Fino al 31 dicembre 2023 chi non riesce a pagare le rate, può accedere al Fondo statale per sospendere le rate del mutuo per un periodo definito. Conviene sempre? Ecco come funziona.
Sospendere le rate del mutuo rappresenta un’opportunità importante per tutti coloro che si trovano in una situazione di difficoltà economica. La richiesta di sospensione può essere effettuata da coloro che non riescono a far fronte al pagamento delle rate del mutuo a causa dell’aumento dei tassi di interesse, che impatta maggiormente sui mutui a tasso variabile, o di eventi imprevisti come licenziamenti o invalidità.
Per offrire un sostegno in questi momenti, esiste il Fondo di Solidarietà per i mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa, noto anche come Fondo Gasparrini.
Introdotto dalla Finanziaria nel 2007 e ampliato durante la pandemia con misure straordinarie, questo fondo statale consente di richiedere la sospensione temporanea del pagamento del mutuo fino al 31 dicembre 2023.
Tuttavia, è importante sottolineare che la sospensione delle rate non cancella il debito, ma posticipa il periodo di rimborso, con conseguente allungamento dei tempi complessivi di estinzione del mutuo. Durante il periodo di sospensione, solo il 50% degli interessi che si accumulano è coperto dal Fondo Gasparrini, mentre l’altra metà rimane a carico del mutuatario. Ecco perchè sospendere le rate del mutuo non è sempre la soluzione migliore.
Questo articolo ti fornirà le informazioni necessarie per valutare attentamente la tua situazione finanziaria e determinare se la sospensione delle rate del mutuo è la scelta giusta per te.
Quando conviene sospendere le rate del mutuo? Pro e contro
Sospendere la rata del mutuo è senza dubbio un’opportunità per chi si trova in difficoltà economiche, ma non sempre è la soluzione migliore.
Quando si contrae un mutuo, ci sono momenti in cui potrebbe essere necessario sospendere temporaneamente il pagamento delle rate. In questi casi, è importante valutare attentamente i pro e i contro di questa scelta per evitare conseguenze negative.
Pro: alleggerimento temporaneo dell’impegno finanziario
Sospendere le rate del mutuo per un certo periodo di tempo consente di destinare le risorse economiche ad altre spese urgenti e inderogabili. Questa opzione può essere utile in caso di difficoltà finanziarie temporanee come la perdita del lavoro o spese mediche impreviste.
Contro: allungamento della durata e maggiori interessi
La sospensione delle rate comporta lo slittamento del piano di ammortamento e l’allungamento della durata del mutuo. Di conseguenza, aumentano gli interessi complessivi da corrispondere all’istituto di credito.
Quando conviene
La sospensione delle rate può essere vantaggiosa se si prevede di poter riprendere i pagamenti dopo pochi mesi, permettendo di superare una temporanea difficoltà economica senza intaccare il capitale.
Per mutui a tasso variabile, la sospensione consente inoltre di attendere un possibile ribasso dei tassi prima di riprendere l’ammortamento.
In sintesi, per valutare la convenienza della sospensione delle rate di un mutuo è necessario considerare la propria situazione economica, il tipo di mutuo e il possibile impatto in termini di costi e durata complessiva. Come per ogni opzione, un’analisi accurata dei pro e dei contro è essenziale per prendere la decisione più vantaggiosa nel lungo periodo.
Per capire meglio se la sospensione del mutuo è una scelta conveniente, nei prossimi paragrafi spieghiamo più approfonditamente cos’è e come funziona la sospensione del mutuo.
Cos’è la sospensione del mutuo
La sospensione del mutuo è un’agevolazione statale prevista dal legislatore italiano per aiutare le famiglie che si trovano improvvisamente in difficoltà finanziarie. La legge 244 del 24 dicembre 2007 ha istituito il Fondo di solidarietà presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), con l’obiettivo di fornire le risorse necessarie per affrontare le richieste di sospensione delle rate dei mutui.
La legge n. 197 del 29 dicembre 2022 ha prorogato l’accesso al Fondo di solidarietà fino al 31 dicembre 2023, offrendo l’agevolazione anche a categorie come autonomi, liberi professionisti e cooperative edilizie a proprietà indivisa. Ciò ha ampliato la platea dei beneficiari rispetto alla versione originale del fondo.
Durante la sospensione del mutuo, il pagamento delle rate, comprensivo della quota capitale e il 50% degli interessi, viene interrotto per un periodo di tempo specifico.
