Nuovo referendum Brexit: pro e contro. Corbyn torna sul tema

Flavia Provenzani

9 Luglio 2019 - 15:26

Nuovo referendum Brexit in arrivo? Corbyn torna sull’argomento. Analizziamo i pro, i contro e le problematiche annesse.

Nuovo referendum Brexit: pro e contro. Corbyn torna sul tema

Torna sotto l’attenzione mediatica la possibilità di un nuovo referendum Brexit.

Jeremy Corbyn sfida il prossimo leader dei Tory ad indire un altro referendum prima dell’uscita del Regno Unito dall’UE, confermando che il partito laburista farà campagna per il fronte Remain, che vuole il Paese ancora parte dell’Unione Europea. L’obiettivo è quello di evitare un no deal oppure un accordo sulla Brexit eccessivamente dannoso, ma Corbyn nulla dice su cosa farebbe se vincesse alle elezioni e fosse incaricato di seguire il processo della Brexit. Quel che è certo è che alcuni membri del suo partito vogliono che prenda una posizione pro-Remain in ogni circostanza.

In una lettera ai membri laburisti, Corbyn ha dichiarato:

«Chiunque diventi il nuovo primo ministro dovrebbe avere la certezza di rimettere l’accordo, o il no deal, nelle mani del popolo in un voto pubblico».

«In queste circostanze, voglio chiarire che i laburisti farebbero campagna per il Remain contro il no deal o un accordo dei Tory che non protegga l’economia e l’occupazione».

L’annuncio segue una riunione del governo ombra di martedì mattina e un incontro con i leader sindacali di lunedì.
Ma quali sono gli elementi e favore e a sfavore di un nuovo referendum Brexit?

I pro di un nuovo referendum Brexit

Chi patteggia per il fronte Remain ritiene che l’elettorato dovrebbe avere una seconda possibilità di votare, ora che alcune delle dichiarazioni fuorvianti del fronte Leave - come la garanzia di 350 milioni di sterline a settimana in più dedicati al servizio sanitario nazionale - sono state smentite. La campagna Leave, con il senno di poi, si è rivelata incredibilmente mendace.

In tali circostanze, sarebbe giusto consentire agli elettori di decidere se procedere con la Brexit.

Gli stessi sostenitori mettono in luce anche una serie di indagini penali relative ai gruppi pro-Leave e a figure politiche importanti, le cui affermazioni sono state oggetto di una sofisticata campagna di disinformazione, come un ulteriore motivo per cui dovrebbe essere fissato un secondo referendum Brexit.

Un’altra motivazione per un nuovo referendum Brexit risiede nel fatto che questo potrebbe essere l’unico modo per smuovere la situazione di stallo attuale, che oggi paralizza Westminster.

Poiché le promesse fatte durante la campagna si sono rivelate così difficili da mantenere, è stato impossibile per i parlamentari concordare su una versione della Brexit che potesse onorare il risultato del referendum del 2016.

Il compromesso della May è stato bocciato ben tre volte e - dato che i parlamentari che non hanno approvato alcun accordo - molti sostengono che l’unico modo per risolvere la situazione sia quello di far tornare il Regno Unito alle urne.

I contro di un nuovo referendum Brexit

In molti però sono sconvolti dal fatto che il fronte Remain sembri favorevole al rovesciamento di un voto democratico semplicemente perché non gli è piaciuto il risultato.

Ignorare il voto del primo referendum Brexit sarebbe sarebbe scorretto nei confronti dei milioni di persone che hanno votato per uscire dall’UE perché non si riconoscevano nella classe politica inglese sproporzionatamente pro-Europa e pro-immigrazione. L’ascesa del nascente Brexit Party di Nigel Farage dimostra che la rabbia di molti del fronte Leave è fin troppo reale e potrebbe sconvolgere l’ordine politico stabilito nel Regno Unito. Il rischio che possano nascere delle rivolte in caso di contrasto della volontà popolare è decisamente concreto.

Niente accordo sul tema del uovo referendum Brexit

Gli ultimi sondaggi mostrano il pubblico sostenere un secondo referendum, ma non è chiaro in quali termini dovrebbe essere posto. Alcuni vorrebbero che la scelta fosse tra un accordo sulla Brexit concordato con Bruxelles e il rimanere nell’UE, mentre altri vorrebbero che l’opzione fosse un accordo sulla Brexit oppure una rottura netta.

Questo è il problema principale guardando ad un possibile nuovo referendum Brexit: le persone lo vogliono ma non vi è alcuna sintonia sulla questione che dovrebbe porre.

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