Le quotazioni di Ethereum sono state respinte da un’area di resistenza. Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura short in caso di rottura dei prossimi supporti
Dalla seconda metà dello scorso marzo, le quotazioni di Ethereum sono riuscite ad arginare le vendite, rialzando la testa sulla soglia psicologica dei 90 dollari. A sostenere i prezzi, oltre alla validità psicologica dei 90 dollari, è stata la linea di tendenza che unisce i massimi del 26 giugno e 13 novembre 2019.
Xet/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dopo il superamento della resistenza a 125,053 dollari, espressa dai massimi dell’11 febbraio 2019, i corsi hanno accelerato la loro ascesa, portandosi al test dell’area di concentrazione di offerta compresa tra 163,8903 dollari e 180,41 dollari, dove passano rispettivamente il livello statico lasciato in erediyà fai lows del 29 agosto 2019 e la media mobile semplice a 200 periodi.
Solo una violazione di tale zona, corrispondente anche al riassorbimento della barra di estensione del 12 marzo scorso, permetterebbe un recupero più strutturato. In generale però, la pressione ribassista è estremamente elevata, e una discesa al di sotto dei lows del 13 aprile 2020 potrebbe creare una nuova fase di debolezza, corroborata dalla violazione della trendline che unisce i top del 20 marzo a quelli del 2 aprile 2020.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Ethereum
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbe sfruttare la tendenza ribassista per implementare una strategia di natura short da 147,50 dollari. Lo stop loss sarebbe localizzabile a 183 dollari, mentre l’obiettivo principale a 105 dollari. Il target finale è individuabile a 100 dollari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA