorni scorsi aveva dovuto difendersi dall’accusa di pratiche anti-concorrenziali sia dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che dall’antitrust italiano.

Il vicepresidente di Google Karan Bhatia non ha smentito l’esistenza di questo documento riservato ai dipendenti.

Bhatia sostiene invece come la società californiana non sia contro a una legge che fissi nuove regole nell’ambito dei servizi digitali.

Quanto proposto dalla Commissione, però, può ostacolare la possibilità da parte delle Big Tech di soddisfare le esigenze sempre più crescenti degli utenti e delle imprese.

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