Come funziona la sospensione del mutuo
La domanda deve essere presentata direttamente alla propria banca utilizzando il modulo scaricabile sul sito ufficiale di Consap e allegando la documentazione comprovante il verificarsi delle condizioni lavorative negative.
Ecco cosa succede una volta accettata la richiesta:
- il pagamento delle rate del mutuo è sospeso per un periodo compreso tra i 6 e i 18 mesi complessivi,
- il Fondo provvede al pagamento della quota degli interessi del mutuo, o del prestito, nella misura del 50%,
- il mutuatario deve farsi carico della quota di interesse restante (pari al 50%), che si accumulerà e verrà spalmata negli anni residui a partire dalla ripresa dei pagamenti delle rate.
La durata originaria del mutuo si allungherà automaticamente per il periodo corrispondente alla sospensione.
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Come accedere al Fondo Gasparrini
Il Fondo Gasparrini garantisce la sospensione del pagamento delle rate fino a un massimo complessivo di 18 mesi.
Per accedere all’agevolazione è importante ricordare che:
- fino al 31 dicembre 2023 non è necessario presentare l’ISEE - l’indicatore di situazione economica equivalente.
- l’importo massimo del mutuo ammesso alla sospensione è di 400.000 euro.
- i mutui che sono stati accesi con la garanzia del fondo di garanzia «prima casa» (di cui di seguito parleremo) possono comunque accedere alla sospensione delle rate;
- non si tiene conto delle sospensioni già concesse, nel caso si sia ripreso il regolare pagamento delle rate da almeno tre mesi.
La sospensione delle rate del mutuo di solito non è concessa a coloro che hanno già usufruito di altre agevolazioni pubbliche. Tuttavia, ora è possibile ottenere la sospensione anche per i mutui ottenuto beneficiando del Fondo di garanzia Consap per l’acquisto della casa.
Inoltre è importante notare che la sospensione non è applicabile a chi ha una polizza assicurativa che copre il debito residuo del mutuo per gli eventi inclusi nel fondo.
Differenza tra «Fondo Gasparrini» e «Fondo di garanzia per i mutui per acquisto e ristrutturazione prima casa»
È bene ricordare che il «Fondo Gasparrini» o Fondo di solidarietà va distinto dal «Fondo di garanzia Consap per i mutui per acquisto e ristrutturazione prima casa».
- Il Fondo Gasparrini è nato nel 2007, proprio con l’idea di offrire una rete di protezione a quelle famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate per la propria abitazione principale. Nel 2013, alcuni interventi legislativi ne hanno semplificato l’accesso e dal 2020 è stato potenziato e ampliata la platea dei potenziali richiedenti. Con l’ultima legge di bilancio, il Fondo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023.
- Il «Fondo di garanzia per i mutui per acquisto e ristrutturazione prima casa» invece ha l’obiettivo di favorire, grazie alla garanzia dello Stato , l’accesso al credito da parte delle famiglie per l’acquisto e l’efficientamento energetico della casa di abitazione. La garanzia del Fondo è concessa con priorità per l’accesso al credito da parte di:
- giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni);
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
- giovani di età inferiore ai 36 anni;
- per finanziamenti non superiori a 250.000 euro.
Chi può sospendere le rate del mutuo
Possono sospendere le rate del mutuo le persone fisiche e le cooperative titolari di un mutuo per abitazione principale non di lusso che hanno sperimentato uno dei seguenti eventi nei tre anni precedenti la richiesta:
- Cessazione del rapporto di lavoro, sia esso a tempo determinato o indeterminato, parasubordinato, rappresentanza commerciale o di agenzia, che ha portato alla condizione di disoccupazione.
- Sospensione dal lavoro: si verifica quando un lavoratore viene temporaneamente messo in pausa per almeno 30 giorni.
- Riduzione dell’orario di lavoro di almeno il 20% rispetto all’orario normale per un periodo di almeno 30 giorni.
- Morte, handicap grave o invalidità civile fino all’80%: questo riguarda eventi personali come il decesso, il riconoscimento di un grave handicap o l’ottenimento di un’invalidità civile fino all’80%.
Inoltre, la sospensione del mutuo è concessa ai soci delle cooperative edilizie a proprietà indivisa che hanno ottenuto mutui ipotecari tramite tali cooperative.
È importante notare che gli eventi che qualificano per la richiesta di sospensione delle rate devono essere accaduti entro i tre anni precedenti alla presentazione della domanda.
