Venerdì le quotazioni del decennale italiano hanno fornito un segnale bearish che potrebbe dare modo ai venditori di far proseguire il downtrend principale
Seduta poco mossa sul BTp Future, che dopo un’apertura in lap down si attesta a 128,27 euro, in rialzo dello 0,12% rispetto alla chiusura di venerdì.
L’aumento del differenziale tra i rendimenti del decennale italiano e quello tedesco indebolisce i prezzi della carta italiana. A ciò si unisce anche il fatto che il nostro Paese sia entrato in recessione tecnica.
BTp Future, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Sul grafico giornaliero, lo scorso primo febbraio i prezzi hanno creato una candela di estensione bearish che ha permesso ai venditori di effettuare il breakout della trendline ottenuta collegando i minimi del 20 novembre 2018 a quelli del 9 gennaio 2019.
Ad aumentare il quadro di debolezza è il raggiungimento da parte dei prezzi del livello resistenziale fornito dal 50% del ritracciamento di Fibonacci disegnato con i top del 4 e i bottom del 29 maggio 2018.
Questo intorno corrisponde inoltre alla resistenza statica lasciata in eredità dai top del 17 luglio dello scorso anno, corrispondente peraltro alla soglia psicologica a 130 euro.
Dal punto di vista algoritmico è stata formata una divergenza di inversione bearish sull’oscillatore RSI settato a 14 periodi.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su BTp Future
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
La struttura dell’impulso bullish iniziato il 19 ottobre 2018 sembra quindi dare i primi segni di indebolimento, che potrebbero essere sfruttati per valutare strategie di matrice short in linea con il trend principale.
A tal proposito, il punto di entrata potrebbe essere identificato sul ritorno delle quotazioni a 127,31 euro. In questo caso, lo stop loss andrebbe posto sopra 130,20 euro, l’obiettivo principale a 124,20 euro e l’obiettivo finale a 123,40 euro.
Commento all’operatività
I segnali evidenziati nell’analisi lasciano presagire una reazione da parte dei venditori. In caso di ritorno da parte dei prezzi al di sopra di quota 130 euro, la struttura grafica migliorerebbe molto, annullando di fatto il setup ribassista. Gli obiettivi per l’operazione sono invece identificati sul 50% e il 61,8% dell’ultimo impulso iniziato il 20 novembre 2018.
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