Pagamento in contrassegno, cosa significa, come funziona e rischi

Money.it Guide

20 Dicembre 2024 - 17:32

Cosa vuol dire pagare in contrassegno? Ecco cos’è, come funziona e quanto costa il metodo di pagamento in contrassegno, tra vantaggi e rischi.

Pagamento in contrassegno, cosa significa, come funziona e rischi

Nell’era dello shopping online, la scelta del metodo di pagamento rappresenta spesso una preoccupazione principale per molti consumatori italiani. Tra le diverse opzioni disponibili, il pagamento in contrassegno rimane una delle scelte più tradizionali e apprezzate, proprio per la sua natura temporale e pratica.

Il pagamento in contrassegno offre la sicurezza di pagare solo al momento della consegna ed è l’unico strumento adibito a ciò. Chi utilizza il pagamento in contrassegno lo fa per diverse ragioni: perché è la prima volta che acquista da un nuovo sito e-commerce e quindi non si fida ancora al 100%, oppure perché in passato ha magari subito una truffa mediante pagamento elettronico.

Ma come funziona nel dettaglio il pagamento in contrassegno? Quali sono i suoi vantaggi e rischi reali? Ecco tutti i punti necessari da chiarire tra significato, funzionalità, normative ed evoluzione nel mondo del commercio digitale.

Cos’è il pagamento in contrassegno: significato e definizione

Il pagamento in contrassegno rappresenta una modalità di pagamento che permette agli acquirenti di saldare l’importo al momento della consegna del prodotto. Parliamo di un sistema particolarmente apprezzato nel mercato italiano, tanto che viene scelto per circa un ordine su sei, con una crescita esponenziale soprattutto fino al periodo della pandemia.

Quando parliamo di contrassegno, ci riferiamo a una transazione dove il pagamento viene gestito dal corriere o dal postino al momento della consegna.

Fino a qualche tempo fa si pensava che il contrassegno fosse possibile solo attraverso l’uso di contanti, che dovevano essere «precisi al centesimo» per procedere al pagamento. La realtà attuale è ben diversa. Le modalità di pagamento accettate, infatti, includono:

Una caratteristica distintiva del contrassegno è il limite massimo consentito per le transazioni. Per esempio, Poste Italiane permette pagamenti fino a 3.000€, con un limite di 258,23€ per i contanti. UPS, invece, stabilisce un tetto di 1.999€ per i pagamenti in contanti e fino a 50.000€ per gli assegni.

Nel contesto dell’e-commerce moderno, si registra ancora una particolare diffusione di questo metodo soprattutto nei settori fashion e jewelry. Nonostante la crescente popolarità dei pagamenti digitali, il contrassegno mantiene un ruolo significativo, specialmente per chi preferisce non condividere dati bancari online o desidera verificare il prodotto prima del pagamento.

Come funziona il contrassegno

In prima battuta, per utilizzare il pagamento alla consegna bisogna tenere presente che non tutti i siti che hanno un negozio virtuale mettono a disposizione il pagamento in contrassegno. Per citare qualche esempio, eBay, Amazon, Zalando o MediaWorld danno la possibilità di utilizzare il contrassegno come metodo di pagamento.

Ma come funziona il pagamento in contrassegno? L’utente dovrà semplicemente andare sul sito di suo interesse, aggiungere il prodotto al carrello e inserire tutti i dati richiesti. Sotto la voce “pagamento” ci sarà l’elenco di voci che riguardano le modalità di pagamento previste. Tra le più utilizzate, troviamo l’addebito su conto corrente, PayPal, bonifico o pagamento alla consegna.

Le carte di credito o debito sono sempre molto usate online, anche se diversi utenti hanno timori legati a questa tipologia di metodo di pagamento per quanto riguarda la condivisione online dei propri dati sensibili su siti più o meno affidabili.

Optando per il pagamento in contrassegno, all’acquirente basterà spuntare la casella relativa in cui sono indicati tutti i metodi di pagamento disponibili, inserire i dati di consegna per la spedizione della merce ed il gioco è fatto. Seguirà la conferma dell’ordine inoltrato e le indicazioni sulle tempistiche di spedizione della merce.

Quando il corriere arriva con il pacco, raccoglie il pagamento e solo successivamente consegna la merce. È importante notare che non è possibile ispezionare il contenuto prima del pagamento. Una volta effettuato il pagamento, il corriere trasferirà l’importo al venditore entro un periodo che varia dai 7 ai 20 giorni.

Per ogni spedizione in contrassegno, è fondamentale che la lettera di vettura sia compilata correttamente con tutti i dettagli necessari. Il documento deve riportare chiaramente la dicitura «CONTRASSEGNO» e l’importo in euro. Al momento della consegna, il corriere rilascia una ricevuta che attesta l’avvenuto pagamento.

