Basi Nato e Usa in Italia: ecco quante sono e dove si trovano

Luna Luciano

25/03/2024

Quante basi Nato ci sono in Italia? E quelle USA? Scopri la mappa completa delle basi militari nel nostro Paese e il numero di soldati presenti.

Basi Nato e Usa in Italia: ecco quante sono e dove si trovano

Dove si trovano e quante sono le basi Nato in Italia? È questa una delle domande più frequenti in periodi di alta tensione come questo 2024. E se è vero che dal 2022 si è assistito a un aumento esponenziale dei conflitti armati in tutto il mondo, specialmente nell’Est Europa con il conflitto russo-ucraino e nell’area MENA (Middle East and North Africa) con l’invasione israeliana della Striscia di Gaza, è altrettanto vero che nel 2024 questi scontri non si sono ancora conclusi, intensificandosi giorno dopo giorno.

Non è un caso che gli esperti temano che nei prossimi mesi alcune guerre possano peggiorare, intensificandosi e provocando un’escalation del conflitto su scala internazionale e mondiale. Di fronte a un simile quadro è naturale domandarsi, quindi, cosa potrebbe accadere.

Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia è diventata la sede di numerose basi Nato e basi americane; di alcune non si conosce nemmeno la posizione geografica esatta in quanto segreta. Le basi sono punti strategici e nevralgici da cui potrebbero partire attacchi militari nel caso in cui la Nato decidesse di entrare in guerra.

Ad esempio, a causa del nuclear sharing, gli accordi bilaterali di cooperazione nucleare (segreti) con gli Stati Uniti, il Paese ospitante - l’Italia - sarebbe costretto a combattere in prima linea. Davanti a un simile scenario è bene conoscere la mappa, e non solo, delle basi militari Nato e basi americane in Italia.

Cosa sono le basi militari Nato e Usa e a cosa servono

Le basi Nato e le basi americane sono basi militari adibite all’ospitare e accogliere sia le forze militari che il materiale dell’Organizzazione o degli Stati Uniti. Le basi, godendo di extraterritorialità, non sono soggette ai poteri giuridici dello Stato in cui si trova; quindi, nel nostro caso, non sono soggette alle leggi italiane, anzi. Le basi mostrano di essere autonome e con delle proprie regole che rispettano i principi della Nato.

Le prime basi installate in Italia furono quelle statunitensi dopo la firma degli accordi del piano Marshall nel 1948 per la ricostruzione dell’Europa dopo la Seconda guerra mondiale, mentre le basi militari della Nato si trovano nella nostra penisola dal 1949, anno in cui è stato firmato il Trattato del Nord Atlantico. Queste basi oggi svolgono una duplice funzione: difensiva e offensiva.

Da un punto di vista difensivo, le basi militari sono dei presidi di protezione e sicurezza per l’Italia. Inoltre, contando sulla protezione degli Stati Uniti e della Nato l’Italia può diminuire le spese militari. Da un punto di vista offensivo, invece, le basi in Italia diventano un punto strategico per gli Usa per avviare missioni in tutta Europa e nel bacino del Mediterraneo e dintorni.

Tutt’oggi nelle basi si svolgono attività di:

  • addestramento militare;
  • spionaggio;
  • sperimentazione di apparecchiature segrete.

Quante sono le basi Nato e Usa in Italia? E i soldati pronti a combattere?

In realtà come si apprende su altre fonti, non è così semplice quantificare il numero delle basi Nato in Italia.

Nel 2013, infatti, le basi con presenza Usa in Italia erano 59, a oggi nel 2024 quelle ufficialmente dichiarate sono 120, un numero di certo non indifferente.

Non tutte queste, però, sono basi militari Nato. Esistono, infatti, quattro tipologie di strutture diverse:

  • le basi concesse agli Stati Uniti in base a due accordi firmati negli anni Cinquanta, che rimangono sotto comando italiano mentre gli Stati Uniti detengono il controllo militare su equipaggiamento e operazioni;
  • le basi Nato “propriamente dette” e, quindi, con una propria catena di comando;
  • le basi italiane messe a disposizione della Nato in base agli accordi dell’Alleanza atlantica;
  • le basi condivise da Italia, Stati Uniti e Nato.

