Ottima notizia per Banco BPM, che riceve la benedizione degli azionisti sulla decisione di alzare il prezzo dell’OPA su Anima. Richiesta a UniCredit.
Ottima notizia per Banco BPM e per il CDA della banca guidata dal CEO Giuseppe Castagna: a dire sì alla proposta di Piazza Meda di alzare il prezzo dell’OPA su Anima Holding da 6,20 euro (cum dividendo) a 7 euro (cum dividendo) è stato il 97,641% dei soci che hanno partecipato all’assemblea, che è stata convocata per la giornata di oggi, venerdì 28 febbraio 2025.
Una bella vittoria per la banca, che ora può procedere spedita per portare a compimento la grande scommessa lanciata sul gioiello del risparmio gestito, di cui è già principale azionista.
Soltanto lo 0,457% degli azionisti presenti oggi in assemblea si è opposto alla decisione di alzare la posta su Anima, mentre gli astenuti sono stati pari all’1,9% dei presenti. Presenti che hanno rappresentato oggi, in assemblea, il 56,672% dei soci, per oltre 858 milioni di azioni.
Banco BPM, Castagna ottiene il sì dei soci, Anima operazione “strategica”
Non potevano mancare nella giornata di oggi nuove dichiarazioni da parte del numero uno di Banco BPM, Giuseppe Castagna, e del presidente Massimo Tononi.
Intanto, l’amministratore delegato Castagna è tornato a mettere in evidenza la ratio dell’OPA lanciata su Anima, affermando che, insieme al gruppo del risparmio gestito, nessuna altra banca presenterebbe “ una completezza simile nella capacità di offrire ai clienti prodotti con una componente commissionale”.
Il CEO ha definito l’acquisizione della preda una operazione “strategica”, aggiungendo che il mix “è importante non perché ci consente di fare utili, ma perché ci consente di fare più utili di migliore qualità ”.
Messaggi rivolti ai soci, ma ovviamente anche a UniCredit, che ha lanciato una OPS da 10,1 miliardi di euro circa su Banco BPM il 25 novembre 2024 e che si ostina tuttora a non alzare la posta su Piazza Meda, avallando la sua posizione con alcuni nodi che, a suo avviso, dovrebbero essere sciolti: in primis quello del rilascio dell’autorizzazione al Banco da parte della BCE sull’utilizzo del Danish Compromise nell’OPA su Anima.
Castagna sbandiera fiducia nell’ottenimento del Danish Compromise dalla BCE
A tal proposito, Castagna non sembra avere alcun dubbio: il Danish compromise, ha ricordato, “in casi simili è stata una regola sempre applicata, con una valutazione al 100% positiva. Non ci sono precedenti in cui non ci sia stata l’autorizzazione”, ha detto l’amministratore delegato di BAMI, nella relazione ai soci per il rilancio su Anima.
Per quanto riguarda il momento in cui l’ok all’utilizzo del Danish Compromise potrebbe arrivare, non ci sono state ulteriori novità: “Sebbene per la BCE il giudizio sia ancora pending, aspettiamo con molta serenità ma non possiamo dettare noi i tempi ai regolatori”.
D’altronde, “siamo stati molto trasparenti a dire punto di atterraggio con e senza Danish ccompromise”, ha rimarcato il manager, ricordando che, sia con l’applicazione di questo incentivo contabile che in sua assenza i numeri di Banco BPM rimarrebbero praticamente “gli stessi” e che a cambiare sarebbe il CET1, che comunque continuerebbe a confermare tutta la solidità di Piazza Media, confermandosi superiore al 14% con il Danish Compromise e di oltre il 13%, senza, a fronte di dividendi che rimarrebbero in ogni caso ghiotti.
Da Banco BPM richiesta a UniCredit su fattore Russia
Occhio alla dichiarazione che, nel corso dell’assemblea dei soci, è stata rilasciata dal presidente Massimo Tononi riguardo a UniCredit, così come anche da Castagna.
