Infortunio sul lavoro: chi paga il dipendente senza contratto? Ecco quali sono le tutele nel caso d’infortunio subito dal lavoratore in nero.
Ci è sempre stato detto che il lavoratore in nero è privo di alcune importanti tutele: ma è così anche nel caso di infortunio sul lavoro? Come noto, infatti, il lavoratore dipendente che subisce un infortunio sul posto di lavoro, oppure durante il tragitto nel caso dell’infortunio in itinere, ha diritto ad un’indennità corrisposta dall’Inail d’importo e modalità variabili a seconda del danno subito.
La domanda è: senza un regolare contratto, chi risarcisce il dipendente in nero dal danno provocato dall’infortunio sul lavoro? Ed è importante anche capire come comportarsi in tali situazione, in quanto sono frequenti i casi in cui si cerca di nascondere l’infortunio sul lavoro subito dal dipendente assunto in nero, proprio per far sì che una tale situazione d’irregolarità non emerga. In questo modo, però, si rischia di aggravare la situazione più di quanto già non sia.
È bene, dunque, sapere come comportarsi in caso d’infortunio durante un’attività di lavoro in nero, come pure quali sono le conseguenze, a seconda dei casi, per datore di lavoro e dipendente.
Tutele infortunio sul lavoro per dipendente senza contratto
Secondo il Testo unico in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro (D.P.R. 1124/1965), tutti i lavoratori subordinati sono tutelati da quegli eventi dannosi verificatesi sul posto di lavoro, o comunque nell’esercizio dell’attività lavorativa, che comportano un’inabilità, che può essere permanente o temporanea, alla prestazione lavorativa.
A farsi carico di tale tutela è l’Inail, l’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Resta da capire se anche un lavoratore senza contratto va inteso come “lavoratore subordinato” e quindi è meritevole della suddetta tutela. A rispondere è l’articolo 2116 del Codice civile, come pure l’articolo 67 del suddetto D.P.R. 1124/1965, i quali riconoscono il principio dell’automaticità delle prestazioni assistenziali, stabilendo dunque che le tutele previste dalla normativa valgano anche per il lavoratore in nero.
Dunque, nonostante il datore di lavoro non ha versato regolarmente all’Inail i premi assicurativi previsti dalla legge - vista l’assenza di un contratto di lavoro - il dipendente ha comunque diritto, in caso d’infortunio, ad accedere alle forme di tutela previste dalla normativa.
Lavoratore in nero: cosa spetta in caso d’infortunio
Vista l’applicazione del suddetto principio, al lavoratore in nero in caso d’infortunio si applicano le medesime tutele riconosciute ai dipendenti con regolare contratto. Dunque, questo può avere diritto, a seconda dei casi, a un’indennità giornaliera, in caso d’inabilità temporanea, o a una rendita vitalizia se l’inabilità è permanente.
Cosa deve fare il lavoratore in nero per avere diritto alle tutele per l’infortunio sul lavoro
Il riconoscimento delle suddette tutele non è automatico ovviamente. È importante, dunque, che il lavoratore presenti relativa denuncia d’infortunio.
Solitamente, in presenza di un regolare contratto, è il datore di lavoro a farlo, ma per ovvie ragioni questo potrebbe opporsi nel caso di lavoro in nero; sarà dunque il dipendente infortunato a doversi attivare, presentando all’Inail la relativa comunicazione dell’infortunio. Ovviamente ci saranno delle conseguenze, con l’Inail che darà subito il via alle attività ispettive presso l’impresa, con il datore di lavoro che rischia grosso.
Affinché la denuncia d’infortunio possa essere presa in considerazione dall’Inail, questa deve essere accompagnata da un’ulteriore denuncia, presentata invece all’Ispettorato territoriale del lavoro, in cui invece si chiede la regolarizzazione del lavoro in nero.
Per quanto riguarda la denuncia d’infortunio, questa non deve mancare di alcune importanti informazioni, quali:
- descrizione dell’evento infortunistico: data, ora, luogo e circostanze in cui si è prodotto l’evento;
- testimoni dell’evento;
- indicazioni sull’attività lavorativa svolta.
A questa va poi allegata la documentazione medica dove viene attestato l’infortunio e le conseguenze dello stesso.
Conseguenze per il datore di lavoro in caso d’infortunio di un dipendente senza contratto
Come visto in precedenza, la denuncia del dipendente dà avvio alle attività ispettive da parte dell’Inail, con la conseguenza che la situazione d’irregolarità viene alla luce.
Come prima cosa, dunque, il datore di lavoro dovrà rispondere delle solite sanzioni previste in caso di assunzione in nero di uno o più lavoratori, con l’aggiunta che dovrà procedere alla regolarizzazione della loro posizione e al versamento - sia all’Inail ma anche all’Inps - di tutta la contribuzione omessa, fin dalla data in cui il rapporto di lavoro si è costituito.
Inoltre, al pari di quanto tuttavia sarebbe successo anche in caso di infortunio di un lavoratore con regolare contratto, il datore di lavoro potrebbe dover risarcire il dipendente del danno differenziale, pari alla differenza che c’è tra l’effettivo danno subito a causa dell’evento infortunistico e l’importo massimo per risarcimento da danno biologico riconosciuto dall’Inail.
Denuncia al datore di lavoro in caso d’infortunio sul lavoro
Inoltre, nel caso in cui l’infortunio dovesse essere causato dalla mancata osservazione delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro, il dipendente potrà anche presentare denuncia contro il datore di lavoro chiedendo il risarcimento del danno subito.
Nel farlo questo dovrà provare il nesso di causalità, dimostrando dunque che l’infortunio si sarebbe potuto evitare nel caso in cui il datore di lavoro avesse adottato tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente. D’altronde, come spiegato dalla Corte di cassazione nella sentenza 36438/2014, il rischio aziendale grava sul datore di lavoro “in ogni caso”, anche in assenza di un regolare contratto nei confronti dei dipendenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA