Huawei minaccia l’Italia sul 5G. In piena guerra commerciale USA-Cina, dopo la visita di Pompeo nel nostro Paese, il colosso cinese manda un messaggio chiaro: se verrà discriminato andrà via dal’Italia. Scopriamo perché.
La guerra commerciale USA-Cina rischia di avere ripercussioni gravi anche nel nostro Paese. Huawei, infatti, minaccia l’Italia e ipotizza di lasciare l’attività nel nostro territorio se si sentirà discriminata sul 5G.
Le parole del Presidente Huawei Italia sono chiare e lapidarie. A seguito della visita del Segretario di Stato USA Pompeo in Italia e in occasione dell’audizione parlamentare odierna sul decreto sulla cybersicurezza, i vertici Huawei indirizzano un vero ultimatum al nostro governo.
La tensione tra USA e Cina sui dazi e sul commercio potrebbe avere ripercussioni allargate e colpire direttamente anche il comparto economico del nostro Paese.
Cosa potrebbe succedere? Analizziamo la dichiarazione di Huawei in Italia ed il suo contesto internazionale.
Huawei minaccia l’Italia: se discriminata andrà via. Scopriamo perché
Le parole di Luigi De Vecchis, Presidente di Huawei Italia, non lasciano dubbi interpretativi:
“È in corso una battaglia geopolitica tra USA e Cina della quale Huawei è un capro espiatorio. Non possiamo dar credito a un signore che viene qui a dire «fuori Huawei dalla P.A.», per noi è un grosso danno”.
Il riferimento è alla visita in Italia del Segretario di Stato USA Pompeo, che ha ribadito quanto la Cina rappresenti una minaccia globale per la sicurezza ed ha esplicitamente messo in guardia l’Italia.
Nello specifico, il timore USA è tutto rivolto alla tecnologia delle telecomunicazioni con l’introduzione del 5G. Un veicolo, secondo le convinzioni statunitensi, di cyber attacchi e infiltrazioni in dati segreti e sensibili da parte del governo cinese.
Huawei, in prima linea nello sviluppo delle reti di quinta generazione per far viaggiare internet alla velocità del futuro, teme il boicottaggio statunitense e, soprattutto, ripercussioni sul suo giro di affari. Nella tecnologia del 5G, infatti, il gruppo cinese resta uno dei maggiori leader, con progetti anche in Italia.
Il messaggio di De Vecchis è arrivato forte e chiaro: gli USA stanno facendo la loro guerra anche a discapito di Huawei, apportando danni enormi. Se l’Italia mostrerà tentennamenti, il colosso delle comunicazioni andrà via, lasciando disoccupati più di 1000 lavoratori.
Huawei e i dubbi sul decreto cybersicurezza in Italia
L’irritazione di Huawei e le parole di minaccia per l’Italia arrivano in una giornata densa. Il Presidente De Vecchis, infatti, ha partecipato all’audizione parlamentare sul decreto riguardante la cybersicurezza in Italia.
Dubbi sono emersi su alcuni punti, che secondo l’azienda potrebbe incidere negativamente sui progetti del 5G. Secondo il decreto approvato il 19 settembre, i bandi e le gare per aggiudicarsi servizi e forniture di reti per la trasmissione dati, dovranno avere l’approvazione di un organismo di controllo. La disposizione è rivolta alle aziende non europee.
Huawei ha interpretato la norma come uno strumento per sottoporre ad esame la propria attività sul 5G. A suscitare perplessità, inoltre, c’è anche l’indicazione che apparati o prodotti saranno sostituiti se valutati non rispettosi del piano di sicurezza nazionale.
La guerra commerciale USA-Cina condizionerà davvero l’investimento in tecnologia 5G in Italia?
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