Secondo l’analisi tecnica, l’indice rappresentativo delle banche italiane, il FTSE Italia All-Share Banks, è in una zona piuttosto delicata. Vediamo come potrebbero reagire le quotazioni a ridosso dei livelli grafici individuati
Continuano le prese di beneficio sul comparto bancario italiano, con il FTSE Italia All-Share Banks che al momento della scrittura segna una flessione dell’1,07% rispetto alla chiusura di ieri.
FTSE Italia All-Share Banks, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Nelle scorse sedute, la struttura grafica del listino è migliorata notevolmente, con i corsi che sono riusciti a reagire sul supporto a 7.364,8799 punti, lasciato in eredità dai minimi del 27 dicembre 2018. L’apprezzamento in essere ha portato i compratori a effettuare le rotture della SMA 200 e della linea di tendenza che collega i top del 17 aprile a quelli del 2 maggio 2019.
Le quotazioni hanno poi iniziato a ritracciare a ridosso del livello di concentrazione di offerta a 8.416,7998 punti. L’area su cui veleggiano attualmente i prezzi è piuttosto importante dal punto di vista dell’analisi tecnica, in quanto corrisponde al pullback della trendline menzionata prima.
Le prospettive tecniche per il comparto bancario italiano
Se i corsi dovesse effettuare una ripartenza da queste zone, sarebbe ragionevole attendersi un allungo più deciso da parte del FTSE Italia All-Share Banks, che avrebbe spazi di ascesa fino alla soglia psicologica dei 9.000 punti in primis, per poi passare al test dell’ostacolo a 9.557,0498 punti.
Se invece i venditori dovessero incrementare la loro pressione, le quotazioni potrebbero raggiungere quota 7.910 punti, zona di transito della trendline che unisce i lows del 26 giugno a quelli del 6 luglio 2019.
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