Azioni Ubi banca: la recente perdita di momentum favorisce operazioni long

Ufficio Studi Money.it

26/11/2018

Le azioni del titolo bancario italiano in grande spolvero a Piazza Affari questa mattina. Il quadro tecnico e la recente perdita di momentum in atto dall’ultimo mese favoriscono l’implementazione di strategia di matrice rialzista

Azioni Ubi banca: la recente perdita di momentum favorisce operazioni long

Apertura positiva per Ubi banca che apre il primo giorno di contrattazioni di questa ottava con una performance del 6,64% a Piazza Affari, attestandosi al momento a 2,81 euro per azione.

Complice del rialzo i rumors riguardo la valutazione da parte del governo di ridurre l’obiettivo di deficit del 2019 al 2/2,21% del Pil dal 2,4% contenuto nella manovra. Anche lo spread BTp-Bund ne risente positivamente attestandosi al momento a 282,6 punti base.

Ubi banca, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Con l’impulso direzionale di oggi i prezzi si allontanano sempre di più dall’area statica a 2,48 euro dove il titolo ha effettuato il primo rimbalzo a seguito delle vendite in atto dalla prima decade di novembre a 2,86 euro.

Al momento i corsi si attestano appena al di sopra del livello di 50% di ritracciamento di quest’ultimo impulso. Inoltre, la candela positiva di oggi ha negato il segnale ribassista disegnato venerdì scorso evidenziando una ripresa delle forze rialziste.

Nel lungo periodo il trend rimane ribassista, a seguito della rottura del livello statico a 3,10 euro, ma si può notare che con l’ultimo movimento impulsivo conclusosi con il minimo registrato lo scorso 20 novembre a 2,48 euro si sia verificata una perdita di momentum, come si può notare con un indicatore RSI a 14 periodi.

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Strategie operative su Ubi banca

Elaborazione Ufficio studi di Money.it

Alla luce della recente ripresa di vigore delle quotazioni e della divergenza visibile con l’indicatore RSI si potrebbero implementare strategie di natura rialzista alla rottura di 2,8640 euro con primo obiettivo a ridosso del livello statico a 3,10 euro, livello violato con la seduta del 8 ottobre scorso. Lo stop loss per questa operatività potrebbe essere collocato a 2,6870 euro, minimo dell’attuale seduta. Un target finale potrebbe essere identificato a 3,65 euro per azione, prossimo livello significativo che ha interessato i corsi più volte sia come livello di resistenza sia come livello di supporto resistenza statica dal mese di agosto dello scorso anno.

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