Come fare richiesta per sospendere il mutuo
La richiesta per sospendere il mutuo va effettuata alla banca presso la quale si pagano le rate, allegando i seguenti documenti:
- documento d’identità valido;
- lettera di licenziamento o la documentazione comprovante le dimissioni per giusta causa (nel caso di lavoratori con contratto a tempo indeterminato);
- copia del contratto di lavoro e, se applicabile, le motivazioni dell’interruzione del rapporto di lavoro (per collaboratori continui e lavoratori con contratto a tempo determinato);
- certificazione di invalidità rilasciata dalla commissione ASL competente (nel caso di handicap grave e non autosufficienza);
- la domanda di accesso al Fondo.
Successivamente, la banca verificherà tutti i documenti e invierà telematicamente la richiesta a Consap. Entro 15 giorni, Consap comunicherà se il richiedente è stato ammesso o meno al Fondo di Solidarietà Prima Casa per la sospensione delle rate del mutuo.
Quanto costa sospendere il mutuo?
Sospendere il pagamento delle rate del mutuo per un determinato periodo di tempo può sembrare conveniente in termini economici, ma è importante considerare attentamente le conseguenze di tale decisione.
Costi aggiuntivi: quando si sospende un mutuo, gli interessi continuano ad accumularsi sul capitale residuo. Pertanto, alla ripresa dei pagamenti, l’importo delle rate aumenterà per coprire sia la quota capitale che gli interessi maturati nel periodo di sospensione. Inoltre, le banche e gli istituti di credito spesso addebitano delle commissioni per la sospensione e la successiva riattivazione del mutuo.
Prolungamento della durata: per mantenere invariato l’importo delle rate nonostante l’accumulo degli interessi, è possibile allungare la durata residua del mutuo. Questa opzione comporta il pagamento di interessi aggiuntivi dovuti al maggior tempo necessario per estinguere il debito.
Condizioni contrattuali: prima di sospendere un mutuo è necessario verificare se il contratto lo consente e a quali condizioni. Alcune banche, ad esempio, non permettono la sospensione nei primi anni di ammortamento o la limitano a un solo periodo nell’arco della durata del mutuo.
Differenze tra prima e seconda casa: le condizioni per sospendere un mutuo possono variare in base al tipo di immobile oggetto del finanziamento. Per la prima casa, la normativa prevede il diritto di sospendere il mutuo per un totale di 18 mesi. Per gli altri immobili, invece, le regole sono stabilite dalle singole banche, che quindi godono di maggiore libertà nel determinare se accordare la sospensione e a quali condizioni.
Sospensione rate mutuo: attenzione alle conseguenze
La sospensione delle rate del mutuo è un’opzione da valutare con attenzione, considerando le possibili conseguenze a lungo termine.
La sospensione è revocabile? Una volta richiesta, la sospensione del mutuo non è facilmente revocabile. Dovrete continuare a pagare le rate sospese al termine del periodo di sospensione concordato con la banca. Se le vostre finanze dovessero migliorare prima della fine del periodo di sospensione, potreste dover comunque aspettare la data concordata per riprendere i pagamenti. Pertanto, valutate con attenzione le vostre reali necessità prima di richiedere la sospensione.
Quante volte si può sospendere? In genere, è possibile sospendere le rate del mutuo solo un certo numero di volte nel corso del finanziamento, solitamente non più di 2-3 volte. Pertanto, valutate con attenzione quando utilizzare questa opzione, considerando le vostre reali esigenze e la vostra situazione finanziaria globale. Utilizzarla senza una reale necessità potrebbe privare della possibilità di sospendere nuovamente in futuro in caso di difficoltà.
Stop al pagamento del mutuo: quali sono le alternative
Come detto, chi si trova in una condizione economica di difficoltà, specie in una situazione di grave incertezza come quella che stiamo vivendo in questo periodo, ha la facoltà di accedere al Fondo e questo deve essere valutato come uno strumento assolutamente efficace.
Esistono però delle alternative per risparmiare sulla rata, senza necessariamente dover chiedere la sospensione del pagamento.
La prima possibilità riguarda la rinegoziazione del mutuo con la propria banca, che prevede una revisione delle condizioni contrattuali, tra cui la riduzione del tasso di interesse sul quale viene calcolata la rata oppure l’allungamento della durata residua con l’effetto di vedersi ridurre l’impegno mensile.
La seconda alternativa alla sospensione delle rate è la surroga del mutuo, che consente al mutuatario di trasferire il proprio debito in un’altra banca a condizioni di tasso più favorevoli.
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