Il Ministro Cingolani conferma: in arrivo una stangata per le famiglie. Aumentano le bollette di luce e gas, ecco spiegato il motivo.
Ve lo avevamo anticipato: dal prossimo mese - dal 1° ottobre 2021 - è in arrivo una stangata sulle bollette di luce e gas. Un aumento dei prezzi tra il 30% e il 40% confermato in queste ore dal Ministro della Transizione energetica, Roberto Cingolani, il quale ha anche dato una risposta alla domanda sul perché questa variazione dei prezzi.
L’aumento dei prezzi per le bollette di luce e gas non risparmierà nessuna famiglia: Cingolani non si nasconde e ritiene che sia responsabilità avvisare i consumatori, ma anche l’imprese, del motivo che si cela dietro la nuova stangata per le bollette.
Quest’anno già vi era stato un considerevole aumento dei prezzi: lo scorso trimestre, infatti, per la bolletta elettrica si è registrato un aumento del 20%. Ancora peggio, però, andrà nell’ultimo trimestre dell’anno, quando il costo della bolletta elettrica sarà più alto del 40%, mentre per il gas - secondo previsioni - l’incremento sarà “solo” del 30%.
Perché aumentano le bollette di luce e gas
Le parole del Ministro ci offrono diversi spunti interessanti. Intanto perché questo risponde alla domanda sul perché sono in aumento le tariffe per luce e gas, facendo chiarezza su quello che sta per succedere. Perlomeno quando ci troveremo davanti a una bolletta d’importo ben più alto rispetto a quella del mese prima non dovremo interrogarci sul motivo.
Nel dettaglio, Cingolani ne ha parlato a Genova durante un convegno della CGIL, facendo riferimento a due differenti cause:
- da una parte l’aumento del prezzo del gas a livello internazionale;
- dall’altra perché aumenta il prezzo della CO2 prodotta.
Si tratta di due diverse ragioni: una finanziaria e l’altra di tipo geopolitico.
Aumento delle bollette per la corsa alle materie prime
Negli ultimi tempi, grazie alla ripresa economica dopo il lockdown, è in corso una vera e propria corsa alle materie prime. Ci sono dei settori, infatti, dove la domanda di materie prime è di gran lunga superiore all’offerta e per questo motivo si è innescato un rialzo dei prezzi di quest’ultime che non accenna a fermarsi.
Tra queste materie prime c’è appunto il gas, particolarmente richiesto in Asia dove, specialmente la Cina, si sta facendo incetta di GNL, quel gas naturale liquido trasportabile via mare. Questa grande richiesta ha comportato un aumento del prezzo del gas, con l’Europa particolarmente penalizzata, specialmente in quei Paesi dove il gas è largamente utilizzato per la produzione di energia.
In Italia, ad esempio, il gas equivale al 35% del combustibile utilizzato nelle centrali elettriche. Di conseguenza, a farsi carico dei rincari con aumenti considerevoli di quella che in bolletta viene descritta come “spesa per la materia energia”, comprensiva di tutte quelle componenti relative alle attività che la società venditrice svolge per l’acquisto e la fornitura dell’energia elettrica, è il cliente finale.
Aumento delle bollette per le nuove politiche UE
Altra motivazione è quella che dipende dalle politiche UE sull’inquinamento. Da tempo, infatti, l’Unione Europea ha messo in campo politiche sempre più restrittive in termini di emissione introducendo strumenti sempre più innovativi. Uno di questi è il cosiddetto permesso per inquinare, il cui importo varia in base alla quantità di CO2 emessa.
Più le politiche si fanno restrittive, dunque, e più sono i permessi che i produttori di energia sono costretti a comprare. E ovviamente questi ne scaricano il costo in bolletta e a farne le spese è il consumatore finale.
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