UE: le 4 sfide economiche del futuro e la strategia della Commissione

Riccardo Lozzi

9 Settembre 2021 - 15:53

Nel rapporto di previsione strategica del 2021, la Commissione Europea ha individuato le 4 sfide economiche del futuro e le azioni per aumentare la leadership dell’Unione a livello internazionale.

UE: le 4 sfide economiche del futuro e la strategia della Commissione

Nel nuovo rapporto di previsione strategica del 2021, indirizzato al Parlamento e al Consiglio Europeo, la Commissione ha individuato le 4 sfide che influenzeranno il futuro economico-sociale del mondo: la transizione ecologica e la crisi climatica; la transizione digitale e la iperconnettività tecnologica; la crisi delle democrazie e,infine, la crescita demografica.

Come evidenziato nel report si tratta di sfide di lungo periodo che caratterizzeranno i prossimi decenni e sulle quali l’Europa dovrà necessariamente trovare risposte come Unione politica. Infatti, paradossalmente, la leadership a livello internazionale dell’UE potrebbe uscire addirittura rafforzata.

Per farlo, però, sarà necessario attuare fin da subito una strategia in grado di offrire delle risposte efficaci ai 4 trend analizzati. Ecco quindi quali sono le azioni che, secondo la Commissione Europea, sono necessarie per riuscire a rinforzare la propria posizione nella geopolitica mondiale.

Transizione ecologica e crisi climatica

Il documento della Commissione individua la crisi climatica come la più importante sfida dei prossimi anni, in quanto il riscaldamento globale ha già avuto un impatto irreversibile e senza precedenti nelle diverse regioni del pianeta.

Inoltre, seguendo un andamento più rapido del previsto, si registrerà un aumento delle temperature di 1,5 °C nei prossimi 20 anni, fino a toccare un innalzamento superiore ai 2°C entro il 2050.

Uno scenario in grado di mettere a rischio la sicurezza di una grossa fetta della popolazione mondiale a causa di catastrofi naturali e mancanza di accesso ad acqua e cibo, portando a maggiori flussi migratori dei cosiddetti sfollati climatici.

Per contrastare questo pericolo viene ribadita, quindi, l’importanza di riuscire a completare il piano che prevede di far diventare l’Europa la prima area a emissioni zero del mondo entro il 2050, contrastando anche il fenomeno del greenwashing. In caso contrario si rischia una pericolosa instabilità finanziaria e l’arrivo di nuove pandemie.

Inoltre, la transizione energetica permetterebbe all’UE di guadagnare una maggiore autonomia e indipendenza rispetto alle nazioni esportatrici di combustibili fossili, prima tra tutte la Russia.

Transizione digitale e iperconnettività tecnologica

La Commissione Europea analizza nel report come la tecnologia presenti opportunità incredibili per lo sviluppo di nuovi modelli di business, comprendenti la stessa green economy, ma al tempo stesso vi sia la possibilità di aumentare le diseguaglianze sociali e mettere a rischio i diritti fondamentali dei cittadini.

Contestualmente la cybersecurity rappresenta ormai l’aspetto più importante per la difesa interna degli Stati. Di conseguenza occorre necessariamente colmare il gap con le nazioni che ospitano le maggiori Big Tech e destinare più investimenti al settore dell’intelligenza artificiale.

Crisi delle democrazie

Il 2020 ha rappresentato il quindicesimo anno consecutivo in cui si è assistito a un declino dei diritti politici e civili nel mondo. Ad accentuare questa tendenza sono state in particolare le conseguenze della pandemia da Covid-19 e la disinformazione mediatica che ha portato a una estrema polarizzazione del dibattito politico.

L’Unione Europea, la quale rappresenta il più vasto gruppo di democrazie su scala globale, deve quindi adattarsi in maniera resiliente alle pressioni interne ed esterne.

Crescita demografica

Secondo le previsioni demografiche, la popolazione mondiale raggiungerà 8,5 miliardi di abitanti nel 2030 e 9,7 miliardi nel 2050, crescendo nei Paesi in via di sviluppo e diminuendo nelle economie avanzate.

Un fenomeno che potrebbe cambiare definitivamente i rapporti di forza delle diverse regioni, portando l’Asia e in particolare la Cina ad acquisire la supremazia economica.

L’UE dovrà quindi sviluppare rapporti e alleanza con i diversi player della scena mondiale, in modo da non restare schiacciata da questa possibile competizione.

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