Si è trattato di una precisa richiesta, che a che fare con l’esposizione della banca guidata da Andrea Orcel sulla Russia: “Chiediamo la massima chiarezza, non insinuiamo alcunché”, ha detto Tononi, mentre Castagna ha ribadito la necessità che UniCredit con un tono più severo, dopo le schermaglie degli ultimi giorni; UniCredit, ha detto il CEO di Banco BPM, “faccia chiarezza sul mancato rispetto delle indicazioni della BCE ” che, di fatto, ha più volte intimato a Piazza Gae Aulenti di velocizzare il suo processo di addio alla Russia.
Banco BPM su è confermata osservata speciale a Piazza Affari non solo in vista dell’assemblea dei soci che si è riunita oggi, per decidere se dare o meno il suo sostegno alla decisione di Castagna di aumentare il prezzo dell’OPA su Anima; nella giornata di ieri, proprio in vista dell’evento di oggi, la banca ha diffuso, su richiesta della Consob, una nota integrativa, con cui è tornata a mettere in evidenza tutti i suoi punti di forza, con e senza l’ottenimento del Danish Compromise da parte della Banca centrale europea.
D’altronde, le dichiarazioni con cui Piazza Gae Aulenti aveva sollevato diversi dubbi sulla stessa solidità del capitale del Banco, oltre a far scattare sull’attenti Castagna, che aveva parlato addirittura di fake news, avevano seminato probabilmente incertezza anche tra gli operatori di mercato.
Banco BPM e Anima protagoniste con manovre banche straniere
Sempre Piazza Meda ha fatto parlare di sé con quella mossa improvvisa che è stata lanciata, stando a quanto emerso dalla sezione delle partecipazioni rilevanti nelle società quotate della Consob, dalla prima banca tedesca Deutsche Bank, che è entrata a gamba tesa nel suo capitale, pur precisando di aver agito non per sé ma per conto di clienti terzi.
Dichiarazioni che hanno fatto accendere subito i riflettori sulla francese Crédit Agricole, azionista di maggioranza di Banco BPM, che, poco dopo l’OPS lanciata sul Banco da UniCredit, si era rafforzata nella banca italiana che controlla, portando la quota in suo possesso in BAMI dal 9,9%, al 15,1%, e annunciando anche la decisione di chiedere alla BCE l’autorizzazione a salire al 19,99%.
Un’altra novità ha interessato inoltre proprio Anima Holding, con la ritirata dal suo capitale da quel gigante di Wall Street che, alla metà di febbraio aveva fatto incetta delle azioni del gioiello di Banco BPM, salendo fino al 5,13% del capitale, e che nei giorni scorsi ha sforbiciato la sua quota, portandola al 2,339%.
Banco BPM, da Castagna stoccata a UniCredit e commento su Crédit Agricole
Forte del sostegno degli azionisti, Castagna oggi si è tolto più di un sassolino dalla scarpa. Interpellato dai giornalisti, il CEO ha ricordato che l’acquisizione di Anima dà valore a Banco Bpm e che a questo punto si dovrà capire se l’ok arrivato dall’assemblea dei soci di Banco BPM al rilancio sulla società “incoraggerà o scoraggerà Unicredit”, a darsi magari finalmente una mossa e ad alzare la posta su Piazza Meda.
Ma “lo scopriremo nelle prossime settimane”, ha aggiunto il numero uno del Banco.
Il CEO di Piazza Meda ha commentato anche la posizione di Crédit Agricole, presente oggi in assemblea, affermando che, a suo avviso, la Banque Verte ha votato a favore del rilancio su Anima proposto dal CDA: “Riteniamo che Credit Agricole abbia partecipato e che abbia votato, ovvio che qualora l’abbiano fatto l’hanno fatto in modo favorevole. Non abbiamo notizia, ma mi sembra evidente ”.
Per quanto riguarda la reazione dei titoli delle pedine interessate dal risiko, Anima Holding avanza di più di mezzo punto percentuale, avvicinandosi al nuovo prezzo dell’OPA, pari a 7 euro, mentre Banco BPM registra una lieve flessione.
UniCredit riporta una performance decisamente più negativa, perdendo più dell’1% e allontanandosi dai massimi testati nelle ultime sedute, quando ha superato la soglia di 50 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA