Quanto costa iscrivere l’ipoteca giudiziale? E cancellarla? Ecco quanto bisogna pagare per iscrivere l’ipoteca nei pubblici uffici immobiliari.
Quanto costa iscrivere l’ipoteca giudiziale?
L’iscrizione dell’ipoteca nei pubblici uffici immobiliari è un elemento costitutivo e imprescindibile della stessa. Per procedere all’iscrizione bisogna munirsi di titolo esecutivo, come il decreto ingiuntivo, e procede alla nota di iscrizione.
L’ipoteca giudiziale va iscritta nell’ufficio dei registri immobiliari del luogo in cui si trova l’immobile, precisamente presso la Conservatoria.
L’iscrizione dell’ipoteca è soggetta a diversi costi. Ne citiamo alcuni: l’imposta di registro, la tassa ipotecaria e l’onorario per l’iscrizione. Vediamo nel dettaglio tutte le voci di costo dell’iscrizione dell’ipoteca giudiziale e della sua cancellazione dal registro.
Quanto costa iscrivere l’ipoteca giudiziale?
Per produrre effetti ed essere valida, l’ipoteca deve essere iscritta. L’iscrizione avviene nei pubblici registri immobiliari, presso la conservatoria, del luogo in cui si trova l’immobile, così come dettato dall’articolo 2827 del Codice Civile. Per perfezionare l’iscrizione servono:
- titolo esecutivo che prova il credito (ad esempio il decreto ingiuntivo);
- visure catastali aggiornate e controfirmate dal richiedente;
- lettera di conferimento dell’incarico dove viene indicato il valore dell’ipoteca.
L’iscrizione dell’ipoteca giudiziale - cioè l’ipoteca decisa dal giudice in caso di mancato pagamento di un debito -, ma anche delle altre tipologie di ipoteca, è soggetta ai seguenti costi:
- imposta di Registro del 0,50% sull’importo dell’ipoteca, aumentata all’1% se in atto c’è anche un riconoscimento di debito e al 3% se c’è un finanziamento;
- imposta di bollo pari a 59 euro;
- imposta ipotecaria del 2% dell’importo dell’ipoteca, con un minimo di 200 euro;
- tassa ipotecaria di 35 euro;
- onorario per l’iscrizione.
Le imposte dovranno essere pagate attraverso il modello f23.
Iscrizione ipoteca giudiziale, quanto dura?
Dopo l’iscrizione nei registri immobiliari, l’ipoteca ha una durata di 20 anni che decorre dalla data di perfezionamento dell’iscrizione. Trascorso questo tempo, l’immobile torna privo di vincoli.
Tuttavia il creditore può rinnovare l’iscrizione dell’ipoteca:
- se il rinnovo avviene prima della scadenza del termine ventennale, l’ipoteca continua a produrre effetti senza interruzioni per ulteriori 20 anni;
- se il rinnovo avviene dopo la scadenza del termine, l’ipoteca precedente si estingue e ne viene iscritta un’altra che produce effetti dalla data di nuova iscrizione. Se nel lasso di tempo tra la scadenza del termine e la nuova iscrizione il bene viene acquistato da terzi che trascrivono prontamente l’atto di vendita, la nuova ipoteca non produrrà effetti nei loro confronti.
L’ipoteca giudiziale può anche essere cancellata o estinta. Per sapere come, consigliamo la lettura di Come cancellare (o estinguere) l’ipoteca? Il costo di cancellazione è dello 0,50%, da calcolarsi sull’importo dell’ipoteca.
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