I dati positivi sul mercato del lavoro a stelle e strisce hanno dato nuovo carburate ai compratori dell’S&P 500, che stanno provando ad annullare il pattern di Engulfing ribassista composto con le sedute del 30 aprile e primo maggio. Vediamo come impostare le strategie operative
Apertura in rialzo per il principale indice americano, l’S&P 500, che si attesta a 2.929,21 punti, in rialzo dello 0,40% rispetto alla chiusura di ieri.
A spingere gli acquisti sul listino sono i dati sopra le attese sul mercato del lavoro statunitense. Nello specifico, i Non-Farm Payrolls hanno battuto le attese segnando quota 263 mila unità, sorprendendo gli analisti che si attendevano una misurazione a 181 mila unità. Scende anche la disoccupazione, che si attesta al 3,6%, minimi da dicembre 1969. È emersa una contrazione sui salari orari medi (per approfondire).
S&P 500, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La struttura tecnica dell’S&P 500 resta decisamente positiva. Lo scorso primo maggio i prezzi hanno messo a segno nuovi top storici a 2.954,1299 punti per poi ripiegare e dare vita ad un pattern di bearish Engulfing confermato ieri.
Questo modello di inversione è però messo alla prova dagli acquisti odierni: se infatti i corsi dovessero portarsi sopra i top della conformazione i compratori potrebbero far transitare le quotazioni verso la soglia psicologica dei 3.000 punti.
Le attuali resistenze potrebbero però fermare per l’ennesima volta gli attacchi degli acquirenti, dando il modo ai prezzi di effettuare una correzione che permetterebbe agli oscillatori di uscire dalla fase di ipercomprato.
A tal proposito, sarà da tenere d’occhio l’eventuale violazione della linea di tendenza che collega i minimi del l’8 a quelli del 27 marzo: un breakout di questo livello convaliderebbe un setup short di breve periodo.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative sull’S&P 500
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Dall’analisi emerge come eventuali setup rialzisti abbiano un rapporto di rischio/rendimento molto risicato: converrebbe quindi attendere una conferma da parte dei venditori. Nel caso in cui i corsi si dovessero portare al di sotto di 2.900 punti, si potrebbero valutare strategie di matrice short con stop loss da porsi in area 2.960 punti e obiettivo principale a 2.840 punti. Il target finale si potrebbe invece trovare in area 2.800 punti, zona di transito della linea di tendenza che unisce i top del 17 ottobre a quelli del 7 novembre 2018.
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