I verbali del meeting BCE di gennaio sono stati resi noti: cosa è emerso sulla situazione economica dell’Eurozona?
Verbali BCE in primo piano oggi: con la pubblicazione delle minute è stata fatta maggiore chiarezza sulle decisioni di Francoforte di gennaio.
Un quadro economico ancora incerto e troppo dipendente dall’andamento dell’epidemia, ha messo d’accordo Christine Lagarde e i suoi collaboratori sulla necessità di mantenere ampi stimoli monetari.
Cosa hanno svelato i verbali BCE di gennaio sulle prospettive di crescita dell’Eurozona?
Verbali BCE oggi: le previsioni sull’Eurozona
Le minute della riunione di gennaio hanno evidenziato un cauto ottimismo:
“il lancio di campagne di vaccinazione in tutta l’area dell’euro ha rappresentato un’importante pietra miliare nella risoluzione della crisi sanitaria in corso. Tuttavia, le prospettive a breve termine sono rimaste sfidanti a causa del rinnovato aumento delle infezioni, dell’emergere di mutazioni virali e delle misure di contenimento più restrittive imposte in molti Paesi dell’area dell’euro negli ultimi mesi.”
Nello specifico, il settore dei servizi è stato messo ancora sotto osservazione per una perdurante debolezza, che invece il comparto manifatturiero ha superato. Per questo, la BCE ha sottolineato che nel primo trimestre 2021 potrebbero esserci rischi al ribasso.
In più, l’osservazione dell’inflazione è attenta, e, come si legge nelle minute, il target del 2% è ancora lontano dall’avverarsi. In tale prospettiva, il consiglio direttivo si è detto: “pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, incluso il tasso sui depositi presso la banca centrale, se del caso, per garantire che l’inflazione si muovesse verso il suo obiettivo in modo sostenuto”
Unanime, inoltre, è stato l’appoggio alla necessità di mantenere un’ampia politica monetaria, affiancata da massicci e continuativi interventi di tipo fiscale da parte dei Governi.
Il pacchetto annunciato a dicembre resta valido e si presenta come un contributo essenziale per preservare condizioni di finanziamento favorevoli durante il periodo della pandemia, ridurre l’incertezza e rafforzare la fiducia, incoraggiando la spesa dei consumatori e gli investimenti delle imprese, sostenendo l’attività economica e salvaguardando la stabilità dei prezzi a medio termine.
Nelle minute della Banca Centrale Europea, un passaggio è dedicato anche al ruolo del Recovery Fund: i piani nazionali vanno progettati e presentati “senza indugio”, accelerando i tempi di ratifica.
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