In realtà, ci sono ragioni di credere che alle 120 debbano essere aggiunte altre 20 basi militari o residenziali Usa coperte dal segreto militare e su queste non si hanno delle vere informazioni.

Per quanto riguarda, invece, il numero di soldati statunitensi presenti sul suolo italiano si parla di circa 13.000 unità e bisogna ricordare che nel Mediterraneo si trova locata la VI flotta americana.

Dove si trovano le basi militari in Italia: la mappa completa

Come anticipato, non è così semplice quantificare il numero delle basi Nato in Italia, e accanto a quelle ufficialmente dichiarate, ossia 120, ve ne sono altre segrete di cui non si conosce l’esatta ubicazione per ragioni di sicurezza.

Essendo così numerose, si indicheranno esclusivamente le basi più importanti in Italia:

  • Napoli: qui si trova uno dei due comandi NATO, la Allied Joint Force Command Naples (JFC Naples) situata per l’esattezza a Lago Patria; sempre nella città partenopea troviamo il comando statunitense del Security force dei Marines e delle forze aeree per il Mediterraneo;
  • Camp Darby, in provincia di Pisa e a breve distanza da Livorno, dove si trova un deposito di munizioni e bombe;
  • Poggio Renatico in provincia di Ferrara, dove si trova il Deployable Air Command and Control Centre per monitorare lo spazio aereo e fornire personale addestrato per operazioni ed esercitazioni Nato;
  • Gaeta, dove nel porto della città è ospitata la nave ammiraglia e il comando della VI flotta;
  • Taranto, dove si trova una parte del Nspa (Nato Support and Procurement Agency) del Southern Operational Centre (SOC) che controlla le forze navali e anfibie offerto dall’Italia alla Nato;
  • La Spezia, nella quale si trova il centro ricerche Nato;
  • Ghedi, in provincia Brescia in Lombardia, troviamo un deposito di bombe nucleari;
  • Aviano, nel Friuli-Venezia Giulia, dove è presente la più grande base aerea americana del Mediterraneo: all’interno della struttura Nato sarebbero presenti bombe atomiche di tipo B61-4;
  • Vicenza, dove si trova il comando US Army per l’Europa del sud;
  • Sigonella, infine, è la più importante base Nato. Qui, nella piana di Catania, si trova l’aeroporto della US Navy nel Mediterraneo e funge da base di trasmissione dei dati necessari ai piani di volo e di attacco dei droni. Sempre qui sono custoditi anche i droni killer “Triton” e “Reaper”.

In realtà, in tutta la Sicilia si trovano numerose basi Nato. Infatti, come dimostrato anche durante la Seconda guerra mondiale, l’isola sicula ha da sempre giocato un ruolo strategico fondamentale.

Perché ci sono così tante basi militari in Italia?

Come detto, le informazioni ufficiali sono comunque parziali, poiché non tengono conto di operazioni e basi segrete.

Stando agli ultimi dati, l’Italia è il Paese europeo con più basi militari statunitensi e Nato sul proprio suolo, seconda la Germania con circa 70 e terza la Gran Bretagna con circa 30.

A questo punto ci si potrebbe domandare perché ci sono così tante basi militari in Italia. Per poter rispondere a questa domanda bisogna prendere in considerazione le ragioni storiche e attuali.

All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, la Repubblica nata dalla Resistenza ospitava il più grande Partito Comunista in Europa e, a causa della Guerra Fredda, gli Stati Uniti temevano che l’Italia potesse quindi finire in orbita sovietica; da qui la presenza delle basi statunitensi in Italia con la firma del piano Marshall.

Ma non solo. Per Churchill la penisola era uno dei paesi più vicini alla cosiddetta “cortina di ferro” che si estendeva da Stettino (Polonia) fino a Trieste. Per la Nato, quindi, era essenziale che l’Italia fosse preparata militarmente in caso di un improvvisa escalation della Guerra Fredda.

Oggi invece l’unica ragione che spiega l’elevato numero di basi è l’ottima posizione strategica di cui gode l’Italia. Trovandosi al centro del Mediterraneo, l’Italia risulta essere una base di lancio perfetta per i droni di ultima generazione, specialmente la Sicilia.

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