I green bond raggiungono nuovi massimi con le emissioni di marzo. Dietro l’interesse degli investitori i rendimenti ancora superiori rispetto alle obbligazioni tradizionali.
Marzo deve ancora volgere al termine, ma i green bond hanno già toccato nuovi massimi mensili. Le emissioni si attestano infatti a quota 48 miliardi di euro, in sensibile rialzo rispetto al precedente record stabilito lo scorso settembre, 44 miliardi.
Un volume destinato a muoversi ancora verso l’alto, secondo gli analisti, visti i rendimenti elevati che i titoli verdi continuano ad offrire rispetto alle obbligazioni tradizionali e il crescente coinvolgimento degli Stati sovrani.
Green bond, nuovo record a marzo
Sull’onda dell’Accordo di Parigi, che ha fissato nuovi target di de-carbonizzazione dell’economia, e a lato della crisi pandemica, gli Stati sovrani puntano sempre più sulle emissioni di green bond per raccogliere capitali, così da allinearsi agli standard di ecosostenibilità, accelerare la transizione verso una economica verde e irrobustire i piani infrastrutturali.
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Le prime due economie dell’Eurozona, Germania e Francia, sono già alla seconda emissione, la Commissione europea ha annunciato che il 30% del Recovery Fund sarà finanziato dai titoli verdi e anche Spagna e Regno Unito dovrebbero esordire nel mercato nei prossimi mesi. Esordio già avvenuto, invece, per l’Italia, che ad inizio marzo ha lanciato il suo primo Btp green con una raccolta di 8,5 miliardi a fronte di una richiesta superiore a quota 80. Un contributo decisivo per il nuovo record mensile del mercato, 48 miliardi.
Dietro la fiducia degli investitori i rendimenti offerti dalle obbligazioni verdi, più forti rispetto ai bond tradizionali, scesi verso nuovi minimi nell’ultimo anno con i programmi di acquisto delle banche centrali (Qe) in chiave anti-Covid. E una controprova sta nella comparazione tra l’indice Bloomberg MSCI Euro Green Bond e l’indice Bloomberg Euro Aggregate dal 2014 ad oggi, con il primo che ha superato il secondo dello 0,30% l’anno.
Emissioni a quota $650 miliardi nel 2021
Insomma, i green bond continuano la loro corsa e il trend non sembra destinato ad incrinarsi: stando ai calcoli di Bloomberg, nel 2015 le emissioni globali ammontavano a 40 miliardi di dollari contro i 226 dello scorso anno, e per il 2021 Moody’s vede il volume totale raggiungere quota 650 miliardi.
L’UE continua ad essere il riferimento del mercato, con Polonia e Francia prime entità statali ad emettere green bond tra il 2016 e il 2017, e le obbligazioni verdi denominate in euro vengono viste ancora largamente predominanti rispetto a quelle in dollari.
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