I codici numerici Pin e Puk della Carta di identità elettronica sono importanti per fruire di tutte le funzioni del documento il quale, ricordiamo, può essere utilizzato in alternativa allo Spid.
Spesso nel momento della consegna della Carta d’identità elettronica si tende a sottovalutare l’importanza del codice Pin abbinato al documento, tanto che quando ce n’è bisogno non si sa dove trovarlo. Anche perché va ricordato che per una questione di sicurezza Pin e Puk vengono consegnati in due parti distinte, quindi sono due i fogli da conservare.
Eppure il codice Pin (ed eventualmente il Puk) della Carta di identità elettronica è fondamentale per un pieno utilizzo del documento. Ricordiamo, infatti, che la cosiddetta Cie rappresenta un’alternativa all’identità digitale Spid, consentendo l’accesso ai vari siti della Pubblica amministrazione. Dall’Inps all’Agenzia delle Entrate, chi è in possesso di tutto il codice Pin può accedere anche senza Spid.
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Come anticipato, però, non sempre si comprende l’importanza di un tale codice che quindi viene spesso dimenticato. Tuttavia, non bisogna preoccuparsi perché in ogni caso è possibile recuperare il Pin smarrito della Carta d’identità elettronica.
Vediamo come fare in questa guida dove ti spiego anche a cosa servono effettivamente Pin e Puk, nonché cosa devi avere per accedere con livelli di sicurezza 1, 2 o 3.
Pin e Puk carta d’identità elettronica: dove trovarli
Al momento del rilascio della carta d’identità elettronica, il cittadino riceve due codici di sicurezza di 8 cifre:
- il Pin (Personal Identification Number);
- il Puk (Personal Unblocking Number).
Per questioni di sicurezza, visto che comunque grazie a questi due codici è possibile accedere a una moltitudine di servizi a nome del cittadino, Pin e Puk vengono consegnati in due parti, l’una separata dall’altra. Nel dettaglio, la prima metà - quindi i primi 4 numeri del codice - li troviamo nell’ultimo foglio della ricevuta cartacea fornita dall’operatore comunale al termine della richiesta di rilascio.
I successivi 4 numeri, sia del Pin che del Puk, si trovano invece nella lettera di accompagnamento, doverosamente sigillata, alla carta d’identità elettronica.
Sarà dovere del cittadino, dunque, mettere insieme i due codici e conservarli così da poterli utilizzare quando necessario.
Pin e Puk carta d’identità elettronica: a cosa servono
Esistono una serie di servizi online, sia della pubblica amministrazione che d’istituti privati, che consentono l’accesso all’area personale inserendo il numero della carta d’identità elettronica e il relativo Pin.
Il codice Pin di 8 numeri è quindi necessario per abilitare l’accesso vero e proprio ai servizi digitali online. È bene ricordare però che dopo tre tentativi sbagliati il Pin viene bloccato, ed è qui che entra in gioco il Puk. Sia tramite l’utilizzo del software Cie che dell’app CieID, sarà infatti possibile sbloccare il Pin mediante Puk: in questa occasione sarà anche possibile sostituire il Pin con altri 8 numeri.
Quali servizi richiedono Pin e numeri della carta d’identità elettronica
Una delle grandi innovazioni della carta di identità elettronica, dunque, è che questa può essere anche una chiave di accesso con cui il cittadino può autenticarsi in tutta sicurezza ai servizi online di enti e di pubbliche amministrazioni che ne consentono l’utilizzo.
L’elenco dei servizi autorizzati lo trovate qui.
Dipende però da qual è il livello di autenticazione previsto dal servizio richiesto. Con la Carta di identità elettronica, infatti, il servizio può avvenire attraverso 3 diversi livelli di autenticazione:
- livello 1: accesso mediante una coppia di credenziali (username e password),
- livello 2: accesso mediante credenziali di livello 1 e un codice temporaneo OTP,
- livello 3: è richiesto l’utilizzo di lettore o uno smartphone dotato di tecnologia Nfcc per la lettura della CIE.
Laddove possibile, dunque, il numero della carta d’identità elettronica e il relativo Pin funzionano come fossero username e password: al pari di quanto già succede con lo Spid, dunque, chi possiede la Cie e i relativi codici non deve più utilizzare credenziali differenti per ogni amministrazione avendo a disposizione un unico strumento di accesso.
E non solo, perché grazie alla realizzazione del nodo eIDAS italiano, la carta d’identità elettronica può essere utilizzata anche per l’accesso ai servizi online di altri Paesi dell’Unione europea.
Tuttavia, l’accesso con Cie è sicuramente meno comodo rispetto a quello con Spid. Nel caso in cui sia necessario un livello di autenticazione di livello 3, infatti, per accedere da computer è necessario anche un lettore di smart card contactless abilitato alla lettura della carta d’identità elettronica. Strumento che comunque può essere acquistato da Amazon, a un costo contenuto.
In alternativa è possibile utilizzare come lettore - sia per l’accesso da mobile che da desktop - il proprio smartphone, purché questo disponga dell’interfaccia Nfc.
Pin e Puk carta d’identità elettronica smarriti: come recuperarli
Come visto sopra, è molto semplice recuperare il Pin della carta d’identità smarrito o dimenticato nel caso in cui si sia in possesso del Puk. Tuttavia, dal momento che questi due codici vengono rilasciati insieme, è molto probabile che se non si dispone dell’uno valga lo stesso per l’altro.
Il recupero di entrambi è comunque molto semplice: basta recarsi presso il Comune che ha rilasciato la carta d’identità elettronica per richiederne la ristampa. È bene informarsi prima su quelle che sono le procedure indicate dal proprio Comune, in quanto è probabile che sia necessario prendere appuntamento anche per la ristampa di Pin e Puk, come è stato per il rilascio della carta d’identità elettronica.
Ricordate che in ogni caso se avete già inserito per tre volte il Pin, sbagliando, questo è ormai bloccato: sarà dunque necessario utilizzare il Puk per lo sblocco.
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