Agenti dell’Fbi dentro Twitter, la nuova rivelazione dei file Twitter di Elon Musk

Lorenzo Bagnato

21/12/2022

La storia dei file di Twitter continua, mostrando prove che gli agenti dell’Fbi erano coinvolti con la piattaforma durante le elezioni del 2020.

Agenti dell’Fbi dentro Twitter, la nuova rivelazione dei file Twitter di Elon Musk

La storia dei Twitter files diventa sempre più complicata man mano che sorgono nuove accuse di interferenza dell’Fbi. Questa storia è iniziata circa un mese fa, quando il nuovo proprietario di Twitter, Elon Musk, ha promesso di togliere la polvere su alcune questioni.

Elon Musk, miliardario e Ceo di Tesla, ha sempre affermato di voler acquistare Twitter per proteggere la libertà di parola sulla piattaforma. Fino ad allora, credeva, Twitter ha cercato di censurare le opinioni repubblicane, favorendo sempre un’agenda democratica.

I suoi file Twitter dovrebbero essere la prova definitiva di queste affermazioni. La prima parte dei file di Twitter, pubblicata dal giornalista Matt Taibbi, mostra gli sforzi di Twitter per bloccare i post sullo scandalo Hunter Biden. Questo scandalo riguardava una presunta collusione tra Joe Biden, suo figlio Hunter e il governo ucraino, per proteggere uno schema di riciclaggio di denaro.

Quando la storia è stata pubblicata dal New York Post, un mese prima delle elezioni del 2020, Twitter ha attivamente bloccato chiunque cercasse di condividerla.

Inizialmente, i file di Twitter non sono stati accolti con sorpresa. Tutti sapevano che Twitter aveva principalmente utenti democratici e promuoveva un’agenda democratica. Apparentemente, tuttavia, la storia è molto più profonda di così.

Gli ultimi due thread dei file Twitter (6° e 7°) rivelano connessioni tra l’amministrazione di Twitter e l’Fbi, in particolare sulla gestione delle elezioni del 2020.

I file di Twitter: una continuazione

Il sesto thread, sempre pubblicato da Matt Taibbi, mostra l’interferenza dell’Fbi nelle politiche interne di Twitter. In particolare, si evidenzia come l’Fbi abbia chiesto il ban o la sospensione di alcuni specifici account.

Questi account, secondo Taibbi, erano semplicemente burloni che pubblicavano post satirici sulle azioni del governo. Alcuni Twitter li ha seguiti e sospesi, mentre altri sono rimasti online.

Il settimo thread, più esplosivo, mostra le prove che gli ex agenti dell’Fbi facevano parte dello staff di Twitter durante le elezioni del 2020. Secondo il giornalista Michael Shellenberger, che ha pubblicato il thread, alcuni di questi ex agenti dell’Fbi avevano un’autorizzazione top-secret.

In effetti, ce n’erano molti che avevano il proprio canale Slack, tutti separati in diverse categorie di competenze.

Quando è venuta fuori la storia di Hunter Biden, questi agenti dell’Fbi l’hanno immediatamente considerata un tentativo di hacking che dovrebbe quindi essere combattuto. Presumibilmente, hanno approvato il divieto e la sospensione di ogni account che avrebbe ritwittato la storia.

Questo vuol dire, in conseguenza, che gli agenti dell’Fbi hanno interferito con notizie potenzialmente letali che avrebbero potuto far fallire la campagna di Joe Biden. Questa affermazione, tuttavia, deve ancora essere dimostrata da una fonte affidabile. Non è per nulla certo che un’ulteriore diffusione di questa storia avrebbe effettivamente fatto perdere Biden.

Tuttavia, il fatto che gli agenti dell’Fbi fossero coinvolti nelle decisioni interne di un’importante piattaforma di social media è davvero una notizia agghiacciante.

Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2022-12-20 17:26:39. Titolo originale: FBI agents inside Twitter: the new revelation of Elon Musk’s Twitter Files

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