Mucca pazza, torna l’allarme con un morto in Italia. Mistero sulle cause: cibo infetto o fattore genetico?

Giacomo Andreoli

16 Settembre 2022 - 15:36

Un uomo di 61 anni è morto a Grosseto per la variante umana associata al morbo della mucca pazza. Sono state avviate le indagini per scoprire le cause della morte, per ora ancora ignote.

Mucca pazza, torna l’allarme con un morto in Italia. Mistero sulle cause: cibo infetto o fattore genetico?

Si torna a parlare di mucca pazza in Italia. Un uomo di 61 anni è morto a Grosseto per una patologia degenerativa del cervello, variante umana del noto morbo Bse, comparso per la prima volta nel nostro Paese 21 anni fa. Si tratta precisamente della grave malattia Creutzfeldt-Jakob (MCJ), con il decesso avvenuto lo scorso 8 maggio, ma reso noto soltanto ora.

La maggior parte degli italiani ha conosciuto la mucca pazza a fine anni ’90 e inizio 2000, con il divieto del ministero della Salute di mangiare alcuni tipi di carne di manzo, come quelli più a contatto con il midollo spinale e l’area celebrale. Da lì la paura collettiva, per un morbo dalla mortalità elevata.

In questo caso non si conoscono le cause del contagio, che potrebbero essere legate a qualche cibo ingerito dall’uomo. Se così fosse bisognerebbe capire di che alimenti si parla, se sono cervelli infetti o meno.

Cos’è la malattia di Creutzfeldt-Jakob

La patologia nota con il nome degli studiosi che l’hanno scoperta (Creutzfeldt e Jakob) è una sindrome della famiglia delle encefalopatie spongiformi trasmissibili, causate dai prioni. Si tratta di proteine alterate che entrano a contatto con altre proteine sane e le contagiano.

La malattia è degenerativa: attacca per lo più gli ultra 60enni e nella stragrande maggioranza dei casi (70%) le persone muoiono entro un anno da quando cominciano i sintomi. Si tratta di cambiamenti del comportamento, disturbi alla vista, mancata coordinazione articolare e disturbi di memoria. Si può poi arrivare fino alla debolezza delle estremità del corpo, movimenti involontari e cecità e infine al coma.

Nuovo caso di mucca pazza, le indagini sulle cause

Questa rarissima patologia, però, può insorgere spontaneamente per motivi genetici, oltre che essere causata dal contatto o dall’ingestione di cervelli infetti. Per capirlo le indagini del caso sono state affidate a un team di medici, con la procura di Grosseto che ha nominato l’infettivologa dello Spallanzani Franca del Nonno. Proprio nell’istituto romano è stata eseguita l’autopsia con il responso di mucca pazza.

Anche la famiglia dell’uomo vuole vederci chiaro e ha chiamato il medico legale Luigi Cipolloni dell’università di Foggia. Se davvero la vittima si fosse ammalata e fosse morta dopo aver mangiato qualcosa di infetto bisogna individuare la partita del cibo, oltre che l’allevatore e il fornitore.

Ritorna la mucca pazza?

La mucca pazza era data quasi per debellata in tutta Europa, con più casi nel resto del mondo. Dal 2001 al 2012, in particolare, si è registrato un drastico calo dei contagi (da 2166 casi a 16), con solo qualche eccezione negli anni successivi fino ad oggi (come accaduto nel settembre del 2021).

L’emergenza è oramai considerata alle spalle e l’auspicio dei medici dello Spallanzani è che questo nuovo caso segnalato sia isolato e non porti ad alcun tipo di allarme generalizzato nel Paese. Secondo fonti locali di Grosseto, però, ci sarebbero altri due casi riconducibili alla stessa patologia: un uomo e una donna, sempre over 60, morti all’inizio dell’anno.

Ad oggi il morbo di Creuzfeld-Jakob è sostanzialmente incurabile: si può seguire il paziente e provare ad alleviare il decorso della malattia, che comunque porta ad esiti molto negativi e raramente non termina con la morte del paziente.

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