Se si paga in contanti, è essenziale preparare l’importo esatto per il pagamento, poiché il corriere potrebbe non avere il resto disponibile.

Quanto costa un pagamento in contrassegno

Il costo di un pagamento in contrassegno può variare in base alla tipologia di vettore scelto da parte del venditore. Ogni vettore ha delle sue soglie specifiche entro le quali è impossibile effettuare il pagamento in contanti: è sempre bene controllare sui siti dei vettori per verificare quale sia la soglia massima stabilita per il pagamento in contanti.

Al momento del check out, quando l’acquirente sceglie la modalità di pagamento alla consegna, viene avvisato dei costi di spedizione e di un supplemento che dovrà saldare quando l’ordine verrà consegnato, al corriere stesso.

I costi vivi del pagamento in contrassegno riguardano sia il venditore che l’acquirente:

  • per il venditore, sono le spese pattuite con il corriere per la consegna della merce. Il venditore può anche decidere di rendere gratuita la spedizione in ottica di fidelizzazione del cliente e accollarsi completamente le spese di spedizione, senza supplementi di costo;
  • per l’acquirente, oltre alle spese del proprio acquisto, il costo vivo riguarda il supplemento delle spese di spedizione al vettore, precedentemente anticipate dal venditore.

Le spedizioni con pagamento in contrassegno hanno, come tutte le altre, sia dei pro che dei contro. Infatti, il pagamento alla consegna permette di non “mettere in rete” i dati di carte di credito o bancari ma, dall’altra parte, avrà sempre una commissione aggiuntiva per il pagamento in contanti: il servizio di contrassegno messo a disposizione dai vettori, non è gratuito per l’azienda da cui si acquista.

I rischi del pagamento in contrassegno per venditore e acquirente

Quando parliamo di sicurezza nelle transazioni commerciali, dobbiamo analizzare attentamente i rischi del pagamento in contrassegno sia per chi vende che per chi acquista.

Per i venditori, identifichiamo diversi elementi di rischio.

  • Mancato ritiro della merce da parte dell’acquirente
  • Possibilità di ricevere assegni non validi
  • Tempi di attesa per ricevere il pagamento
  • Costi aggiuntivi in caso di mancata consegna

Dal punto di vista degli acquirenti, esistono alcune limitazioni significative. La più rilevante è l’impossibilità di ispezionare il contenuto del pacco prima di effettuare il pagamento. Questo aspetto può creare disagio, specialmente quando si acquistano prodotti di valore considerevole.

Un altro elemento da considerare è la gestione del denaro contante. Per entrambe le parti, la movimentazione di somme in contanti comporta rischi legati alla sicurezza personale e alla conformità con le normative antiriciclaggio.

È fondamentale sottolineare che il pagamento in contrassegno, nonostante questi rischi, offre comunque una protezione base contro le truffe online, soprattutto quando si scelgono siti non proprio autorevoli, poiché il pagamento avviene solo al momento della consegna fisica della merce.

Per ridurre questi rischi, comunque, il consiglio è quello di:

  • verificare sempre l’affidabilità del venditore;
  • conservare tutta la documentazione della transazione;
  • preferire il pagamento con POS quando disponibile;
  • fotografare il pacco al momento della consegna.

Contrassegno: condizioni di recesso e reso

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha stabilito che non è possibile applicare sovrapprezzi per l’utilizzo di qualsiasi forma di pagamento, incluso il contrassegno. Per gli acquirenti, il diritto di recesso rimane garantito entro 14 giorni dalla consegna, ma è fondamentale comunicare la volontà di recedere nelle modalità previste dal venditore.

Nel caso di mancata consegna o rifiuto della merce, è importante sapere che il rifiuto del pacco è considerato legittimo solo se preceduto dalla comunicazione del recesso. In caso contrario, il venditore mantiene il diritto al pagamento.

Per quanto riguarda i rimborsi, invece, per gli acquisti pagati in contrassegno si seguono le regole stabilite dal Codice del Consumo. Se siamo venditori, dobbiamo specificare chiaramente queste procedure nei Termini e Condizioni di vendita, nella scheda prodotto e nell’email di conferma dell’ordine. Il cliente deve comunicare la volontà di recedere dall’acquisto entro 14 giorni dalla ricezione della merce.

Per quanto riguarda i tempi, il rimborso viene generalmente elaborato entro 7 giorni lavorativi dalla data dell’incasso. Nel caso di pagamenti del contrassegno, solitamente i rimborsi vengono gestiti attraverso bonifico bancario.

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