La Bce ha inviato la bozza di decisione Srep a Mps. Dalla prossima settimana si valuta emissione di bond
La Bce nutre delle perplessità sul piano di ristrutturazione di Monte dei Paschi di Siena e sulla capacità della Banca di conseguire gli obiettivi prefissati.
È quanto emerge dalla bozza di decisione Srep (Supervisory review and evaluation process) 2019, ricevuta in serata dall’istituto senese.
Mps, i dubbi della Bce
Lo Srep indica come target minimo di capitale complessivo un livello pari all’11%, include un requisito minimo di Pillar 1 dell’8% e uno aggiuntivo di Pillar del 3%, rimasto invariato rispetto al 2018.
Per quanto riguarda la guidance, la Bce auspica che Mps si adegui su base consolidata ad un P2G dell’1,3%, rispetto all’1,5% del 2018. Infine, la Banca centrale raccomanda all’istituto di credito di incrementare, fino al 2026, gradualmente i livelli di copertura dei crediti deteriorati.
Pur riducendo i requisiti patrimoniali richiesti alla banca, la Bce ha evidenziato alcuni punti di “debolezza” del piano di ristrutturazione, in particolare:
“migliorare la redditività, inferiore agli obiettivi di piano, e la posizione patrimoniale, indebolita dall’impossibilità di emettere la seconda tranche di obbligazioni T2 entro la fine del 2018”.
A pesare sul raggiungimento dei target sarebbero anche gli impatti diretti e indiretti dello spread.
Qualche dubbio emerge anche sulle significative sfide poste in tema di funding e sulla capacità di Mps di attuare con successo la propria strategia di raccolta, viste le difficoltà registrate dai mercati italiani.
Intanto, fonti vicine alla società, fanno sapere che, a partire dalla settima prossima, Mps potrebbe valutare l’emissione di bond subordinati Tier 2.
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