Matteo Salvini alle prossime elezioni europee punta a ribaltare i rapporti di forza a Bruxelles: i sovranisti difficilmente vinceranno, ma numeri alla mano potrebbe nascere una nuova maggioranza con i Popolari.
Matteo Salvini sta indossando sempre più i panni del grande protagonista in queste elezioni europee. Più che su Emmanuel Macron o Angela Merkel, tutti i fari nell’Unione sembrerebbero essere puntati sul leader della Lega.
Salvini il prossimo 8 aprile lancerà il suo manifesto programmatico, con ENF il gruppo europeo di cui il carroccio fa parte che starebbe sempre più ingrandendo le proprie fila, anche se sembrerebbe essere tramontato il sogno di una unione di tutti i sovranisti.
La grande domanda in merito a queste europee è quindi se Matteo Salvini possa avere chance di vincere le elezioni. Guardando i sondaggi, la destra è in grande crescita ma la triade Popolari-Socialisti-Liberali è sempre la maggioranza nell’Unione, ma ci potrebbe essere un ribaltone con l’aiuto dei nuovi partiti che sbarcheranno nel Parlamento Europeo.
Come Salvini può vincere le europee
Per capire se Matteo Salvini può vincere le elezioni europee e così “cambiare le cose a Bruxelles”, ci si deve armare di calcolatrice e fare alcune doverose precisazioni per capire al meglio il contesto.
Il prossimo 26 maggio i cittadini dell’Unione eleggeranno 705 deputati, ma potrebbero essere 751 se dovesse votare anche il Regno Unito, con il prossimo presidente della Commissione Europea che verrà eletto a maggioranza assoluta.
Al momento quindi l’asticella della maggioranza al Parlamento Europeo è quella di 353 deputati. Alle ultime elezioni i Popolari, gruppo più votato, ha poi espresso il presidente della Commissione (Juncker) supportato da Socialisti e Liberali che hanno ottenuto in cambio diverse poltrone da commissari, l’equivalente dei nostri ministri.
La Lega nel Parlamento Europeo fa parte del gruppo ENF, quindi Salvini per vincere le prossime elezioni dovrà fare in modo che il suo raggruppamento sia il più votato nell’Unione, per poi cercare di formare una maggioranza con le altre forze.
Al tempo stesso, se dovessero essere sempre i Popolari i più votati potrebbe sperare che il PPE guardi ai sovranisti per formare una nuova maggioranza, con ENF che così potrebbe entrare nel governo dell’Unione ottenendo incarichi e aumentando di molto la propria influenza.
I gruppi sovranisti
Al momento all’interno del Parlamento Europeo esistono tre gruppi riconducibili all’area sovranista di destra. ENF è quello della Lega e del Raggruppamento Nazionale di Marine Le Pen, oltre che del Partito della Libertà olandese e quello austriaco.
ECR invece rappresenta i conservatori, probabilmente orfani dei Conservatori inglesi ma che possono contare sulla forza dei polacchi di Diritti e Giustizia e tra le cui fila è entrato ora anche Fratelli d’Italia.
EFDD è un altro gruppo euroscettico e spostato a destra, trainato dagli inglesi di Ukip che però ora non ci dovrebbero essere, dall’AfD tedesco che però andrà con l’ENF e dal Movimento 5 Stelle che da tempo ha annunciato la sua fuoriuscita.
In sostanza si può dire che EFDD sia vicino al suo scioglimento, rimarrebbe soltanto il partito di estrema destra dei Democratici Svedesi, mentre gli altri due gruppi si presenteranno divisi nonostante Salvini abbia provato a creare un unico fronte sovranista.
I numeri
Stando agli ultimi sondaggi, in questo momento questi tre gruppi insieme andrebbero a eleggere in totale 157 deputati, con ENF che ne porterebbe in dote 60. Visto che ai Popolari vengono attestati 177 seggi, per Salvini è lontana sia l’ipotesi di essere il primo gruppo che di avere una maggioranza con la sola destra.
Nonostante un calo complessivo, la maggioranza a Strasburgo sarebbe sempre saldamente quella Popolari (177), Socialisti (137) e Liberali (94). Nel complesso infatti la triade potrebbe contare su 408 deputati.
La speranza di Matteo Salvini è però quella di convincere i Popolari, grazie anche alla sponda interna di Forza Italia e del presidente ungherese Viktor Orban, a rompere con Socialisti e Liberali e dare vita a una maggioranza di centrodestra.
Considerando che all’interno dei Liberali c’è En Marche! di Macron che non appoggerebbe mai questo progetto, sommano i Popolari (177) e i sovranisti (157) si avrebbe un totale di 334 deputati, quindi inferiore alla maggioranza assoluta che è di 353.
I sondaggi però stimano che dopo le prossime elezioni ci saranno ben 43 nuovi deputati, espressione di partiti che ancora non si sono collocati, che faranno il loro ingresso a Strasburgo provenienti soprattutto da forze euroscettiche e anti-sistema.
Da questo bacino quindi si potrebbero pescare i deputati mancanti per fare una maggioranza di centrodestra. A prescindere da questi calcoli, il sentore è che alla fine la decisione spetterà alla Germania, con l’ultima parola che sarà quella di Angela Merkel che, anche se ultimamente più defilata, rimane sempre l’arbitro di questa partita.
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