In Europa picco di contagi Covid: l’Italia resiste ma nei Paesi vicini, dall’Austria alla Slovenia fino alla Germania, la situazione è critica tanto che sono state necessarie nuove misure restrittive.
In Italia la situazione sanitaria legata al Covid è in peggioramento, con due regioni Marche e Friuli Venezia Giulia a rischio zona gialla, ma ancora sotto controllo con le ospedalizzazioni sotto il livello di guardia anche se in pericoloso aumento.
A preoccupare però è quello che sta succedendo intorno a noi, con l’Europa nel pieno di una quarta ondata tanto che l’OMS nei giorni scorsi ha definito il Vecchio Continente “l’epicentro della pandemia”.
In Germania nelle ultime 24 ore si sono riscontrati 40.000 nuovi contagi e 236 morti, con il virologo tedesco Christian Drosten che ha lanciato l’allarme: “Se non si agisce subito potremmo avere altri 100.000 morti; e la previsione è cauta”.
Non va meglio in Austria dove nella giornata di ieri si è toccato il picco massimo dei contagi da quando è iniziata la pandemia: 11.398 nuovi casi e 23 morti. Situazione difficile pure in Slovenia, 4.481 casi e 20 decessi, con gli ospedali che vengono definiti come al collasso.
Anche in Francia le autorità parlano di chiaro peggioramento (11.883 casi e 33 morti), con la situazione simile in Svizzera (4.150 contagi e 11 morti) e in Croazia (7.315 casi e 50 decessi) dove si è superato ogni precedente triste record.
L’Italia è come “circondata” dal Covid, per non parlare di quello che sta succedendo nel resto d’Europa con i cimiteri che non hanno più posti in Romania, tanto che in molti Paesi sono entrate in vigore nuove misure restrittive.
Covid: nuove misure restrittive in Europa
Anche se da noi la quarta ondata ancora non ha portato a una forte impennata di casi e ospedalizzazioni, grazie al buon numero di persone vaccinate ma adesso il Governo è pronto ad accelerare sulla terza dose, l’Italia da tempo è uno dei Paesi in Europa con le più stringenti misure anti-Covid.
In molti così sono pronti a “copiare” il nostro modello, con diversi Länder in Germania che hanno deliberato restrizioni per chi entra nei locali al chiuso: a Berlino giusto per fare un esempio si potrà accedere nei ristoranti o nei cinema solo se vaccinati o guariti.
In Austria invece da lunedì 8 novembre chi non è immunizzato non potrà entrare in ristoranti, hotel, eventi culturali e impianti sportivi, mentre in Francia il green pass è stato prorogato fino a luglio 2022 anche se per il lavoro interessa solo alcune categorie.
Stretta sul green pass anche in Slovenia e Croazia, dove la situazione è drammatica, ma per il momento le autorità locali hanno dichiarato che un nuovo lockdown non sarebbe all’ordine del giorno.
Anche la Grecia che finora ha sempre messo in campo poche restrizioni alla fine ha dovuto cedere: a fronte di un picco di 7.000 contagi in un giorno, il Governo ha imposto un giro di vite sul green pass che ora è necessario per entrare nei luoghi chiusi compresi negozi e uffici pubblici.
Tutti questi Paesi sono in ritardo nella loro campagna vaccinale, le maggiori difficoltà ci sono nell’Est Europa dove gli immunizzati non arrivano al 50%, con gli esempi più virtuosi che sono Spagna e Portogallo dove più dell’80% della popolazione ha ricevuto la doppia dose: da loro la quarta ondata al momento non si sta facendo sentire.
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